Il martedì mattina mi svegliai facendo la solita e noiosa routine. Avevo una gran fame, forse per il fatto che non avevo cenato la sera prima, così mi avventai sui poveri muffin che aveva fatto mia madre. Oggi era di buon umore e ci sono due opzioni: o le è passato il ciclo oppure ha un altro sbalzo ď umore. Eppure io quando ho Fausto non sono così 'problematica'.
"Buoooongiornooo mio amoree!" Mamma salutò papà in questo modo strano e io potevo confermare la mia seconda teoria: altro sbalzo ď umore. Infatti papà, mi guardò con aria stranita come a voler sapere il motivo di questa cosa, dato che la sera prima era pronta a prenderlo a frustate. Io mi limitai ad alzare le spalle e bevvi un sorso dal mio caffè.
Stranamente ero in anticipo così decisi di prenderla con calma, nonostante ciò presi comunque la macchina per ogni evenienza.
Arrivata davanti alla scuola vidi il mio gruppo sul solito muretto. Andai incontro a Jennifer abbracciandola, per poi dare un bacio sulla guancia a Jay.
"Maaa..... tutta questa dolcezza?" Mi domandò scherzoso Jay. In effetti non so neanch'io perché, ma oggi sono incredibilmente felice.
"Non lo so. Oggi mi sono svegliata di buon umore." Gli risposi con un sorriso a trentadue denti. Il mio sorriso sparì quando più lontano vidi Matt ed Ashley baciarsi, mentre lui le strizzava il sedere lei gli toccava i pettorali. No ma fate con comodo, come se foste a casa vostra, tanto non vi sta vedendo tutta la scuola. Nooo..... ahhh che odio! Ma si baciano sempre quelli?! Con che voglia poi!
Ammettilo. Volevi essere tu al posto di Ashley.
La mia coscienza amava prendermi in giro. E poi certo che no! Non voglio essere una delle tante. Chiamatemi come volete ma troia proprio no!
Sì certo, proprio vero. Tanto finirai per scopare con lui come una ragazzina in preda agli ormoni.
Zitta!
Come vuoi. Se vuoi io ci sono sempre.
Sì, questo ľ ho capito.
Mi distrai dai miei pensieri quando notai una mano muoversi davanti al mio viso. Era Carl.
"Ehy bella addormentata, la campanella è suonata. A che pensavi?" Sorrisi a Carl e intanto ci incaminammo verso ľ ingresso.
"Oh.. ehm.. niente di importante." Andai verso il mio armadietto mentre Carl al suo.
Alla prima avevo due ore di latino. Una vera noia! Spero davvero di non addormentarmi, oggi ho un sonno che mi porta via.
Arrivata in classe notai quasi tutti i banchi vuoti, ce ne erano solo cinque occupati dai secchioni della classe.
Andai a sedermi in fondo al banco vicino alla finestra cercando di passare inosservata e che la gente non si sieda vicino a me.
Mentre leggevo i messaggi dal telefono di alcuni gruppi, notai Matt entrare in classe con la sua camminata da modello.
Modello? Marie riprenditi!
Non diedi retta alla mia coscienza e continuai ad osservare Matt entrare in classe: indossava una felpa grigia e sotto dei jeans scuri e ai piedi portava le Air Force, i capelli erano spettinati e, ad ogni passo che compieva, si muovevano da una parte all'altra. Era un' ammirazione divina.
Ammirazione divina?! Marie cosa ti sei fumata? Comunque sì hai ragione, è un Dio greco. Dopo scuola vai a ringraziare sua madre per aver creato questa creatura capace di far saltare gli ormoni anche alle vecchiette.
Oh mio Dio! Solo io posso avere una coscienza così strana!
Io posso essere anche strana, ma ammetti che ho ragione. Servono a questo le coscienze.
Cerco di distrarmi dai miei pensieri, giusto in tempo per vedere Matt sedersi vicino al mio banco. Lui si gira completamente verso di me e mi sorride. Oh cristo che sorriso!
Io arrossisco ma cerco di riprendermi comportandomi normalmente.
