Sabo

1.7K 101 27
                                    

-Ciao, Cristal.

La ragazza indietreggiò di un passo, spaventata -Tu sei morto.

Il biondo sorrise dolcemente -Ho avuto un incidente ma, come puoi vedere anche tu, sono ancora vivo- si soffermò. -Come sei cresciuta...

-Non ti credo- replicò lei, stupendo il biondo. -Il Sabo che conosco non sarebbe sparito cosí, senza dire nulla- gli occhi le si inumidirono di calde lacrime. -Dov'eri mentre Ace veniva giustiziato?!- cercò di trattenersi dal piangere. -Dove sei stato tutti quegli anni che abbiamo passato a crederti in fondo al mare?!?- cadde sulle ginocchia, in preda a un pianto isterico. -T-tu non sei mio fratello!

-Cristal... Io...- non sapeva da dove cominciare. -Ho perso la memoria- sputò poi.

Ecco, quello sembrava un buon inizio.

L'altra alzò lo sguardo, in preda ai singhiozzi -Cosa?

-Ero gravemente ferito e avevo perso totalmente i ricordi. Quando mi hanno tratto in salvo, l'unica cosa che ho saputo dire è stata il mio nome... Nient'altro- fissò amareggiato il terreno. -Perdonami se non ci sono stato per tutto questo tempo- strinse i pugni. -Mi sono ricordato di ogni cosa solo quando ho visto la morte di Ace sul giornale. Lo shock mi ha fatto tornare la memoria. Sfortunatamente era troppo tardi- alzò lo sguardo verso di lei. -Perdonami se puoi, anche se io non riesco a farlo.

La ragazza si asciugò le lacrime e si alzò, avvicinandosi con passo sicuro verso il fratello. L'altro chiuse gli occhi, in attesa di uno schiaffo che non arrivò. In cambio, ricevette un abbraccio carico di tensione emotiva.

Sbarrò gli occhi, confuso -C-cristal...

-STUPIDO! È ovvio che ti perdono. Dio, quanto mi sei mancato. Non ci posso credere che sei vivo e qui, davanti a me. Io...- lo strinse di piú -Non potevo accettare l'idea di aver perso un altro membro della famiglia senza aver avuto la possibilità di fare qualcosa. Pensavo che- scoppiò -PENSAVO CHE MI FOSSE RIMASTO SOLO RUFY. Io... Sabo... Non ce la faccio.

Il ragazzo le tolse la parrucca e la gettò a terra, accarezzandole i capelli blu. -Adesso sono qui- la abbracciò più forte e appoggiò il mento sulla sua nuca. -Sai, profumi ancora di fresco e di neve. Esattamente come ti ho lasciata.

-E tu sai di colonia- rise.

-Ehi, devo mantenere la mia immagine. Dopotutto sono il secondo in comando dell'armata rivoluzionaria- disse, abbassando la voce.

-Davvero?- chiese staccandosi di colpo. Aveva riguadagnato il sorriso in poco tempo.

-Già- rispose fiero. -Ma tu sei una dei quattro Imperatori. Devo stare attento adesso- scherzò e si beccò un pugno sul braccio. -Ehy!

-Prendila seriamente. Guarda che sono all'altezza di questo titolo.

Alzò il mento soddisfatta.

Sabo rise sonoramente -Se lo dici tu.

-Sicuramente sono piú forte di te- sbuffò.

-Non lo metto in dubbio.

E poi si guardarono. Si fissarono negli occhi, in cerca di tutti quegli anni che avevano passato uno lontano dall'altra. Non le sembrava vero e lui sorrideva come un idiota. Ma presto Cristal sarebbe dovuta ripartire, quindi avrebbe usato tutta la giornata che le rimaneva per stare con il fratello.

-Perchè sei qui? Solo per me?- chiese lei con curiosità.

-In verità sono giunto a Ninfea per un traffico illegale di droga e poi ti ho vista dirigerti verso questo parco. Ti ho riconosciuta subito, il tuo viso è inconfondibile. Sei anche rimasta una nana- e qui si beccò la botta in testa.

The Surgeon Of DeathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora