52. вυσиι ρяσρσѕιтι

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ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.

















Buoni propositi

Il mattino seguente Luhan si svegliò stiracchiandosi per bene. Era di ottimo umore e scese in cucina, attirato dal dolce profumino di croissant e caffè. Lì trovò Sehun ad aspettarlo, la tavola era imbandita con ogni tipo di leccornia.
-Buongiorno yeobo- disse il biondo abbracciandolo.
-Buongiorno... a cosa devo tutto questo?-
-Devo per forza avere un motivo per prepararti la colazione? E guarda qua, cupcake-
A Luhan gli si illuminarono gli occhi alla vista di quelle tortine glassate, sorrise da un orecchio all'altro.
-Oddio te ne sei ricordato! Sai che adoro i tuoi cupcake!-
-Già. Nessuno li fa meglio di me. Mangia Lulu perché ti aspetta una giornata molto faticosa-
Luhan afferrò un cupcake divorandolo come se non avesse bisogno di altro, ma poi si accorse che Sehun gli stava parlando.
-Eh? Perché?-
-Sbaglio o sono la tua guida turistica? Ti farò fare il giro della città e poi devo passare un attimo a fare il biglietto aereo per la Corea, torneremo a Seoul insieme- Luhan ebbe un'idea un po' stramba, poteva sembrare una follia, ma in fin di conti che aveva da perdere?
-Perché tornare subito a Seoul quando abbiamo il mondo intero a nostra disposizione?- Sehun quasi non si strozzava con il suo caffè e guardò il maggiore come ad incitarlo a continuare.
-Insomma, potremmo prenderci una pausa, che so, fare una vacanza- Il biondo sorrise posando la sua tazza di caffè, avvicinandosi a Luhan, avvolgendogli un braccio attorno al collo.
-Sai, non è una cattiva idea. Pensavo qualcosa del tipo Caraibi, solo tu ed io, mare, spiaggia, noci di cocco- disse mentre agitava per aria la mano libera per rendere meglio il concetto.
Luhan lo guardò un attimo stranito, ma poi sorrise a sua volta.
-Vada per le noci di cocco. Ah e mentre che ci siamo ti ricordo che io devo ancora andare a ritirare il mio premio. Non lo dimentico sai...-

⋆⋆⋆

I due ragazzi uscirono di casa dirigendosi in primo luogo all'edificio della convention.
Luhan non credeva ai suoi occhi quando il suo premio non era una coppa o qualcosa del genere, ma un attestato più un assegno di diecimila sterline per i diritti del libro. E quello era solo l'inizio. Per la vendita in tutta la nazione quella era solo una parte del pagamento. Il cervo sprizzava felicità da tutti i pori.
-Questo vuol dire che sarai tu a pagare- disse Sehun mentre erano di nuovo in macchina.
-Cosa? E perché?-
-Uno: hai un assegno di diecimila sterline in tasca.
Due: io non ho un lavoro e quindi nemmeno un soldo e...
Tre: per una volta potresti essere tu a fare il gentlemen tra di noi-
Luhan gonfiò le guance come solo lui sapeva fare. Ogni volta Sehun veniva assalito da un'irrefrenabile voglia di pizzicarle.
-D'accordo- si arrese infine Luhan.
Dopo aver entrambi fatto un biglietto per i Caraibi, Sehun decise di portarlo a visitare Londra.
Si divertirono un mondo in giro per i negozi, di ogni genere: da quelli di souvenir a quelli vintage e d'abbigliamento. Luhan comprò un cappello a forma di cilindro, di quelli usati nell'ottocento e Sehun lo prendeva in giro dicendo che sembrava un prestigiatore.
Una chiamata al cellulare del biondo però, li destò da tanta spensieratezza.
-Pronto?-
-Hunnie sono io! Sono tornata a casa-
"Cazzo" pensò Sehun.
Sua madre era tornata. Non si aspettava proprio che tornasse così presto, non era ancora pronto psicologicamente.
-Davvero? Non hai detto che saresti stata via per un po'?- A Sehun tremava un po' la voce.
-La madre di Mike sta meglio adesso e sentivo tanto la tua mancanza. Ho notato delle valige in soggiorno, c'è qualche tuo amico?-
Luhan non poté far a meno di notare il cambio d'umore di Sehun, capì al volo che si trattava di sua madre.
-Ad essere sinceri non è un amico. È il mio fidanzato- Minyoung non rispose per qualche secondo. A quelle parole il cervo sussultò, sentirsi dire di essere il suo fidanzato era qualcosa surreale, suonava così stramaledettamente bene.
-Hunnie ti senti bene? Ho forse capito male?-
-Hai capito benissimo mamma. Io e Luhan stiamo di nuovo insieme. Resta a casa, stiamo arrivando- detto questo riattaccò.
Luhan lo guardò sbalordito. Non ebbe il minimo tatto, aveva spiattellato tutta la verità in faccia a sua madre e per telefono, con una tranquillità assurda.
Luhan non aveva proprio il coraggio di affrontare sua suocera. Non sapeva cosa avrebbe dovuto dirgli, stava succedendo tutto troppo in fretta.
-Yeobo stai bene?- Chiese Sehun vedendolo sovrappensiero.
-Si. È solo che affrontare tua madre così presto è un po'... strano- Sehun lo abbracciò calorosamente per rassicurarlo.
-Non devi preoccuparti, vedrai che sarà più facile di quel che sembra- e Luhan ci credeva. Con lui sentiva che qualsiasi problema si sarebbe risolto subito, lo faceva sentire sicuro. Se gli avesse detto che gli asini volano, probabilmente avrebbe creduto anche a quello.
-Lo spero- rispose il cerbiatto ed insieme tornarono in macchina per dirigersi verso casa.

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Yuki~ ❄️
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тι ѕ¢яινσ υиα ѕтσяια...   || ℋυиℋαи|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora