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Jace si irrigidì subito, ma poi ricambiò il bacio.
Annika gli buttò di nuovo le braccia al collo, mentre lui le mise le mani sui fianchi.
Era un bacio dolce, lento.
Il cuore le batteva a mille, mentre finalmente realizzava quel che era sempre stata troppo cieca per vedere.
Armony aveva ragione.
Jace le strinse ancora un po' di più le mani sui fianchi, e fu in quell'istante che Annika realizzò cosa stava veramente accadendo.
Era sbagliato. Loro... Non erano così. Mai lo sarebbero stati.
Se la loro amicizia fosse diventata qualcosa di più, avrebbero rischiato di rovinare tutto quel che avevano costruito.
La ragazza interruppe il bacio e, senza dare il tempo di reagire a Jace, uscì correndo dalla camera.

***

Jace era venuto a cercarla, quella sera.
Le aveva bussato alla finestra, dopo essersi arrampicato sull'albero.
Annika lo aveva ignorato, così come il giorno dopo si era svegliata tardi appositamente per non farsi accompagnare in macchina da lui.
A scuola lo aveva evitato continuamente, uscendo per ultima dalla classe e fermandosi a chiedere chiarimenti di cui non necessitava alla fine della lezione.
Durante un cambiò d'ora, si sentì trascinare nel bagno delle ragazze.
Armony chiuse la porta:- Che stai facendo?- le domandò- Jace dice che lo eviti da ieri sera. Cosa è successo?
La ragazza incrociò le braccia sul petto, ed attese la risposta dell'amica.
Annika fece un respiro profondo e, senza accorgersene, si portò una mano alla collana che Jace le aveva regalato il giorno prima.
Armony notò quel gesto.
Si avvicinò alla ragazza e le scostò la mano, osservando il ciondolo.
Quando lo aprì e vide la foto, sembrò comprendere tutto.
Imprecò sottovoce:- Ti ha chiesto di diventare la sua ragazza?
Annika scosse la testa:- Me lo ha regalato ieri sera.
Ha detto che...- si interruppe quando sentì l'ultima campanella, ma Armony sembrava intenzionata a non farla andare via, così proseguì-...vuole sentirsi comunque vicino a me anche quando se ne andrà, dopo aver preso il diploma.
Mi sono commossa e poi...
Armony la osservava:- Ti ha baciata?
Annika scosse la testa:- No, l'ho baciato io.
Armony sgranò gli occhi:- Era ora!
-Non capisci! È tutto... sbagliato.
Noi non possiamo stare insieme. Rischieremo di rovinare la nostra amicizia, ed io non potrei sopportarlo.
Armony scosse la testa:- Capisco cosa intendi, e ci sono già passata anche io con Edward. Eppure adesso stiamo insieme, e va tutto alla grande.
Conosce i miei gusti, e a San Valentino non mi regala le rose, perché sa che odio le spine, ma delle meravigliose margherite.
Annika scoppiò a ridere:- A Febbraio non ci sono neanche le margherite.
Armony aggrottò la fronte:- Allora come fa a procurarsele?!
Sorrisero entrambe.
-Comunque, secondo me dovresti buttarti. Vi comportate già come una coppia, dovreste solo ufficializzare la cosa.
Annika scosse la testa, ma Armony continuò:- Meglio avere rimpianti che rimorsi. Magari fra vent'anni vi sposerete, oppure vi ritroverete a ridere davanti ad una cioccolata calda, ricordando questa storia.
Meglio provare l'impossibile, piuttosto che valutare tutte le possibilità del possibile.
Potresti scoprire che, se ti getti da questa rupe, magari lui ti prenderà al volo. Oppure dovrai imparare a volare da sola.
-Armony...
-La scelta è la tua. Sii l'artefice del tuo futuro.
Io so solo che Jace è ferito, perché tu continui ad evitarlo.
Annika fece un respiro profondo:- Vorrà dire che oggi tornerò a casa con lui.

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