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La chiesa era piccola e intima.
Illuminata solo dalla luce del sole che penetrava dalle finestre, era allo stesso tempo incantevole e leggermente tetra.
Annika sorrise quando entrò dentro, mano nella mano con Ash.
Percy venne loro incontro per salutarlo, visibilmente stanco e preoccupato.
-Annabeth- disse- è in ritardo di venti minuti.
Lei non è mai in ritardo!
Ash gli diede una pacca sulla spalla:- Sta tranquillo, probabilmente starà dando i numeri per il vestito da sposa.
Percy lo guardò con una strana luce negli occhi:- Ne sei certo?
Ash annuì, ed Annika gli si avvicinò un po' di più, così lui le mise un braccio sulla schiena.
Sorrise. Essere abbracciata da lui le piaceva quasi quanto i suoi baci.
-Cerca di calmarti.- disse a Percy- Altrimenti Annabeth penserà che non ti fidi di lei.
Percy scosse la testa:- Mi fido di lei, so che mi ama. Abbiamo passato giorni a fantasticare su ciò che avremo fatto in futuro...
-E allora perché agitarsi?- domandò ancora, ma un'occhiata di Ash la zittì.
Si allontanarono, e quando videro Luke, tutto in tiro pronto per fare da testimone, sorrisero.
Si misero seduti nei loro posti, preparandosi ad attendere l'arrivo della sposa.
-Chi vorresti come testimone se ci sposassimo domani?- le chiese all'improvviso Ash, cogliendola alla sprovvista.
Annika alzò il mento, e lo guardò, incredula:- Che piani hai?
Ash sorrise:- Tranquilla, non ho in mente nulla. È solo una curiosità.
Annika continuò a fissarlo, cercando di capire se stesse scherzando:- Ecco... probabilmente Annabeth ed Armony.
Ash sgranò gli occhi:- Sei ancora in contatto con lei?
Annika annuì:- Ci sentiamo spesso.
Ma non sa di te. Dovrei dirle troppe cose.
-Allora non può farti da testimone.
Annika annuì. La sua amica le mancava, ma non poteva dirle ciò che faceva Ash.
E lei conosceva troppo bene Jace per pensare che si somigliassero molto.
-Allora Talia.
Ash sorrise:- Io sceglierei Luke e Chirone.
-Il tuo capo? Seriamente?
-Non è solo il mio capo. È un amico, e mi ha aiutato molto. Gli devo molte cose.
-Anche Percy è nel FBI?- chiese all'improvviso, e senza sapere bene come le fosse balenata in testa quell'idea.
Si stupì quando vide Ash annuire:- Si sta arruolando.
-Ecco perché ha paura per Annabeth.
-Da quando hanno rapito Talia temiamo tutti per le persone cui vogliamo bene.- le rispose, prendendole le mani.
E poi partì la musica nuziale, ed Annabeth iniziò a percorrere la navata della chiesa.

***

Le piacevano i matrimoni.
Le piaceva ballare e vedere tutti quei sorrisi impressi sui volti della gente.
Si divertirono molto quella sera, con la musica che  andava al massimo nelle orecchie e i corpi sudati che si dimenavano sulla pista.
Annika rise quando Ash la abbracciò da dietro e la trascinò via dalla pista, baciandola poi con ardore.
-Sono le 4,30. Vuoi andare via?
Annika annuì, poi le venne in mente una proposta allo stesso tempo assurda ed indecente:- Ti fermi da me, stanotte?
Ash sorrise:-Qualunque cosa per te. Qualunque cosa.

***

Non le era mai piaciuta la notte.
Così buia, sospetta e misteriosa.
Lasciava sempre uno spiraglio della tenda aperto, per poter far entrare la luce e distinguere le forme.
Ma era diverso quando Ash la baciava come se ne andasse della sua vita, e la accarezzava in modo dolce e... dolce. Non avrebbe saputo trovare un aggettivo migliore.
Era dolce mentre la baciava, mentre le sussurrava ciò che provava per lei.
Era dolce  quando la stringeva, talmente tanto da farli diventare una cosa sola.
Era dolce mentre la guardava negli occhi e le sfiorava il corpo, così piano da aver paura di farle male.
Ma l'amore li guidava, il loro bisogno reciproco che gridava quanto fossero importanti l'uno per l'altra.
L'amore fu quasi palpabile, quella notte.
Non lo fecero, ma lo tessero, filo per filo, fino a creare una coperta che li avvolgesse e li tenesse insieme.
Per sempre.

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