*bip bip bip *
Allungai il braccio verso il comodino e , con una manata piuttosto violenta, spensi la sveglia e svogliatamente mi tirai giù dal caldo letto. Ormai ogni mio gesto era violento o meglio, non possedeva più quella tranquillità quotidiana o un minimo di dolcezza, avevo troppa rabbia repressa dentro. Scesi velocemente le scale e mi diressi verso la cucina. Presi dalla credenza i cereali e li posizionai sul bancone, successivamente appoggiai il latte e una ciotola accanto alla scatola colorata. Richiusi il frigo e, barcollando , mi sedetti sull'ormai consumato sgabello di fronte al bancone. Dopo vari tentativi riuscii a versare il latte nella ciotola ma rimasi molto delusa dal fatto che ne scese solo un goccio poiché gran parte era sparsa sul piano da lavoro. Mentre ingurgitavo i secchi cereali mi accorsi di una strana macchia gialla sul frigo. Misi a fuoco dopo essermi stropicciata gli occhi e capii che era uno dei soliti post-it di mia madre dove si scusava per non esserci durante il giorno.
"Merda !" esclamai guardando l'orologio.
Ero in ritardo per andare a lavoro. Mi fiondai in camera e mi immersi nel buio dell'armadio per trovare la divisa. La poggiai sul letto ancora sfatto e mi diressi nel bagno per prepararmi .
Dopo vari minuti uscii dalla piccola stanza e con me una nube di vapore proveniente dalla doccia. Mi misi gli slip e il reggiseno non curante dell'abbinamento o del loro colore . Intrappolai i miei capelli neri in una coda di cavallo, riuscivo a vedere le diritte punte blu sbattere contro il fianco. Mi misi davanti lo specchio afferrando i trucchi e modificando i miei odiati lineamenti del viso .
Uscii di casa correndo , chiudendo la porta con un gran tonfo. Mi affrettai di raggiungere la macchina posteggiata adiacente al vialetto di casa. In pochi secondi salii e misi in moto.
" Allora i soldi li ho presi, le chiavi anche, il cambio .. Cazzo il cambio! Vabbè tornerò a casa in divisa ... anche se Lucy non vuole..". A quei pensieri imprecai per farmi forza di sopportare per l'ennesima volta la voce stridula di quella zitella di Lucy dopo i tre mesi di vacanza passati a dir poco veloci.
***
"Ora la spacco quella radio!" dissi con tono molto infastidito a Demi, la mia migliore amica. " Già non la sopporto più, né la radio né lei!" mi confessò a basso tono. Scoppiai in una risata fragorosa. Demi e gli altri miei amici erano gli unici con cui mi trovavo bene, nonostante non approvassero la scelta del mio modo di vivere . "Se potessi me ne andrei! Beata te che puoi!" le sussurrai . " E allora fallo! Che ti importa! Torna a scuola con noi, sei ancora in tempo, abbiamo perso un anno tutti solo che tu l'hai fatto per tua scelta, noi no!" disse accennando un risata. " No, non voglio tornare e.." mi si spezzò la voce. " E sentire la gente che dice "guarda quella è quella che è stata picchiata dal ragazzo " e sentire cose del genere . Cazzo Flame ha diciannove anni! Non puoi rimanere qui a marcire con quella racchia!" pronunciò Demi con un tono intimidatorio. " Hai ragione ma non mi sento ancora pronta.."
Il nostro discorso venne interrotto dall'incombente presenza di Lucy.
"Ragazze smettetela di fare chiacchiericcio, piuttosto nel reparto "cartoni " ci sono dei film in disordine, che una di voi due buone a nulla si faccia avanti e vada a mettere a posto" gracchiò la zitella . "Si Lucy!" rispondemmo in coro.
Mi avvicinai all'orecchio di Demi e le sussurrai: " Sono ancora suscettibile, potrei perdere il controllo ... di nuovo.", prima di dirigermi verso il reparto indicatomi.
***
"Ciao Dev , ci vediamo domani!" dissi porgendo a Demi un forte bacio sulla guancia.
