Capitolo 12.

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Matt aveva deciso di prendere anche lui il permesso per uscire per farmi compagnia.
Parole sue.
Ma secondo me era solo per saltare le lezioni.
Prendemmo la mia macchina anche perché non volevo che si sporcasse la sua di impasto. Mi disgusto solo a vedermi.
Entrati dentro Matt andò alla guida mentre io accendevo la radio.
"Allora? Che è successo di così drammatica?"
Il ragazzo aveva la voce calma e pacata e intanto alternava lo sguardo tra me e la strada in attesa della mia risposta.
Presi un respiro profondo e decisi di parlare.
"Credo che Ashley ci abbia visto ieri e il fatto che ora siamo amici non le va giù, perché dice che devo stare lontana da te, tu sei suo e bla bla bla. E per questo oggi mi ha fatto questo. Solo per un suo stupido capriccio. Io, già una volta le avevo detto che tu puoi fare quello che vuoi e non deve venire da me e dirmi che ti devo stare alla larga. E di certo non lo farò solo per quello che vuole lei. Io frequento chi voglio, te incluso."
Mentre parlavo avevo gli occhi fissi sulle mie mani che giocherellavano tra di loro per il nervosismo.
Aspetta.
Nervosismo?
Da quando ero così nervosa dal raccontare una cosa?
Forse ero nervosa per il fatto che avevo paura della sua risposta: avrebbe dato retta ad Ashley? O mi avrebbe creduto? Non ne ho idea. Ma so che se scegliesse la prima opzione ne rimarrei delusa.
Matt stava parcheggiando davanti a casa mia, che gli avevo precedentemente indicato, e si fermò.
Si voltò verso di me e io quasi mi dimenticai di quello che stavamo parlando.
Le sue iridi erano davvero spettacolari: oltre a delle screziature verdi, alla luce del sole, potevo notare un' accenno di oro che li rendevano più luminosi.
Sembravano gli occhi di un Angelo.
Lo notai sorridere dolcemente per poi posare una mano sulla mia guancia accarezzandola. Non feci caso al fatto che essa era ricoperta di impasto e nemmeno lui.
Sorrisi come una cretina nel mentre lui mi guardava dritta negli occhi.
"Ashley fa sempre così, e non capisco perché, lei non conta niente per me. Domani le parlerò a proposito. Tranquilla."
Ha detto tutto ciò sussurrando e accarezzando la mia guancia.
Mi dimenticai che eravamo in macchina, mi dimenticai di Ashley, mi dimenticai che ero sporca dalla testa ai piedi, mi dimenticai del nostro discorso.
Sembrava che ero in uno stato di amnesia: un amnesia che mi faceva dimenticare tutte le altre cose, ma che mi faceva concentrare solo  su un' unica cosa.
Matt.
Matt e i suoi occhi ipnotici.
Matt e il suo sguardo così serio.
Matt e la sua mano sulla mia guancia.
Matt e le sue labbra che si avvicinavano alle mie.
Quelle labbra così morbide.
Quelle labbra che adesso volevo tanto assaporare.
Solo per il semplice fatto che ne sentivo un grande bisogno. Un bisogno sovrumano. Non avrei mai creduto che potessi desiderare così tanto qualcosa di così poca importanza.
Baciarlo o non baciarlo? Un dilemma davvero complicato.
Misi le mie preoccupazioni da una parte e finalmente lo baciai.
Non mi importava se per lui questo bacio non significava niente.
Forse, in futuro, queste labbra non mi interessaranno più.
Forse è solo la voglia di baciare.
O forse non è così.
Wow che filosofa! Dante ti fa un baffo.
Ci staccammo entrambi senza fiato da quel bacio così dannatamente bello.
"Forse è meglio che vada. Si è fatto tardi.. ma oh! Che stupidi! Ora tu con cosa ritorni a casa se siamo venuti con la mia macchina?"
Lui rise leggermente dopo la mia ultima uscita. Il suono della sua risata sembrò rimbombarmi in testa.
Non era una cosa normale.
"Come cambi facilmente argomento! Comunque non ti preoccupare, chiamo un taxy.
Keep calm baby."
Notando la sua ultima frase alzai un sopracciglio con un espressione da: la droga fa male vero?
"Keep calm baby? Serio?" Lui notando la mia faccia rise più forte come un cretino.
"Certo. A domani BABY" dopo aver marcato bene il nome 'baby', mi fece ľ occhiolino ed insieme uscimmo dalla macchina.
"A domani Loser!" Gli feci la L con la mano vicino alla faccia. Avevo trovato un soprannome perfetto.
"Loser? Io? Seria?" Aveva incrociato le braccia al petto aspettando una mia risposta.
"Sì. Tu hai dato un nomignolo a me e io ricambio. Semplice. Oppure non hai capito Loser?" Risi soddisfatta nel vedere la sua faccia buffa dopo ciò che avevo detto.
"Io sono tutto tranne un Loser. Ho decine di ragazze che lo ammettono." Sembrava proprio orgoglioso di questo fatto. Non volevo fare la bambina permalosa, così stetti al gioco.
"Solo decine? Io ho fatto di più. Si vede che sei un LOSER!"
Lo lasciai lì sul marciapiede con la bocca socchiusa come a voler dire qualcosa, ma corsi verso il portone di casa ridendo per la sua espressione. Chiusi la porta, non prima però, di avergli fatto la L con la mano.
Lo sentii ridere al mio gesto.
Mamma e papà ancora erano al lavoro così andai in bagno per poter fare una bella doccia rilassante.
Sotto al getto ď acqua non potei fare a meno di sorridere al ricordo di Matt.
Era incredibile come questo ragazzo potesse farmi sorridere, considerando che lo conosco da neanche due tre settimane.
Sento ancora il suo profumo invadermi le narici. Lo sento come se fosse mio. Ma so benissimo che non è e né sarà mai così.
Uscita dalla doccia indossai ľ accappatoio per poi mettermi il pigiama.
Era presto lo so, ma avevo intenzione di passare la giornata sdraiata sul divano in compagnia di un bel programma e di buon cibo.
E così feci. Era ľ unico modo per non pensare a Matt e al bacio.
Sembrava che mi seguisse in ognu dove.
Come un pensiero fisso.

Angolo autrice:
Holaaa!! Scusate tanto ma ieri ero piena fino al collo di compiti e non ho potuto aggiornare, anche se avevo iniziato il capitolo ieri.
Credo che aggiornerò almeno una volta il week end e poi una la settimana. Se non ho molto da fare posso aggiornare anche di più.
Ma capitemi, ho gli esami e i prof. Ci riempono di verifiche e compiti e non vorrei trascurare lo studio proprio in terza media.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e commentate in tanti ♥
-A

Un amore invincibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora