Penguin e Orca si trovavano nella sala comandi a bersi il caffé mattutino. Erano stravaccati sulle due poltrone di pelle a parlare del più e del meno come due donnicciole. All'improvviso furono interrotti da un segnale acustico, un segnale che conoscevano bene.
-Vado ad avvertire il capitano- disse Penguin alzandosi.
-Va bene- replicó l'altro. -Io faccio emergere il sottomarino.
Il primo gli fece un segno di conferma e uscì dalla stanza. Si diresse verso la porta del chirurgo e bussó, tanto era sicuro di trovarlo sveglio.
-Sì? Cosa c'é?- chiese Law come al suo solito.
-Sono Penguin. Captain, il radar ha segnalato la presenza di un'isola.
-Bene, adesso arrivo. Avete già iniziato l'emersione?
-Sì. Aspetto sul ponte.
Detto questo si incamminó verso l'uscita e si fermó davanti alla cabina di Cristal.
Scommetto che le farebbe molto piacere vedere di nuovo il sole. Dopo Eustass Kidd non é più uscita all'aperto per due settimane.
Bussó anche alla sua porta.-Arrivo.
Ne uscì una ragazza con la felpa dei pirati Heart e un paio di pantalonici neri.
-Penguin!! Sei tu! Buongiorno!- disse allegra.-Ben svegliata. Senti, abbiamo avvistato un'isola e stiamo emergendo. Vuoi venire?- chiese un pochino timido l'altro.
-Volentieri. Aspetta che mi metto le scarpe.
Cristal rientró nella stanza e dopo qualche minuto tornó con un paio di scarpe di tela nere, che aveva scoperto in fondo alla scarpiera. Per fortuna avevano qualcosa anche per le donne.
-Andiamo- lo prese per mano e lo trascinó correndo sul ponte facendolo arrossire terribilmente.
Una volta fuori si lanció verso la ringhiera a respirare a pieni polmoni l'aria pura. Che meraviglia!! Cielo, da quanto tempo. Dov'eri finito?
Nel mentre era arrivato anche Law, che la stava osservando con un sorriso sinistro.
-Allora Cristal-ya- la ragazza a quella a parola provó un tuffo al cuore. Era dal primo giorno che non la chiamava più così. Tutto era ritornato normale, per fortuna -Dormito bene?Il chirurgo fece un segno a Penguin di rientrare e si avvicinó alla ragazza.
-Sì, il letto é comodo, ma l'aria di chiuso non é il massimo.
L'altro abbassó la visiera del cappello ghignando -Ti capisco. Siccome dovremo fermarci per un po' su quest'isola direi di riposare in un hotel.
Cristal sorrise -Ottima idea!
Il capitano rientró soddisfatto e dopo circa venti minuti la ciurma al completo si trovava sul ponte del sottomarino, il quale era attraccato lontano dal porto dell'isola.
Law diede a tutti un sacchettino in tela nera, compresa la ragazza, che lo guardó di sbieco.-Cosa sarebbe?
Lui fece un sorriso quasi spontaneo. Quasi.
-Quando arriviamo su un'isola do sempre del denaro ai miei compagni. Tu non fai eccezione.-Ah no, ma sta tranquillo io ce l'ho il...- si interruppe bruscamente, ricordandosi non avere più una barca e gli oggetti contenuti al suo interno.
-Infatti... Ma sta tranquilla, non é un problema come vedi.
Lei abbassó il capo -Be', ma non voglio essere un peso.
-Cristal-ya- le si avvicinó e le posò le mani sulle spalle. -A me i soldi non mancano. Vai e comprati quello che vuoi e non ti preoccupare per l'hotel, anche quello è spesato dal sottoscritto.
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The Surgeon Of Death
FanfictionCristal Newgate, figlia di Barbabianca, si ritroverá dopo un incidente a bordo del sottomarino di Trafalgar Law. Sará costretta a rimanere nella ciurma perché deve un favore al chirurgo della morte, ma riuscirá a resistere al suo fascino? Tratto dal...