13. C⃟o⃟n⃟f⃟e⃟s⃟s⃟i⃟o⃟n⃟e⃟

534 35 8
                                    

ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.

















Confessioni

Sehun girovagava per il campus senza una meta ben precisa. Non poteva certo tornare in camera né tantomeno da Suzy. Era quasi mezzanotte, il cielo era grigio e nuvoloso, dei tuoni annunciavano un imminente temporale. Si sentiva debole, le gambe erano diventate troppo pesanti e la testa gli faceva male. Aveva detto alla sua ragazza di non sentirsi bene e pensò che magari si era immedesimato troppo nel ruolo, improvvisamente iniziò a piovere.
-Cazzo! - disse.
Cominciò a correre, cercando riparo sotto un albero, accasciandosi al suolo respirando affannosamente, mentre la pioggia aumentava d'intensità, bagnandolo dalla testa ai piedi. L'acqua gli scorreva per il viso e su tutto il resto del corpo, inoltre il vento non lo aiutava affatto, sentiva il freddo impossessarsi di lui, che non riusciva più a muoversi. Era da solo, era quella la cosa peggiore. Tutti i suoi amici, se tali si potevano definire, erano dei viziati figli di papà senza un briciolo di rispetto per gli altri e ipocriti, che seguivano la massa senza avere una propria personalità, pochi si salvavano. Del resto lui non era tanto diverso da loro ed aveva finito per perdere quelle persone che davvero tenevano a lui.
"Dopotutto me lo merito"pensò ridendo di sé stesso.
Ebbe la forza di rialzarsi, entrando nei dormitori maschili e dirigendosi verso l'ultimo posto in cui sarebbe voluto andare.