" Ciao Flame, ah e ricordati di arrivare in orario domani e di portarti il cambio sai mica crescono sugli alberi le divise!" sentenziò Lucy. Io annuii con la testa senza degnarla di uno sguardo, "Sennò te la ritraggo dallo stipendio!" gridò mentre spingevo con la mia mano la pesante porta di acciaio del negozio di film. Uscii assaporando l'aria calda di inizio settembre, slegando la mia voluminosa chioma che tutti ammiravano. Probabilmente i miei capelli erano l'unica cosa che mi piacevano di me perché ... perché erano diversi : neri come la pece con le punte che scalavano dal blu notte all'azzurro.
Aprii la pesante portiera dell'auto, buttando la mia borsa nel sedile del passeggero. Abbassai il finestrino lasciando che il vento provocato dalla velocità, mi scompigliasse i capelli. Accesi la radio alzandola al massimo, muovendo la testa a tempo.
Inchiodai all'improvviso, suscitando le imprecazioni dei guidatori dietro di me. Mi ero scordata di comprare le sigarette. Scesi dall'auto che avevo posteggiato davanti al bar più vicino, per poi uscirne subito stringendo nelle mani il vistoso pacchetto azzurro.
***
"Ahi!" gridai quando mi scottai con il forno quando vi posi quella che sarebbe stata la mia cena.
Avevo tempo prima che il mio pasto fosse pronto, così mi sedetti sul divano consumato dalle varie attività intrapresevi sopra. Afferrai il telecomando accanto a me e accesi la televisione per fare scalo tra i vari canali. Nel frattempo mi accesi una sigaretta, buttando fuori insieme al fumo tutto lo stress e tutta l'ansia che avevo accumulato durante il giorno.
***
Posai il piatto colmo di patatine fritte e pesce sul tavolino posizionato davanti alla televisione .
"Chissà da quanto tempo ho quest'abitudine" pensai tra me e me "forse da quando non c'è più papà che intratteneva le nostre serate con il suo solito discorso sulla giornata appena trascorsa , o forse da quando Liam è partito o da quando mamma ha cominciato a vedersi con Luke ... bah ormai non mi importa, l'unica cosa che mi importa sono i programmi della serata"
Stasera, film e popcorn con D & B?
Fammi sapere .. Ed xx
Sorrisi quando lessi il messaggio di Ed. Capitava proprio a fagiolo visto che stavo cominciando a deprimermi.
Vidi del fumo entrare nella mia visuale e cercai di capire cosa potesse essere.
"Oh no! Il Thè!". Gridai saltando in piedi e correndo in cucina per evitare un disastro, scordandomi di rispondere a Ed.
Fortunatamente non successe nulla di grave tranne il fatto dell'essermi dimenticata del messaggio di risposta. Proprio in quel momento vidi lo schermo del telefono illuminarsi e la suoneria fracassare i miei timpani. Afferrai il telefono e lo portai all'orecchio.
"Ehy allora per stasera.. ci sei?". Mi chiese l'inconfondibile voce di Demi. " Certo dammi quindici minuti e arrivo".
*toc toc*
" Aspetta, hanno bussato.." l'avvertii. Aprii la porta. "Dev ti richiamo dopo" le dissi mentre continuava a parlare. Quando capii chi era, anzi chi erano, sgranai gli occhi e spalancai la bocca per la sorpresa.
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Look at me
hello girls! saro molto breve...per dirvi che innanzitutto questa ff non e mia ma di una mia amica che l ha scritta su efp e siccome e davveeo molto bella, volevo riproporla qui...
in pratica questa fanfiction non e come le altre...
Flame è una diciannovenne londinese, irresponsabile ma indipendente. Questi sono solo due degli innumerevoli tratti positivi e negativi del carattere forte e ribelle di Flame. La ragazza in questione è sempre in lotta con se stessa e con gli altri a causa del suo passato incombente sul presente. Il suo corpo e i suoi migliori amici Ed, Demi e Bruno sono testimoni delle sue disavventure, peggiorate dall'assenza di parenti e genitori. Liam, fratello maggiore di Flame,ritornato da un lungo viaggio, insieme ai suoi amici Zayn, Niall, Harry e Louis, cercherà di riportarla sulla giusta strada, ma il passato di quella che lui pensasse fosse innocente sorellina, gli renderà il compito molto difficile.
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You don't know about my life
FanfictionFlame è una diciannovenne londinese, irresponsabile ma indipendente. Questi sono solo due degli innumerevoli tratti positivi e negativi del carattere forte e ribelle di Flame. La ragazza in questione è sempre in lotta con se stessa e con gli altri a...