Cristal e i suoi cinque compagni stavano correndo verso il sottomarino da ormai dieci lunghi e asfissianti minuti. Per quanto il suo giornaliero esercizio fisico la aiutasse, la ragazza non era di certo abituata a correre così tanto e con una ferita di quelle proporzioni. Non era mai scappata prima di allora, né tantomeno era mai stata ferita durante un combattimento, peró, quando il suo capitano le dava un ordine, lei sapeva di doverlo seguire.
Si fermó a causa della stanchezza e del dolore e si appoggió all'imponente tronco di una mangrovia su cui era stato dipinto il numero "22". Gli altri se ne accorsero e si fermarono poco lontano.
Il capitano la raggiunse.
-Non ce la fai, Cristal-ya?Lei si sedette per terra, ansimando.
-No, mi spiace. Non dopo aver combattuto- lo guardó in faccia. -Peró non é un grosso problema. Devo solo riprendere fiato.Provò a rialzarsi, ma cadde di nuovo e pesantemente.
Il ghiaccio si ruppe.
Solo allora il chirurgo notó il taglio sulla sua gamba destra. Scattó e gliela osservó preoccupato.-Altro che stanchezza. A chi la dai a bere? Cosa ti é successo?- la fissó arrabbiato. -E soprattutto, perché non me l'hai detto? Si é aggravata a causa dello sforzo.
Il ragazzo si rimproveró mentalmente per non essersene accorto prima.
Come ho fatto a non vedere una ferita lunga tutta la gamba e da cui adesso esce così tanto sangue da poterci riempire un lago?
Si disse che era stato troppo preso dallo scappare e controllare solo che ci fossero tutti e sei. Per di più, i suoi pensieri erano incentrati soprattutto sulla speranza che il resto della ciurma fosse tornata al sottomarino.L'altra gli donó un sorriso sghembo, che si tramutó in una smorfia quando si toccó la gamba -Come la fai lunga, Law. É solo un graffio. Posso farcela- replicó lei appoggiando ancora di più il palmo e trattenendo un urlo, stringendo i denti. -Ice Time.
Congeló la ferita fermando l'emorragia e provó ancora una volta a rimettersi in piedi, fallendo miseramente.
-Testarda. Ecco cosa sei. Un mulo.
-Ma da che pulpito?
Il capitano del Polar Tang sospiró, lanció la Nodachi a Bepo e la prese in braccio. Nonostante il suo sguardo freddo e calcolatore, in un minuscolo angolo del suo cuore, gli piaceva sentirla così vicina, anche se non voleva darlo a vedere.
Cristal, d'altro canto, era diventata completamente rossa e lo fu ancora di più quando fu costretta a mettere le braccia attorno al suo muscoloso collo per non cadere.-Bene. Andiamo- Law tornó dai compagni e riiniziarono a correre.
-Capitano, la porto io se per te é un peso- intervenne Jean Bart osservando il chirurgo, che stava facendo il doppio della fatica.
Cristal gonfió le guance -Mi stai dando della cicciona?
L'uomo sbarró gli occhi -Eh? Nono, solo che non sembri certamente una piuma.
-Stai peggiorando la situazione... Lo sai, vero?
L'altro deglutì e fece per rispondere, ma fu bloccato da Law.
-No, grazie. Ce la faccio. Comunque non pesi nulla, Cristal-ya- disse infine guardandola con un ghigno.Dopo venti minuti giunsero al sottomarino e fu un sollievo notare che tutta la ciurma si fosse già riunita al suo interno. Erano tutti preoccupati per i loro compagni e per il capitano.
-Eccoci- disse il chirurgo. -Mi dispiace avervi fatto preoccupare. Ora immergiamoci e rimaniamo fermi. Torneremo in superficie quando gli animi si saranno calmati e l'ammiraglio se ne sarà andato.
I nakama annuirono e ognuno si diresse verso la propria postazione, ma non prima di essersi avvicinati a Cristal e averle chiesto cosa fosse successo. Lei rispose con un "É solo un taglietto, tranquilli" e venne portata dal capitano in infermeria.
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The Surgeon Of Death
Hayran KurguCristal Newgate, figlia di Barbabianca, si ritroverá dopo un incidente a bordo del sottomarino di Trafalgar Law. Sará costretta a rimanere nella ciurma perché deve un favore al chirurgo della morte, ma riuscirá a resistere al suo fascino? Tratto dal...