-Devo andare- lo sguardo di Cristal si fece improvvisamente deciso.
-Dove?- chiese Law alzando un sopracciglio, ma conoscendo già la risposta.
-Da Ace.
-E come pensi di fare? Guarda la tua gamba.
L'altra si staccó dall'abbraccio del suo capitano e lo fissó severa -Credi che me ne importi? Moriró se serve. Sono in grado di cavarmela più di quanto tu pensi.
Poi prese un respiro profondo e scese dal lettino. Una potente fitta partì dalla gamba e si diffuse lungo tutto il suo corpo. Cadde in ginocchio imprecando e Law si mise a ridere.
-Lo trovi divertente?
-Molto- rispose. -Ma guardati, ferita e amareggiata provi a salvare tuo fratello da una morte impossibile da evitare. Guardiamoci in faccia, Cristal-ya. Come pensi di fare? Alzarti come se nulla fosse dopo quello che é successo con Bartholomew, andare fino al Quartier Generale della marina e sfidare tutta Marineford? Stai delirando.
L'altra per tutta risposta si tiró su, aggrappandosi alla sedia, e provó a stare in piedi senza stampelle, anche se con fatica. Poi lo fissó dritto negli occhi e, per la seconda volta da quando lo conosceva, non ebbe nessuna esitazione né brividi a scorrerle lungo la schiena. La prima era stata dopo il furto dell'Eternal Pose.
-Devi portarmi laggiù. Se ho la più piccola possibilità di salvarlo, non devo sprecarla.
-Perché dovrei? Cosa me ne viene in tasca? In fondo qui sono io che decido se far muovere o no questo sottomarino e so cosa stai pensando. No, non andrai fino a là sul ghiaccio.
Cristal si sedette con fare goffo e ci pensó un attimo.
Aveva ragione. Al suo capitano non importava quello che sarebbe successo a suo fratello. Gli premeva solo l'incolumità della sua ciurma e come biasimarlo? Peró avrebbe dovuto provarci o quel peso le sarebbe rimasto sul cuore per sempre, così decise di giocare una carta meschina.-Law- disse all'improvviso guardando distratta il pavimento. -Se tu avessi avuto l'opportunità di salvare un membro della tua famiglia, non ti saresti buttato a capofitto? Non avresti fatto tutto ció fosse stato in tuo potere per non perdere una persona a te cara?- e lì lo guardó ancora una volta. Voleva cogliere la sua espressione.
Il chirurgo aveva dischiuso la bocca con fare sorpreso e la stava osservando incerto sul da farsi.
-Sì...- rispose e a quel punto fu la volta della ragazza rimanere meravigliata. -Hai ragione. Ti porteró a Marineford, ma sia chiara una cosa- disse poi, alzandosi e sistemandosi la visiera del basco maculato. -Io non interverró in alcun modo.
Cristal sorrise e gli saltó al collo, anche se il taglio le provocó un immenso dolore e un rivolo di sangue le coloró il polpaccio. Gli diede un tenero bacio sulla guancia, provocando un rossore che l'altro cercò di nascondere, e prese le stampelle.
-Sai, credo che le useró- disse uscendo dalla stanza. Poi si voltó e sorrise ancora una volta -Grazie.
Infine uscì dalla stanza.
Si diresse decisa verso la sala comandi e si fermò di fronte alla porta una volta che si fu accorta di non essere in grado di aprirla né tantomeno di bussare. Le stampelle erano una vera e propria spina nel fianco, però poteva almeno stare in piedi.
E mo'?
Guardò la porta indecisa e si avvicinò usando il piede sinistro per bussare. Dopo pochi secondi un orso polare sorpreso le aprì.
-Cristal-chan!! Cosa fai giá qui? Non dovresti essere in infermeria a riposare?- le chiese preoccupato.
-No,- replicò lei entrando nella stanza -ho deciso che andrò a salvare mio fratello ed é quello che farò. Law mi ha dato il permesso. Possiamo partire.
Bepo si grattò il capo e la osservò confuso -Cristal... Non possiamo andare fino a lá.
-E perché no? Da qui dista una settimana esatta. Giusto in tempo per l'esecuzione- andò verso una delle poltrone in pelle e ci si sedette, sempre senza staccare gli occhi dal navigatore del Polar Tang. Posò le stampelle lì vicino.
L'altro scosse la testa -Non intendevo questo- chiuse la porta. -Vedi, Marineford é inaccessibile da tutti i punti a causa della corrente Trainante, la famosa Calm Belt, e l'unico punto da cui si può passare é chiuso dalle Porte di Giustizia. Se queste ultime non saranno aperte, noi rimarremo intrappolati nella corrente.
-Ma questo é un sottomarino, non una nave. Non dovrebbero esserci certi problemi con le correnti.
-E invece é troppo forte persino per noi- replicò sedendosi anche lui.
Cristal voltò la testa verso la vetrata e lasciò che il suo sguardo vagasse sulla profondità del mare. Voleva e doveva andare fino a Marineford ed evitare che suo fratello fosse decapitato. Non avrebbe mai permesso che un altro membro della sua famiglia la lasciasse. Poi non le sarebbero rimasti che suo padre e Luffy.
Mio padre...
Un fulmineo pensiero le attraversò la mente e un sorriso solcò le sue labbra.-Bepo...
-Sì?
La ragazza girò di scatto la testa nella sua direzione -Se Ace verrà giustiziato, allora mio padre interverrá di certo per salvare un membro della sua ciurma. Potremmo approfittarne ed entrare quando lo faranno loro.
L'altro sembrò pensarci un attimo -Be', non fa una piega. Però cos'avrai intenzione di fare una volta che saremo arrivati? Ce l'hai un piano?
-No.
-Come no?- l'orso scattò sulla sedia e strinse i braccioli con le zampe -Sai almeno a cosa vai incontro? Cosa vorresti fare? Farti strada in mezzo alle centinaia di marines e raggiungere Ace liberandolo come se niente fosse?
Cristal sorrise e si appoggiò allo schienale della sedia, mettendo le braccia dietro la testa in una posizione rilassata e accavallando le gambe in una posizione sicura per quella destra -Esattamente.
-Pazza sgravata!
Lei lo sapeva bene, ma non poteva fare altro. Avrebbe congelato tutti i mari per Ace. Inoltre era a conoscenza del fatto che anche Luffy sarebbe intervenuto. Non avrebbe lasciato che il loro fratellone morisse in quel modo.
Era sicura di se stessa e stranamente rilassata.Bepo invece continuava a scuotere la testa, sconvolto.
Si fará uccidere, me lo sento.
La guardò con un'espressione mesta dipinta sul volto e sospirò.
-Ti sei forse scordata della tua gamba?
Guardala, non sei neanche nelle condizioni di poter camminare.Cristal diede una veloce occhiata alla sua gamba destra e sorrise -Ti ricordi come sono arrivata qui?
L'altro annuì -Sei stata colpita da un fulmine.
-Già,- confermò lei -e sono guarita in due settimane. Lo stesso Law mi aveva detto che ho una tecnica di guarigione diversa e sono sicura di poter guarire in tempo. Sta tranquillo Bepo, me la caverò.
-Se lo dici tu.
-E adesso partiamo, che prima ci muoviamo prima arriviamo.
Il visone annuì e accese i comandi con un sospiro, avviando il motore e impostando le coordinate.
In quel momento il chirurgo entrò nella sala e si appoggiò alla sedia su cui era seduta la ragazza.
-Allora Cristal-ya? Sicura di voler andare? Non sono certo che riuscirai a camminare entro la fine della settimana.L'altra gonfiò le guance -E invece ti assicuro che per quel giorno sarò guarita. Magari non completamente,- ammise -ma non sará di certo un problema.
-Se lo dici tu- poi fissò Bepo. -Hai provato a dissuaderla, vero?
-Guarda che io sono qui.
-Sì, Captain- rispose l'orso ignorandola. -Ma non c'é stato verso.
-Certo che sei proprio cocciuta, Cristal-ya- calcò l'ultima parola e le donò un sorrisetto.
-Lo so. Però, come ho detto a Bepo, devi stare tranquillo Law. Niente può andare storto- finì tornando con lo sguardo sulle profonditá marine.
Quelle furono le ultime parole famose.
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The Surgeon Of Death
FanfictionCristal Newgate, figlia di Barbabianca, si ritroverá dopo un incidente a bordo del sottomarino di Trafalgar Law. Sará costretta a rimanere nella ciurma perché deve un favore al chirurgo della morte, ma riuscirá a resistere al suo fascino? Tratto dal...