42. lo ѕconoѕcιυтo

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ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.



















Lo sconosciuto

Come gli era stato ordinato, Luhan per le nove era già pronto. Non aveva idea di cosa stesse macchinando Hyuna insieme agli altri, sicuramente nulla di buono. Ci aveva messo pochissimo a sistemarsi, non era dell'umore adatto per uscire quindi optò per qualcosa di semplice e che non attirasse troppo l'attenzione, non aveva nemmeno messo quella linea di eyeliner che andava tanto di moda tra i ragazzi della sua età.
Hyuna fu puntuale come un orologio svizzero, ed insieme si avviarono verso l'uscita del campus dove Baekhyun, Chanyeol e Yifan li attendevano e avevano già chiamato un taxi. Luhan non fece altro che sbuffare per tutto il tragitto, fino a quando non arrivarono in una discoteca in centro. Non era certo così esclusiva come quella in cui li aveva portati Sehun tempo prima, ma pur sempre accettabile.
Avanzarono fino all'ingresso, ad un certo punto Luhan si fermò.
-Ragazzi non ho davvero voglia di divertirmi, lasciatemi tornare al campus a deprimermi- Cantilenò il cerbiatto e Hyuna lo fulminò con lo sguardo.
-Tu rimani qui che ti piaccia o no. E adesso entra senza fare storie-
Non poté far altro che obbedire. Non appena mise piede in quel locale, un nauseante odore di alcool s'insinuò nelle sue narici e trattenne un coniato di vomito.
La musica era assordante, ti entrava nelle orecchie come un fastidioso ronzio e le luci viola erano soffuse, mentre una sottospecie di flash bianco continuava ad accendersi e spegnersi facendo vedere tutto a tratti e a rallentatore.
I primi a buttarsi nella pista da ballo furono Baekhyun e Chanyeol, lanciandosi in una danza sexy e provocante, strusciandosi uno addosso all'altro, attirando l'attenzione della gente attorno a loro.
Hyuna prese Luhan da un braccio e lo trascinò con lei e Yifan verso il bancone.
Il più alto gli allungò dei drink dalla dubbia composizione di colore blu opaco.
-Bevi, vedrai che ti sentirai meglio- disse la bionda rivolgendosi al suo amico.
Luhan osservò la bevanda con circospezione da cima a fondo con una faccia quasi schifata.
-Non credo che ubriacarmi mi aiuterà a sentirmi meglio. Sai che odio l'alcool-
-Lo so ma è un'emergenza! Di sicuro ti aiuterà a rilassarti-
Titubante Luhan si lasciò convincere e succhiò un po' di liquido ghiacciato dalla cannuccia ritraendosi all'istante strizzando gli occhi e aprendo la bocca come a voler sputare tutto.
-Ma che cazzo c'è qui dentro?-
-Non lo so sinceramente, però a me piace-
-È troppo forte!-
-Chissenefrega! Bevi tutto fino all'ultima goccia-
Luhan cominciava ad odiare quella serata. Era lì da appena cinque minuti e già voleva andarsene.

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Al terzo bicchiere di quell'intruglio massacra fegato Luhan era già andato. Faticava a stare in piedi senza barcollare, vedeva tutto tremante e rideva da solo come uno scemo, raccontando tutta la sua vita al barman. Era da solo al bancone, tutti i suoi amici lo avevano abbandonato per buttarsi nella mischia a ballare come tanti smidollati e lui era appoggiato con la testa sul freddo marmo con il quarto bicchiere di quel coso blu. La testa girava, sentiva caldo e sudava come un matto nonostante non avesse mosso un muscolo da quando era entrato in quel locale.
Qualcuno prese posto accanto a lui ordinando qualcosa che non aveva capito bene. Lo vedeva sottosopra, aveva un viso angelico e i capelli ramati, la pelle lattea e all'apparenza morbida. Era magro, alto più o meno come lui e indossava una camicia grigia e dei jeans neri. Era intento a controllare il cellulare e non si accorse dello sguardo insistente di Luhan su di lui.
Luhan cercò di abbassare il bicchiere all'altezza della sua bocca per bere un altro sorso, non aveva voglia di alzare la testa comodamente appoggiata su un braccio. Facendo questo però, si versò tutto il liquido blu addosso scattando in piedi per quel freddo contatto con la pelle.
-Che cazzo!- Imprecò guardandosi esterrefatto ancora col bicchiere in mano.
Il ragazzo accanto a lui si lasciò scappare una risata. Aveva un bel sorriso.
Il giovane cerbiatto cercò di ripulirsi, col solo risultato di macchiare ancora di più la sua camicia.
-Vuoi una mano?- Disse il ragazzo dai capelli ramati porgendogli un fazzoletto.
-G-grazie- Luhan accettò con piacere quel pezzo di carta per asciugare le mani appiccicose, ma non servì a molto. Arrivò l'ordinazione dello sconosciuto, un Martini con olivo dentro, davvero di classe per quel luogo infestato da animali più che persone, che non si facevano problemi ad accoppiarsi in pubblico.
-Sai per caso dov'è il bagno?- Domandò Luhan schiarendo la voce.
-Se vuoi ti ci accompagno io- disse lo sconosciuto tracannando il suo Martini tutto d'un fiato.
-O-ok, grazie-
Sembrava gentile. Magari era tutta scena. Magari lo avrebbe violentato in quel bagno. Magari gli avrebbe infilato la testa nel cesso. Decise di non pensare a nulla se non alla sua bellissima camicia con una grossa patata blu proprio al centro che necessitava di una pulita.
Entrarono nel bagno della discoteca, stranamente era semi deserto. La musica era filtrata dai muri e finalmente poteva parlare senza urlare. Si lavò le mani e passò un po' d'acqua sulla camicia sporca, cercando di non allargare ulteriormente la macchia, mentre il tizio lo osservava incuriosito. Luhan non ce la faceva proprio più a stare in piedi, non mangiava nulla di decente da giorni, gli doleva ogni parte del corpo e il sonno stava prendendo il sopravvento. Senza rendersene conto, cadde in aventi privo di energie. Il ragazzo davanti a lui si apprestò ad afferrarlo.
-Ehi, stai bene? Rispondi!- Luhan aprì gli occhi in due fessure, vedendo il volto sfuocato dello sconosciuto, per poi richiuderli e cadere in un sonno profondo.

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Yuki~❄️
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