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Annika si preparò sul blocco di partenza, ogni muscolo del suo corpo teso per vincere la gara.
Gli occhialini le stringevano troppo, ma altrimenti le sarebbe entrata l'acqua. Meglio sopportare un po' di mal di testa.
Sarah, prima di salire sul blocco, le aveva lanciato un sorriso.
Era riuscita a stento a ricambiare, perché man mano che realizzava quale sarebbe potuta essere la sua vita di lì ad un anno, le sembrava che un macigno le fosse piombato in testa.
Ed Ash non era lì.
Non sentiva il suo sguardo su di sé, e sebbene la stanza fosse stracolma di persone, sentiva che lui non c'era.
In quel momento si chiese se fosse vero che non era riuscito a trovare un buco per inserirla nei suoi impegni.
Quella gara era importantissima per lei, ed Ash avrebbe dovuto saperlo. O quanto meno, rendersene conto.
Prese un respiro profondo, gli spettatori improvvisamente silenziosi in attesa del fischio di partenza.
Ogni secondo sembrava durasse un'ora.
E lei non era più disposta ad aspettare.
Il fischio le risuonò amplificato nelle orecchie, ed Annika si tuffò.
Lunga, delicata, infranse l'acqua con le mani, e pian piano la corsia accolse tutto il suo corpo.
Iniziò a muoversi velocemente, le braccia perfettamente coordinate con le gambe.
Uno, due, respiro, uno, due, respiro.
Arrivò in fondo alla prima vasca, e con le gambe si diede la spinta per eseguire una virata perfetta.
In quel momento riscoprì quanto stesse bene in acqua.
I rumori sembravano quasi scomparire sotto la sua superficie, e lo sforzo fisico la faceva sentire bene. In pace. Appagata.
Continuò a battere i piedi e a muovere le braccia, eseguendo delle bracciate precise e veloci.
Quando vide il blocco da cui era partita, il suo cuore accelerò.
Ce l'aveva quasi fatta.
Era lì.
Doveva solo andarsi a prendere la vittoria.
Aumentò il ritmo delle bracciate, e di conseguenza delle gambe, tentando il tutto per tutto in un ultimo sprint.
Toccò il bordo e risollevò la testa, tentando di regolarizzare il respiro.
Cercò con lo sguardo Patrick, che sorrideva entusiasta.
Poi le indicò il cartellone.
"Annika Chase" campeggiava a lettere cubitali, accanto al numero "1^".
Annika sorrise, ed esultò.
Beh, almeno qualcosa in quella folle giornata stava andando nel verso giusto.

***

Ash entrò nella sala operativa sbattendosi la porta alle spalle.
I suoi occhi lanciavano scintille, e Reyna indietreggiò, preoccupata.
-Cosa diavolo gli prende?!- sussurrò a Luke.
-Chirone non gli ha concesso un giorno di ferie. E lui è arrabbiato.
La sua ragazza aveva un impegno importante, e lui non c'era.
Reyna scosse la testa:- Continuo a dire che sto benissimo da sola. Almeno non sono mai così arrabbiata.
Luke sorrise, poi si avvicinò ad Ash:- So che non è il momento più adatto... ma Chione ti ha mandato una e-mail. Vorrebbe vederti, stasera.
E Chirone ha già disposto ogni cosa.
Devi solo entrare in azione.
-Bello. Vengo mandato in missione e non so niente fino a due ore prima. Non penso sia corretto.
Luke annuì:- Lo so, ma dobbiamo limitarci a seguire degli ordini.
Ash sorrise, amaramente:- Le regole sono fatte per essere infrante.

***

Appena Annika si ritrovò fuori dalla portata di giornalisti e persone varie fuori dalla piscina, Annabeth le venne incontro, saltandole al collo.
Dietro di lei, Percy le guardava sorridendo.
-Sei stata grande!- le urlò nelle orecchie Annabeth- Hai distanziato tutti con il tuffo iniziale, e poi hai proseguito eccellentemente!!!
Vogliamo parlare dello sprint finale?
Wow! È stato... fantastico!
Annika sorrise:- Grazie, ma sono piuttosto stanca. Andiamo a casa?
Annabeth annuì, poi le indicò la borsa.
-Percy non sa ancora nulla.- le sussurrò, ed Annika annuì.

***

Positivo.
Positivo.
Positivo.
La scritta minuscola le sembrò enorme, mentre un altro macigno le piombava sulla testa.
Annabeth entrò come una furia nel bagno, sorridendo come una pazza:- Potremo crescerli come se fossero gemelli!
È semplicemente... entusiasmante!!!
La ragazza iniziò a saltare per la casa, ed Annika non riuscì a trattenere una risata.
Ma, a differenza di Annabeth, Annika non voleva tenerlo nascosto ad Ash a lungo.
Prese il telefono, e gli scrisse un messaggio.
Se lo avesse chiamato, non sarebbe riuscita a trattenere l'emozione nella voce.

"Ehi, possiamo vederci stasera? È importante."

La risposta di Ash non si fece attendere troppo.

"Certo tesoro. Ti aspetto nel locale vicino casa mia.
Un bacio. Ti amo ❤"

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