⋆⋆⋆                            

Luhan era nel suo letto, disteso a pancia in giù mentre leggeva il libro più noioso e deprimente della sua biblioteca, sperando in questo modo di riuscire a prendere sonno. Fu tutto inutile. Si alzò, guardando se in frigo ci fosse qualcosa di dolce da mangiare, per fare il suo solito spuntino di mezzanotte e prese uno snack al cioccolato. I suoi occhi però cadevano sempre sul mobile della tv dove teneva le sue sigarette "fuma cazzo, fuma!" si ordinava, ma non riusciva a farlo. Mentre malediceva Sehun per avergli involontariamente imposto di non fumare, qualcuno dava dei leggeri colpi alla porta.
"Chi sarà a quest'ora? Yifan ha detto di fare tardi, non può essere lui".
Senza esitare oltre, Luhan aprì la porta trovandosi davanti Sehun, bagnato fradicio.
Lo fissò in silenzio per qualche istante.
-Ciao- disse con un filo di voce tenendo lo sguardo basso.
-Lo sai che ore sono? Perché sei qui?- disse Luhan incrociando le braccia.
-Non sapevo dove andare-
Mentre diceva questo, Sehun fece un passo avanti, svenendo tra le braccia di Luhan, che lo afferrò istintivamente.
-Ma tu scotti!-
Lo trascinò fino al suo letto, distendendolo e asciugandogli i capelli con un asciugamano.
-L-Luhan, ho freddo- sussurrò.
Luhan non sapeva che fare, si guardò intorno, e prese una coperta dall'armadio, riponendola all'estremità del letto.
-Prima di tutto togliamo questi vestiti, o ti beccherai una polmonite- disse, iniziando a sbottonare la camicia gocciolante di Sehun, che lo fermò afferrandogli il polso.
-Perché lo stai facendo?- chiese.
Luhan sorrise preoccupato liberandosi dalla sua fioca presa e continuando ciò che stava facendo.
-Lo faccio perché non voglio averti sulla coscienza- rispose semplicemente, sfilandogli tutti i vestiti. Sehun tremava, il suo respiro era spezzato.
-Luhan...- lo chiamava. Il cervo stese la coperta su di lui.
-Credo di avere la tua stessa taglia... più o meno, posso darti un pigiama, non fare caso agli orsi e ai cuoricini- disse Luhan frugando tra la sua roba.
-Eccolo!- lo mostrò a Sehun, come se stesse sfoggiando un trofeo. Fu sorpreso quando l'altro non reagì: si aspettava lo schernisse, lo prendesse in giro o quant'altro. Nulla di nulla, stava davvero male.
-Riesci a metterlo da solo?- chiese.
"Che cazzo di domanda è?" pensò Luhan.
-Preferisco dormire nudo piuttosto che mettere quel coso-
Come non detto, anche da malato, Sehun non si smentiva mai.
-Continuerai ad avere freddo se non lo indossi e poi non ho altre coperte-
Luhan gli si avvicinò -coraggio, non ti vede nessuno e poi credo ti stia molto bene-
-Mi vedi tu! Meglio gelare che farmi vedere con quello addosso da te!- Luhan gonfiò le guance perdendo la pazienza. Lui con una frase semplice e poco convincente era quasi riuscito a farlo smettere di fumare, e adesso per fargli indossare un pigiamino con due orsacchiotti stampati faceva tante storie.
-Bene, allora vuol dire che te lo metterò io!- Luhan lo scoprì facendolo rabbrividire -china la testa- disse, ma Sehun lo prese dai polsi tirandolo verso sé e Luhan cadde su di lui.
Lo strinse tra le braccia avvolgendo le gambe attorno alla sua vita, impedendogli di muoversi.
-S-Sehun, ma che...-
Luhan sentì che stava per mancargli l'aria. Quell'abbraccio lo aveva colto alla sprovvista, non riuscì più a pensare lucidamente con il respiro di Sehun sul collo, voleva solo rimanere in quella posizione in eterno.
-Shh. Non dire niente- sussurrò il biondo sentendo il calore dell'altro pervadergli il corpo.
-Posso rimanere con te stanotte?-
Luhan non credeva a quello che aveva sentito. Non sapeva che rispondere, se avesse detto di si era sicuro che se ne sarebbe pentito, ma non poteva cacciarlo in quelle condizioni.
-D'accordo- disse alla fine.
Sehun allentò un po' la presa in modo da poterlo guardare in faccia.
-Metterò il pigiama con gli orsi a patto che tu dorma con me- Luhan alzò un sopracciglio guardandolo con aria interrogativa.
-Ho detto dormire- precisò Sehun.
-Ok ma adesso lasciami andare-
Il più piccolo scosse lentamente la testa, insinuando una mano tra i morbidi capelli di Luhan accarezzandone la consistenza. Il suo viso stava per prendere fuoco, e gli occhi schiusi rendevano la sua espressione ancora più sensuale. Morse il labbro inferiore succhiando l'aria attraverso i denti. Luhan sentì la sua erezione risvegliarsi, premere contro il bassoventre di Sehun, involontariamente si spinse ancora di più verso di lui.
-In questo momento non ho la forza per accontentarti hyung- Luhan arrossì violentemente nascondendo la testa nel suo petto. Lo stava facendo di nuovo, si stava fidando di Sehun. Sapeva che lo avrebbe deluso ancora, ma una vocina dentro di lui gli diceva che era sincero, che stavolta era diverso, non lo avrebbe abbandonato.
-Hyung- lo chiamò.
-A che pensi?- Luhan non voleva chiederglielo, ma aveva assolutamente bisogno di una risposta.
-Perché  te ne sei andato?- disse senza alzare il capo. Sehun sapeva bene a cosa si riferisse. Distese le gambe dando un po' più di spazio a Luhan.
-Avevo paura- rispose guardando il soffitto.
-Paura di cosa?-
-Di te. Di quello che provo per te. Tutte le certezze che avevo nella vita sono sfumate da quando ti ho incontrato per la prima volta, io non riuscivo ad accettare quello che mi stava accadendo. Quando sto con te non mi riconosco, mi passano certi pensieri per la testa che prima nemmeno sognavo. Non volevo abbandonarti in quel modo, sono stato uno stronzo e ti capisco se adesso mi odi-
Luhan alzò la testa e lo guardò dritto negli occhi.
-Io non ti odio- disse sorridendo.
Sehun prese il suo viso tra le mani e unì le loro labbra baciandolo dolcemente.
-Spero di non averti attaccato la febbre- disse staccandosi un attimo.
-Non me ne frega un cazzo-
Luhan riprese a baciarlo con più sicurezza stringendolo a sé fino a poter sentire i battiti del suo cuore accelerare.
Sehun indossò in pigiama con gli orsacchiotti e i cuoricini con grande soddisfazione di Luhan e gli fece spazio nel letto, addormentandosi nel medesimo istante immersi nel calore di un abbraccio.

⋆⋆⋆















Yuki~❄️
.
.
.
.
.

тι ѕ¢яινσ υиα ѕтσяια...   || ℋυиℋαи|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora