Erano passati quattro giorni dalla minaccia di Ashley e non si è ancora fatta sentire. Non mi parla, né guarda. Probabilmente ha capito che non ne vale la pena, dato che tra e Matt non c'è niente: ci siamo salutati sì, ma è una cosa che si fa tra compagni come quella di andare in classe insieme. In questi giorni ero uscita tutti i pomeriggi con i due fratelli e Carl che avevo scoperto il suo lato scherzoso e quello di donnaiolo. Quando uscivamo gli occhi delle ragazze erano a forma di cuoricino vedendo Carl. Lui, ovviamente, rispondeva facendo l' occhiolino a tutte ed ha rimediato anche due numeri di telefono. Assurdo. Anche Jay non era da meno eh..
Oggi è sabato e sabato equivale a festa di Stefanie. Festa di Stefanie equivale a shopping e shopping equivale a vestiti stupendi. Vestiti stupendi equivale a festa e ragazzi.
Certo, non sono una troia, ma alle feste mi piace spassarmela senza pensare alle conseguenze. Magari davo qualche bacio ma niente di più.
Io e Jennifer stavamo facendo il giro dei negozi per trovare un vestito adatto alla festa di stasera.
"Marie, Marie! Guarda quel negozio, è stupendo!" Jen mi trascinò per un braccio nel negozio da lei indicato: 'Delicious'. Entrati, vidi tantissimi vestiti appesi con altrettanti camerini. Qui c'è davvero l'imbarazzo della scelta! Mi misi subito alla ricerca. Dopo cinque vestiti provati e bocciati ne trovai uno semplicemente favoloso!Quando uscii dal camerino vidi la mia amica guardarsi allo specchio di fronte a sé con un vestito altrettanto bello.
"Wow stai davvero bene!" Esclamai meravigliata. Il vestito era corto, sì, ma Jennifer non è molto alta da farlo sembrare molto corto. E poi con il fisico che si trovava faceva invidia a tutte.
"Grazie, anche tu stai bene!" Le sorrisi riconoscente.
"Dai prendiamo un paio di tacchi e andiamo. Sono quasi le sei e noi ci dobbiamo preparare."
"Uh, è vero! Come trascorre in fretta il tempo!" Entrammo dentro ai camerini per cambiarci e, una volta andammo alla ricerca dei tacchi.
Alla fine scelsi un tacco 12 cm con delle paillette argento. Jen prese, invece, dei tacchi neri con il cinturino sempre di 12 cm. Andammo di corsa a casa di Jennifer per prepararci.
La casa dei fratelli era moderna ma allo stesso tempo semplice, con le camere da letto al piano di sopra. Un po' come la mia.
Arrivate nella camera di Jen, restai stupita dal disordine che vi era dentro: il letto era sfatto, dei vestiti appallottolati su una sedia e trucchi e accessori erano sparsi ovunque.
"Ehm.. come vedi c'è molto casino, ma il fatto è che la mattina prima di andare a scuola faccio tutto di fretta con questo risultato." Intanto lei stava raccogliendo le cose per terra per non inciampare mentre ci preparavamo. Io mi sedetti sul letto che risultò essere davvero morbido.
"Tranquilla, camera mia è peggio." Risposi ridacchiando insieme a Jennifer.
"Bene, tu inizia a farti la doccia poi ci vado io. Ah e il bagno è l'ultima porta a destra."
"Sì capo." Presi l'intimo che avevo portato da casa per poi dirigermi nel bagno. Una volta sotto il getto d'acqua cercai di fare il prima possibile per lasciare il posto a Jennifer.
