Capitolo 1.

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Sono ormai le una quando arriviamo alla nostra nuova casa. Stoppai la musica dal mio Ipod ed aiutai i miei genitori con le valigie e ne approfittai per sgranchirmi le gambe, insomma non era da poco un viaggio dalla California a Manhattan. Prestai attenzione alla casa "modesta" se cosi si puo' dire che avevo davanti. C'e' un grande giardino pieno di aiuole e una specie si sentiero con le mattonelle di pietra che portano al portone di casa. Essa e' formata da due piani ed entrando rimasi a bocca aperta per la meraviglia che avevo davanti: a destra c'e'una grandissima cucina moderna di colore bordeaux, nera e bianca, alla mia sinistra invece c'e' il salotto con due divani di pelle nera e due poltrone anch'esse nere e di pelle, al centro si trova un piccolo tavolino di vetro molto grazioso e di fronte una Tv attaccata alla parete. Gia' mi immagino le serate a mangiare pizza e gelato e deprimersi con un film d'amore: avevo una vita sociale molto attiva come potete vedere.
Al centro della casa ci sono delle scale con ai lati uno sgabuzzino e un bagno. Salendo le scale vedo 5 stanze: entro nella prima porta a destra e vedo i miei genitori baciarsi nella loro camera.. Credo di avere un trauma.. Mi schiari la voce e si girarono verso di me:
"Mamma, papa' questa casa e' magnifica! Avete superato voi stessi!" Beh potevamo permettercelo dato che sono entrambi degli avvocati di successo, motivo per cui ci siamo trasferiti qui.
"Mi fa piacere che ti piace la casa ma non hai ancora visto la tua camera, e'infondo al corridoio vai vai" mi incito' mia madre.
Apro la porta e mi ritrovo una fottuta stanza meravigliosa! Al centro c'e' un letto a baldacchino e di fronte un balcone da dove si puo' vedere la citta', alla mia sinistra si trova un armadio di legno scuro lungo tutta la parete, una scrivania e due comodini ai lati del letto. Le pareti erano di colore verdeacqua e alla destra della mia camera c'era il mio bagno personale!!
Ritornai nella mia stanza per poter disfare le valige e decisi che il giorno dopo sarei andata a perlustrare la citta' per comprare i libri per la scuola e fare un po' di shopping. Al pensiero che fra due giorni devo ritornare nel carcere chiamato comunemente "scuola" mi fece sbuffare per la mia non-voglia di andarci. Chissa' se quest'anno faro' amicizia con qualcuno...

Angolo autrice:
questo e' il secondo capitolo, spero che fino a qui vi piaccia come introduzione. Anche se so che la storia non verra' letta da molte persone dato che sono alle prime armi, ma mi fa piacere se continuaste a leggerla perche' credo che potro' pubblicare ogni giorno se non avro' impegni, considerando che quest'anno devo dare gli esami... Ma vabbe'
-A

Un amore invincibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora