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Annika toccò il bordo della vasca e riemerse, togliendosi gli occhialini dal viso.
Patrick la raggiunse e si sedette sul blocco:- Cosa ti succede? Oggi tutti i tuoi tempi sono i più negativi dell'ultima settimana.
Annika scosse la testa:- Non mi sento troppo bene. Credo di aver preso l'influenza.
Patrick imprecò:- Tra una settimana ci sono le qualificazioni per le nazionali.
Non sarà una stupida influenza a fermarti!
Riposati domani, ma dopodomani ti voglio di nuovo in perfetta forma. Intesi?
Annika annuì, poi uscì dalla vasca e si tolse la cuffia.
Lo sforzo di tirarsi fuori le fece venire un attacco di nausea improvviso.
Si portò una mano alla bocca dello stomaco e il viso le si contorse in una smorfia.
Patrick le mise una mano sulla schiena e la aiutò ad alzarsi.
Isabelle, un'altra allenatrice, li raggiunse:- Serve aiuto?
Patrick annuì:- Forse è meglio se la accompagni nello spogliatoio. Non vorrei che svenisse lungo le scale.
Isabelle annuì, prese Annika a braccetto e la accompagnò nello spogliatoio.
-Hai qualcuno da chiamare?- le domandò.
-Posso chiedere a mia cugina.- le rispose, mentre la nausea pian piano si affievoliva.
Si rimise dritta con la schiena e prese un respiro profondo. Le ultime tracce di mal di stomaco se ne andarono.
-Ora va meglio.- disse ad Isabelle.
Lei scosse la testa:- Dammi il numero di tua cugina. La chiamo comunque.

***

Annika era preoccupata.
Dopo che Annabeth era venuta a prenderla non aveva detto una sola parola.
Che fosse scocciata? Ma era sua cugina, e lei si stava sentendo veramente male. Era un'emergenza!
-Stai bene?- le chiese quindi, mentre Annabeth parcheggiava la macchina davanti alla casa della ragazza.
-NO!- esplose, voltandosi verso di lei- Mi hai fatto prendere un accidente di colpo! Pensavo fosse successo qualcosa di drammatico e tragico, che fossi in punto di morte perché avevi bevuto troppa acqua mista a cloro, oppure che avessi preso una botta fortissima alla testa, che fossi affogata o...
-Annabeth calmati!- le rispose, agitando le mani.
Annabeth si portò le mani fra i capelli e poggiò la testa sul volante.
Annika storse la testa:- Fammi indovinare. Ieri hai visto Titanic, giusto? Per la duecentesima volta.
Annabeth rialzò la testa ed annuì:- Hai notato che dopo averlo visto, penso negativo per due settimane?
La cugina annuì, e sorrise prima che un nuovo attacco di nausea la colpisse.
-Hai preso qualcosa?- le chiese Annabeth.
-No, non ancora. Volevo mettere qualcosa nello stomaco prima.
-Ma se poi il tuo stomaco non riesce a tenere il cibo?- le disse, scuotendo l'indice.
Poi scese dall'auto e aspettò che Annika facesse lo stesso.
Giunsero insieme sul pianerottolo, e Annika aprì la porta.
Lanciò la borsa del nuoto sul divano ed andò subito in cucina.
Aprì il frigo, ma poi scosse la testa alla vista di formaggi vari ed un'insalata di patate per niente invitante.
Lo richiuse e prese dal paniere un paio di grissini.
-Che sintomi hai oltre alla nausea?
Annika ci pensò su:- Sostanzialmente sto bene.
Ma... sono stanca. Molto stanca.
Annika storse il naso:- Ti alleni come se non ci fosse un domani, e poi ti alleni anche il domani come se non ci fosse un dopodomani e poi...
-Sì, ho afferrato il concetto.- disse Annika.
Da dove usciva fuori tutta quella parlantina?!
-Bene. Tanto domani non ti alleni, quindi puoi andare a letto.- disse, poi si spostò verso il frigo- Hai del tonno?- le domandò.
Annika sgranò gli occhi:- Cosa devi farci con il tonno?!
Annabeth la guardò con aria di sufficienza:- Solitamente il tonno si mangia. Te cosa ci fai?
-No.- rispose Annika- Non ho del tonno. Io odio il tonno. E fino a due settimane fa lo odiavi anche tu.
-Lo, ma ultimamente ha un'aria così, così...- si portò l'indice sul mento, cercando il termine adatto.
-Tonnoso?- suggerì Annika.
Annabeth iniziò a ridere:- Sì, hai ragione. Ora dico a Percy di comprarmi un po' di tonno tonnoso.
Annika iniziò a ridere, ed Annabeth la seguì a ruota.

***

-Allora?- domandò Luke quando Ash entrò nella sala operativa.
-Ieri era a casa mia.- disse il ragazzo, appoggiandosi sulla scrivania ingombra di carte.
Luke si alzò in piedi:- Devo estorcerti le parole di bocca?
Ash lo fulminò con lo sguardo:- Mi ha baciato, Luke. Mi ha detto che devo liberarmi di Annika, poi mi ha baciato.
Luke sgranò gli occhi, poi imprecò in un sussurro:- Non pensavo che sarebbe arrivata a tanto in così poco tempo.
Cos'hai intenzione di fare?
Il ragazzo trattenne il fiato:- Quello per cui mi pagano.
Luke rise sommessamente:- Immagino. E con Annika come la mettiamo?

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