Ricordi

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La ragazza dalla chioma verde di nome Monet portò il tè richiesto allo scienziato e ai due compagni. Lo servì con una teiera e delle tazzine in ceramica bianca e decorate con una graziosa fantasia a fiori, sicuramente in netto contrasto con il resto del laboratorio spento e senza vita. Dopodiché la ragazza tornò a scrivere su uno dei tanti fogli che riempivano la sua scrivania, senza più degnare di attenzione nessuno, anche se Law era più che certo che non si sarebbe persa nemmeno una parola di quello che avrebbero detto di lì a poco.

-Allora,- disse Caesar interrompendo il silenzio e il flusso di pensieri -ditemi tutto. Come mai questa favolosa visita?

Aveva calcato quel "favolosa" fin troppo e la sua falsa ospitalità era più che evidente. Avere lì un cane del governo gli stava dando abbastanza fastidio, perciò aveva deciso che avrebbe liquidato il Chirurgo il più velocemente possibile. Prima però avrebbe dovuto ascoltare ciò che aveva da dirgli.

-Andrò dritto al punto- replicò l'altro. -Mi serviva un luogo per fare delle ricerche e ho pensato che un'isola "disabitata" fosse perfetta. Ora, sapevo benissimo che qui ci vivessi tu ed è proprio per questo che ho pensato di cogliere l'occasione al volo.

-Ovvero?- chiese lo scienziato un po' più interessato di prima.

-Tu ci permetti di vivere qui e vi promettiamo di non intrometterci mai in quello che fate, né tantomeno faremo domande. In più, se qualcuno verrà a visitare Punk Hazard ci penseremo noi e faremo credere ad eventuali marines che questa sia solo la mia casa vacanze, così tu farai i tuoi esperimenti in pace e tutti saremo contenti. Ah, i miei poteri sono a tua disposizione. Che te ne pare?

Nel frattempo Caesar Clown aveva ascoltato molto bene e l'espressione che aveva dipinta adesso sul volto era tutt'altro che negativa. Un sorriso largo e malefico si era fatto spazio sulle sue labbra.

-Mi piace! Ci sto!

-Ma Master...- s'intromise Monet.

Lo sapevo!, pensò il Chirurgo.

-Monet, Monet, Monet- disse lo scienziato con un tono mieloso svolazzando dalla ragazza. -Ci stanno offrendo la loro protezione e l'invisibilità agli occhi del governo su un piatto d'argento. Come posso rifiutare? E poi conosci i poteri del frutto Ope Ope. Posso aiutare i miei sottoposti e donare loro delle gambe nuove. E mi era sembrato di capire che tu volessi un paio d'ali- la stuzzicò.

L'altra scosse la testa. -Non possiamo fidarci.

-Mmmmh- l'uomo parve pensarci un secondo, poi si girò verso i due. -Come faccio a sapere che non mi spierete e non mi tradirete?

Cristal fissò con ansia il suo adorato capitano -Law...

Prima che potesse rispondere, Monet si permise di intromettersi ancora una volta -Il suo cuore.

-Cosa?- domandò la giovane Imperatrice più in ansia che mai.

-Sì, da quanto so il potere di Trafalgar gli permette di tagliare parti del corpo senza che queste perdano la loro energia vitale, inoltre restano comunque collegate al corpo originario. Perciò non sarà un problema per lui darci il suo cuore... O sbaglio?

-Non sbagli- rispose neutro il diretto interessato.

-Bene! Allora è deciso! E per dimostrarti la nostra serietà, noi ti affideremo quello di Monet- esclamò contento Caesar. Poi si rivolse alla compagna -Almeno se fa qualcosa di stupido possiamo ucciderlo quando vogliamo. E per la ragazza...

Cristal ebbe un sussulto.

-Non si tocca- il Chirurgo si alzò di scatto dal divano e mettendo mano alla Nodachi.

The Surgeon Of DeathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora