39. A⃟d⃟d⃟i⃟o⃟?

282 18 14
                                    

ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.


















Addio?

Non poteva crederci. Doveva essere uno scherzo, era l'unica spiegazione logica che riuscì a trovare in quel momento. Luhan sentì una forte fitta allo stomaco che gli impediva di respirare senza provare dolore.
-P-prof posso uscire un attimo? Non mi sento un granché bene-
Il prof annuì e Luhan schizzò fuori velocissimo. Si mise davanti alla finestra del corridoio, ispirando profondamente un paio di volte per calmarsi, ma come poteva calmarsi? Riprese il cellulare e rilesse il messaggio. Le lacrime iniziarono a bagnargli il viso, non riusciva a fermarle. Provò a chiamarlo, ma nulla, aveva il telefono spento. La sua disperazione aumentava, non sapeva che fare. Che Sehun fosse in punizione? Poteva anche darsi, ma allora perché dirgli una cosa del genere? Non riusciva a spiegarselo, forse suo padre gli aveva fatto il lavaggio del cervello, ma Sehun non era una persona che si faceva condizionare al tal punto da qualcuno, anche se la persone in questione era suo padre. Mentre pensava Luhan sentì una mano poggiare sulla sua spalla. Era Hyuna.
-Lulu stai bene?-
Luhan si voltò verso l'amica mostrandole le sue lacrime.
-Hyuna!- Si gettò su di lei abbracciandola disperato.
-Lulu ma... perché stai piangendo? Cosa è successo?- Il cerbiatto le parò il cellulare davanti al viso facendole leggere il messaggio che gli aveva inviato Sehun. La faccia di Hyuna era sorpresa e sconcertata allo stesso tempo e anche incredula.
-Eh? Ma che cazzo... è impazzito? Stento a crederci, lui non può aver scritto una cosa del genere, è impensabile! Avete litigato per caso?- Luhan tirò su col naso e asciugò le lacrime cercando di ricomporsi.
-No. Se in questi giorni tu non mi avessi abbandonato, sapresti tutto!- Disse Luhan con tono accusatorio.
-Lo so e mi dispiace, ma cerca di capire, non posso farti da babysitter a tempo indeterminato, anch'io ho una vita!- Vedere il suo amico non ridere alla sua battuta o perlomeno tirarle un pugno sul braccio, fece preoccupare la ragazza. La cosa era più seria del previsto.
-Ok scusami. Racconta- Luhan le raccontò della faccenda della "fuga romantica" dal principio alla fine, e Hyuna ne rimase allibita.
-Cosaaa? Tu volevi andartene con quel finto biondo senza dire una parola neppure a me?-
-Ti ricordo che i tuoi capelli biondi sono anche più finti dei suoi e poi non avrei potuto dirti niente lo stesso, mi avresti impedito di andare con lui!-
-Ancora lo difendi? Beh lo ammetto, si che ti avrei fermato, ti avrei impedito di fare questa sciocchezza e se me lo avessi detto prima ora Sehun non avrebbe scritto quel messaggio!- Hyuna si fermò un attimo sorpresa delle sue stesse parole.
-...Non avrebbe scritto quel messaggio- ripeté tra sé e sé ad alta voce.
-Hyuna ma che stai dicendo?- Se si fossero trovati in un cartone animato a Hyuna sarebbe sicuramente comparsa una lampadina sulla testa, ma sfortunatamente erano nella realtà. La ragazza si avvicinò a Luhan con gli occhi socchiusi e le labbra curve in un sorrisetto diabolico.
-Ragiona un attimo Lulu. Hai detto che secondo te suo padre l'ha scoperto giusto?- Luhan deglutì quasi spaventato dall'espressione dell'amica.
-Giusto-
-Bene. Ora immagina per un momento che a scrivere il messaggio non fosse stato Sehun, ma suo padre. Lui ti aveva detto che non approvava la vostra relazione, oltretutto adesso stavate per fare la più grande cazzata della vostra vita. Quando combino qualcosa di grave mia madre mi sequestra il cellulare, e se il padre di Sehun avesse fatto la stessa cosa? Ragiona bene prima di arrivare a conclusioni affrettate mio caro Hannie-
Il ragionamento di Hyuna non faceva una piega, ma poteva il padre di Sehun arrivare fino a questo punto? Una volta tornato a scuola tutto si sarebbe risolto, quindi non riusciva a capire che bisogno c'era di comportarsi così.
Luhan tirò un sospiro di sollievo, convinto che fosse andata proprio come aveva detto Hyuna.
Durante l'ora di pranzo Luhan non poté far a meno di notare che anche Suzy era assente quel giorno, e la cosa lo insospettì. Di solito se ne stava seduta in giardino, con quattro amichette più oche di lei che pendevano dalle sue labbra, ma adesso quelle oche erano senza di lei.

тι ѕ¢яινσ υиα ѕтσяια...   || ℋυиℋαи|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora