Jen ieri aveva dormito da me. Doveva raccontarmi la sua 'uscita' con Jace.
Alla fine lui ľ aveva baciata.
Uno si direbbe: 'L'ha baciata, ora stanno insieme.'
No, lui l'ha baciata e poi è scappato via.
Con il risultato di una Jennifer sempre ansiosa.
"Marie ma se mi ha baciato, vuol dire qualcosa no? Oppure l'ha fatto solo per il gusto di baciarmi. Se è così giuro che lo castro!"
È da stamattina che continua a tartassarmi con queste domande.
Mentre stavamo arrivando a scuola abbiamo visto un gatto con il pelo bianco.
E Jennifer ha detto: " Oh! Guarda quel gatto! Anche i capelli di Jace sono bianchi! Sono morbidissimi. Chissà se tocci il pelo al gatto è anche quello morbido..."
È ufficialmente andata.
A questo punto posso dire che era più calma prima dell' uscita.
"Jennifeeeer! Smettila di parlare su Jace! Mi hai fatto una testa così! Ora cerca di non pensare a quel ragazzo oppure stavolta sono io a rubarti le caramelle di scorta che nascondi!"
Eravamo al mio armadietto e, probabilmente qualcuno ci aveva sentito, ma la mia testa non ne può più.
"E che cavolo! Tra te e mio fratello non so chi sia peggio! E comunque, ho cambiato il loro posto. Jay ha cercato di rubarmele.."
Scoppiai a ridere sentendo ľ ultima frase.
Stavo immaginando Jay che entra in camera di sua sorella, vestito tutto di nero che tenta di rubare le caramelle.
Finendo, però, di essere sgamato.
La campanella suonò e ognuna andò alla rispettiva classe.
La prima ora avevo greco.
Il che significa Matt.
Con lui ancora non ci ho parlato.
Mi ero ripromessa che saremmo stati solo amici, ma è quasi impossibile esserlo se ogni volta che lo vedo con una tipa diversa mi fa stare male.
Lui questo non lo sa.
Ma è la verità.
A distrarmi dai miei pensieri fu ľ entrata del professore.
Matt arrivò dopo di lui.
Da qui potevo capire che aveva passato una notte insonne.
I capelli erano spettinati più del solito, le occhiaie si notavano benissimo e gli occhi erano spenti.
Di un marrone scuro.
Non il suo bellissimo castano.
Fremevo dalla voglia di scoprire cosa gli fosse successo.MATT'S POV.
Avete presente quando volete togliervi dalla testa una persona, ma più la vedi e più ci pensi?
Ecco.
Questo è quello che mi è successo stanotte.
Lei non lo sa, ma io ľ avevo vista quando baciavo la rossa.
Sembrava stanca, ma non lo dava a vedere.
Anche se non la conosco da molto, so che è brava a nascondere il proprio stato d'animo.
E questo mi fa impazzire perché voglio scoprire cosa si nasconde dietro quella facciata che usa con tutti.
Avevo passato la notte insonne. Non riuscivo a dormire, ogni cosa mi ricordava lei.
Persino le mie coperte hanno lo stesso colore dei suoi occhi!
Quegli occhi che... Dio! Sono talmente belli da non riuscire a non ammirarli.
Credo che cambierò le coperte...
Non avevo dormito per niente e, infatti, si poteva notare dall'aria trasandata che avevo.
La prima ora avevo greco.
Quindi Marie.
Di bene in meglio insomma.
Oh avanti! Non fare ľ orgoglioso. So che la vuoi vedere.
No invece!
Sono la tua coscienza. Non mi puoi contraddire.
Questa l'hai vinta tu.
Ovvio.
La vidi all'ultimo banco vicino alla finestra.
Andai a sedermi davanti a lei.Durante la lezione avevo mandato un biglietto a Marie.
'Dopo quest'ora ti devo parlare.'
Le avevo scritto.
Non mi aveva risposto ma spero che voglia parlare.
La stavo aspettando fuori dall'aula.
Sono ansioso.
Non sono stato mai ansioso all'idea di parlare con una ragazza.
Certo che non eri ansioso. Massimo una frase dicevi. E poi il resto era un continuo:'oh sì, continua così..'
E altro...
È vero, hai ragione.
"Allora? Di che mi devi parlare?"
Ero immerso nei miei pensieri, da non notare la figura di Marie davanti a me.
La prossima ora ce l'avevamo insieme, e il professore mancava. Così ci incamminammo per i corridoi.
"Come stai?"
Serio? Eri in ansia.... per questo?
Era per iniziare un discorso.
Marie mi guardò stranita dalla domanda. Ma rispose lo stesso.
"Potrebbe andare meglio."
"Che vuoi dire?"
E se sta così per colpa mia?
"Ti posso confidare una cosa?"
Mi guardò dritta negli occhi. Quel verde-azzurro che tanto amavo.
"Certo."
Ero proprio curioso.
"C'è questo ragazzo... con il quale sono amica... almeno credo... però ogni volta che lo vedo con un una ragazza... non so.. mi fa male.."
Chi è questo?
Non mi lasciò farle domande che riprese il discorso.
"Ci siamo baciati alcune volte.. ma quando sto con lui sento delle sensazioni strane.. mai provate.. e non penso sia normale provarle per un amico. Capisci?"
Sì, capisco.
Quel ragazzo sono io.
Come posso essere stato talmente cieco da non capire che lei stesse soffrendo?
Questa cosa mi fa sentire in colpa. E non riesco a sopportarlo.
Ha lo sguardo spento, non sorride più. E sapere che sono io la causa di questo mi fa soffrire.
Così le prendo il viso e la bacio.
O quasi...
Appena ha capito quello che stavo per fare si è ritratta subito. Come se si fosse scottata.
"Matt, non fraintermi ma.. non voglio che continui a baciarmi se poi ti fai vedere con altre ragazze. Non sono un giocattolo."
Ha ragione.
Ha fottutamente ragione.
Lei non sa perché sono diventato così. Non posso dirlo a nessuno.
Mi fa stare male.
"Credo che tu abbia capito a chi mi riferivo prima, ed è difficile esserti amico. Ora sembrerò una stupida ma ti devo dire una cosa che ho capito solo ora.
Tu...mi piaci Matt.
Per questo non posso esserti amico. Non ci riesco. E se tu non ricambi capisco perfettamente.
Ma ti prego, non giocare con me. Non farmi illudere."
Per tutto il discorso mi aveva guardato negli occhi, erano scuri, cupi.
Marie era triste.
Stavolta non era riuscita a mascherare i suoi sentimenti.
Se ne va.
Corre lontano da me.
Lontano dal ragazzo che la fa soffrire.
E forse è meglio così.Angolo autrice:
Scusatemi se mi sono assentata ma questa settimana ci hanno riempito di verifiche e compiti e non sono riuscita ad aggiornare.
Dato che penso che non aggiornerò per un po, ho scritto questo capitolo 'speciale' diciamo.
Capitemi, mi devo preparare per gli esami ed ho anche delle gite, quindi mi devo impegnare il doppio.
Non metto gli obiettivi perché così aggiorno ogni volta che ho un po' di tempo.
Spero che sia di vostro gradimento il capitolo :)
Baci♥♥
-A
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Un amore invincibile
Teen FictionMarie Jefferson, una ragazza di 17 anni catapultata in una nuova vita dove non conosce niente e nessuno se non la forza di andare avanti. A New York incontrera' nuovi amici, nuove antipatie e forse chissa' se trovera' l'amore? Lo scoprirete solo leg...