Pensai a come sarebbe stata questa festa di 'inizio anno' anche se credo sia fatta solo per divertirsi e ubriacarsi. Cosa che ho intenzione di fare anch'io. Magari troverò qualche ragazzo carino con cui ballare e magari chissà, ci può scappare qualche bacio. Non sono di certo una santerella e non capisco come certe persone alle feste non si vogliano divertire, ponendosi tutte quelle domande: non mi devo ubriacare, non devo essere provocante, nessun ragazzo sconosciuto mi deve importunare e bla bla bla. E poi alla fine fanno tutto l'opposto. Un esempio è Tessa in After: da una santa si è trasformata ad una che va a vivere con uno che conosce da pochi mesi. Immersa ancora nei miei pensieri, uscii dalla doccia e avvolsi il mio corpo con un asciugamano che trovai sul ripiano di marmo del lavandino e in un altro i capelli che tamponai leggermente per asciugarli un po'. Presi il phon e lo passai dalla radice fino alle punte ondulate dei miei capelli castani.
Finito, misi l'intimo per poi dirigermi nella camera di Jen.
La trovai sdraiata sul letto con il telefono in mano intenta a messaggiare.
"Il bagno è libero." Tolse lo sguardo dal telefono a me per poi sorridermi.
"Sì vado, ma tu non osare a truccarti o a fare altro, ci penso io. Tanto devo solo lavarmi il corpo." Mi disse puntando un dito nella prima frase.
"Oggi comandi tu" risposi alzando le mani in segno di resa e ridendo alla vista di una Jennifer autoritaria.
"Faccio veloce!" Mi urlò da dietro la porta.
Intanto indossai il vestito insieme ai tacchi per poi sedermi sulla sedia girevole della scrivania cazzeggiando sui social.
Mentre scorrevo le notizie di Facebook, una foto mi colpii più dellr altre: si trattava di Alexa, la mia ex migliore amica che aveva tradito la mia fiducia andando a letto con Tomas, il mio ex. Questo è uno dei motivi per cui approvai di trasferirmi da San Diego dopo la proposta dei miei genitori. Anche se mi mancano le feste in spiaggia, i falò e le uscite con Alexa. Ma avrei dovuto capirlo prima che nessuno ci teneva a me in quella scuola.
Jennifer fece la sua entrata in camera con attorno un'accapatoglio blu.
"Metto il vestito e poi inizio a truccarti. Stasera saremo delle bombe." Mi disse facendo l'occhiolino. "Certo, mai dubitare il potere delle donne!" Io e Jen scoppiammo in una fragorosa risata per la mia ultima uscita.
Entrambi ci eravamo truccate con rossetto rosso opaco, eyeliner nero, mascara e correttore. I capelli li arricciai sulle punte, mentre Jennifer li piastró.
"Dai andiamo da mio fratello cosi ci accompagna" Entrambe uscimmo dalla sua stanza per uscire fuori dato che Jay ci aspettava lì. Lui indossava un paio di pantaloni scuri con una camicia azzurra e una giacca in pelle nera.
Vedendoci arrivare fece due lunghi fischi in segno di apprezzamento.
"Wu- hu! Mi sa proprio che oggi devo tener lontano le mani da tutti i ragazzi che ci proveranno con voi!" Disse ad entrambe facendoci l' occhiolino.
"Piantala e apri la macchina che fa freddo" rispose Jennifer, mentre io risi per il tono che aveva usato.
"E pensare che le ragazze pagherebbero oro per farle salvare da me.." bofonchiò Jay mentre apriva la portiera. Ho la sensazione che questa sarà una serata memorabile.Angolo autrice:
Ho iniziato sul pullman a scrivere questo capitolo e ho finito alle nove e mezzo... mi devo regolare con i tempi... l' ho fatto un po' più corto perché sto morendo dal sonno, ma volevo finire di scrivere a tutti i costi questo capitolo. Ditemi se vi piace e se ci sono errori.
-A
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Un amore invincibile
JugendliteraturMarie Jefferson, una ragazza di 17 anni catapultata in una nuova vita dove non conosce niente e nessuno se non la forza di andare avanti. A New York incontrera' nuovi amici, nuove antipatie e forse chissa' se trovera' l'amore? Lo scoprirete solo leg...