Secondo me sarebbe meglio prenderlo per quei capelli sexy e portarlo in un bagno, sono sicura che ľ idea non gli dispiaccia. Poi proseguirà lui.
Cosa?! Certo che no! Io non sono un giocattolo!
Però ammetti che ľ idea non dispiace neanche a te.
Solo io ho una mente perversa? Chi ce l'ha normale mi contatti così facciamo scambio, pago pure.
Ehy! Concentrati! Matt ti sta parlando e tu lo stai fissando da cinque minuti come una cretina!
Oh giusto! Grazie sei stata utile per una volta.
È sempre un piacere.
"Ma mi stai ascoltando?" Quando Matt mi pone questa domanda io ritorno alla realtà e un po' impacciata gli chiedo di ripetermi quello che stava dicendo. Diamine! In tutta la mia vita non sono stata mai imbranata con i ragazzi! Che mi sta succedendo?
"Ti stavo dicendo che la bidella sul corridoio mi ha detto che il prof. Di latino è assente quindi abbiamo due ore libere." Quando finisce noto che siamo solo noi due in classe, probabilmente i secchioni sono andati nel loro covo: "SecchionLand". Ok, come nome fa semplicemente cagare.
"Che facciamo?" Perché ho detto 'che facciamo? ' magari lui avrà altro da fare.
"Non so... che dici se rimaniamo in classe e ci divertiamo?" Noto subito il doppio senso di quella frase, e pronta per ribattere, lui mi ferma alzando una mano in aria.
"Intendevo come...amici?" Amici? Si può essere amica di Matt Daddaro? Quello che si è fatto il 95% delle ragazze presenti a New York? Si può? Non lo so. Ma ci voglio provare. Magari risulterà anche simpatico.
"Amici." Gli stringo la mano che mi aveva precedentemente teso, con un sorriso a 32 denti.
"Allora, AMICA, hai qualche idea di come passare queste due ore?" Mi domandò Matt marcando di più sulla parola amica. Ci pensai un po' e mi venne un' idea. Anche se era infantile mi divertivo molto a farlo.
"Che dici se corriamo per tutta la scuola bussando alle porte delle classi?" Dissi con un ghigno divertito in volto. Matt scoppiò a ridere alla mia richiesta come un forsennato.
"Sai, questa cosa l'ho fatta alle medie e mi sono divertito un casino, anche se poi sono andato dalla preside. Ma si dai, ci sto!" Lui mi sorrise ancora mostrando le fossette ai lati della bocca. ADORO I RAGAZZI CON LE FOSSETTE! È qualcosa di bellissimo e dolce.
Io mi alzai dal banco e Matt mi imitò e camminammo nel corridoio decidendo da dove iniziare.
"Che ne dici se cominciamo da quello delle prime?" Chiesi al ragazzo di fianco che era intento a sistemarsi il ciuffo. Mi stavano prudendo le mani per la tentazione di toccare quei capelli.
Allora fallo.
Sì certo, gli dico: 'ehy posso toccarti i capelli? Sai sembrano così morbidi?' Sembrerei una maniaca.
Beh almeno, passando per maniaca, avresti potuto toccare i suoi capelli.
Zitta che è meglio.
"Va bene. Ma come stanno i capelli?" Non capisco perché se li vuole sistemare. Tanto poi dovrà correre! Maschi.. tutti uguali.
Mi avvicinai di più a lui fino a quando eravamo a 10 centimetri di distanza. Alzai le mani per sistemargli il ciuffo, ed avevo ragione: erano morbidissimi! Soffici come le nuvole. Non che abbia mai toccato le nuvole, ma era per intenderci. Non riuscivo più a distogliere il mio verde-azzurro dal suo castano. Era come se avessi un' attrazione fisica verso di lui, e la cosa sembrava essere ricambiata. Lui non faceva niente: restava lì a fissarmi negli occhi, come ipnotizzato, come se fosse sotto qualche specie di magia che veniva trasmessa anche a me. Da fuori potevamo sembrare dei cretini, con le mie mani affondate nei suoi capelli perfettamente immobili, noi due che ci guardavamo come a volerci scavare l' anima a vicenda. Non notai che lui si era avvicinato a me, fino a quando sentii le sue labbre muoversi contro le mie in attesa del mio accesso che non negai.
Non riesco a trovare le parole precise per descrivere cosa sto provando: mi sembra di avere dei fuochi d' artificio dentro lo stomaco, il cuore che batte a mille, neanche avessi corso per tutta New York. Temevo che da un momento all'altro sarei scoppiata per le tante emozioni. E questa era la cosa che più temevo: non avevo mai provato questo con nessun ragazzo, solo con Matt. Matt, Matt, Matt, il suo nome mi rimbombava nella testa come se fosse una specie di codice che io avrei dovuto usare per aprire qualcosa di importante. Ma qualcosa che a me era ancora ignoto. Qualcosa che, con ogni probabilità, mi avrebbe spaventato più di tutte.
Insomma eravate amici eh? Sì dai baciamoci con tutti gli amici! Yuppiii!
Mi staccai a malavoglia dalle sue labbre così morbide per poi guardare Matt negli occhi.
Matt ha i capelli morbidi, Matt ha le labbre morbide bla bla. Ma cos'è? Un cuscino? Il culo come ce l' avrà? Morbido?
Non diedi retta alla mia coscienza concentrandomi su Matt: aveva le pupille degli occhi dilatate lasciando solo un contorno verdastro delle sue iridi, le labbra erano rosse e gonfie per via del bacio appassionato e i capelli erano più disordinati di come ce l' aveva prima.
Fortuna che gli dovevi sistemare i capelli. Tra un po' ti trascinava nel bagno e tu lo lasciavi fare.
Ti ho detto di stare zitta!
Cercando di sdrammatizzare, risi indicando i suoi capelli.
Lui accorgendosi di questo fatto sbuffó e li lasciò così com' erano.
"Allora? Andiamo?" Matt mi sorrise mentre indicava con il dito il corridoio.
"Certo!"
Insieme iniziammo a correre e intanto bussammo forte alle porte in modo che ci sentissero. Non potei fare a meno di ridere notanto che un professore ci stava sgridando dalla soglia della classe.Per tutte le prime due ore avevamo corso per tutta la scuola ridendo e facendo incazzare di brutto i professori. La campanella era suonata così presi la mia roba e uscii dalla classe di storia salutando i miei amici, mentre Matt mi faceva ľ occhiolino.
Quel giorno mi ero divertita davvero tanto con Matt. E avevo proprio ragione: era davvero simpatico.
Sì simpatico, soprattutto quando baciava.
Il bacio. Già quel bacio. Magari per lui non era signifato niente. Ma per me sì, non avevo mai provato niente con nessuno. Qualcosa dovrà pur significare, no?
Arrivata a casa andai subito in camera mia dato che i miei genitori erano al lavoro. Ero talmente stanca che non mi cambiai per niente, mi buttai a peso morto sul letto. Quel pomeriggio non avevo fatto nessun tipo di sogno. Avevo solo impresso nella mente due occhi color castano che non facevano altro che tormentarmi.Angolo autrice:
Finalmente finito! Avevo iniziato sabato prima di andare alla mia festa ma non avevo finito e domenica non ho potuto aggiornare. Così per farmi perdonare ho fatto il capitolo più lungo e che a me piace un casino, sopratutto la parte della riflessione di Marie. So benissimo di aver fatto un po' veloce il bacio e forse non sarà gradito ma questo è solo l' inizio di tante altre vicissitudini che verranno. Anche perché non voglio fare la storia troppo lunga, però voglio che ci siano capitoli degni di essere letti e che appassionino il lettore e a spronarlo a leggere la mia storia.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ditemi che ne pensate del bacio sui commenti :)
-A
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Un amore invincibile
Teen FictionMarie Jefferson, una ragazza di 17 anni catapultata in una nuova vita dove non conosce niente e nessuno se non la forza di andare avanti. A New York incontrera' nuovi amici, nuove antipatie e forse chissa' se trovera' l'amore? Lo scoprirete solo leg...