La Guardiana Suprema- La Forza Del Male

Capitolo 18

1 settimana dopo 

È passata una settimana da quando i Dark Blood si sono sciolti e il mio branco abita nella loro villa, o meglio nostra. Sto andando nella cella dove si trova Nick, ultimamente tratta tutti male ed è come impazzito. Devo fare qualcosa per lui, non può continuare così. Arrivo e trovo già suo padre, stanno parlando ma appena Nick mi vede si ferma e mi guarda. "Ma guarda un po' chi arriva! La stronza della mia compagna. Hai finito di fare la puttana con Isaac?" Queste parole fanno male, molto male. Ma non è lui a parlare, non lo pensa veramente. "Smettila! Non sei tu a parlare! Perché non lo combatti? Il Nick che conosco non si sarebbe mai arreso." Lui si avvicina e i suoi occhi diventano arancioni. "Il Nick che conoscevi non c'è più." Dice con odio puro. "Andiamo, Marika." Dice Cerbero portandomi via. Dopo essere uscita Cerbero mi abbraccia. "Sai che non sono vere quelle cose che ha detto, ignoralo." "Lo so... ma fanno male lo stesso." Dico abbassando la testa. "Vado nel mio ufficio, devo cercare un modo per farlo tornare quello di prima. A dopo." Dico per poi andarmene e dirigermi nel mio ufficio.

È sera e non ho trovato niente. Non so che fare! Sento bussare e dopo il mio consenso, entra Isaac in tutta la sua bellezza da vampiro. "Ehi lupetta, tutto apposto?" "Non proprio... sai il mio compagno mi odia e mi vuole morta quindi... " "Ah... dai si risolverà tutto." "Come ?! Non posso fare niente per lui! Sarò anche una Guardiana con tutti i poteri del mondo ma non riesco a salvare il mio compagno!" Dico scoppiando in lacrime. Lui viene ad abbracciarmi ed io continuo a piangere.

5 minuti dopo

5 minuti dopo mi tranquillizzo. "Scusa, ti ho bagnato tutta la maglietta." Dico staccandomi da lui. "Vabbè, tanto ormai con te non ho più bisogno  di metterle in lavatrice." Rido un po'. "Idiota." "Sono bello, divertente, sexy ma idiota no." "Anche modesto sei." "Appunto!" Scoppiamo a ridere entrambi. "Comunque, ho pensato ad una cosa. Perché non provi ad entrargli nella testa e a parlare con la sua bestia?" "Non riesco a farlo, ci ho già provato. Ci vorrebbe una creatura con un potere psichico molto elevato ed io non lo ho." Dico abbassando la testa. "Ma certo!" Dice Isaac urlando. "Che ti prende?!" "Forse so chi può aiutare Nick!" Io lo guardo subito attenta. "Chi?" "C'è una leggenda che parla di un lupo con un potere psichico molto potente e che può riuscire ad entrare nella testa di chiunque, forse può aiutare il tuo compagno." Gli corro incontro e lo abbraccio. "Oddio Isaac sei un genio!" "Lo so, già." Dice ridacchiando. "Sai dove si trova questo lupo?" "Sì. Si trova nelle Lande Solitarie, dopo aver superato Fenrir." "Bene, allora possiamo partire subito." "Cosa ?" "Hai capito benissimo. Domani pomeriggio partiremo io, te, Nick e suo padre." "Cosa c'entro io?" "Tu sai di questo lupo e poi io non so di queste lande quindi tu mi devi accompagnare. Ti prego, Isaac farò qualsiasi cosa." Mi pento subito di quel che ho detto perché sul suo volto si disegna un sorriso malizioso. "Bene, bene. Se proprio insisti. Se dormirai con me stanotte farò tutto quello che vuoi." Ci penso un po' ma non ho altra scelta, lo sto facendo per Nick. Infondo è solo una dormita. "Va bene, ma solo dormire. Se fai altro ti uccido." "Va bene, lupetta." Dice facendomi l'occhiolino. Io ruoto gli occhi. "Vabbè, ora va in camera devo dire alla mia Beta e al mio Omega le mie intenzioni." "A dopo, lupetta." Ed esce dalla stanza. *Axel, vieni nel mio ufficio e chiama anche Eva e Alex.* *Certo, capo.* So che Alex non centra ma è suo fratello e deve sapere.

Dopo un paio di minuti entrano tutti e tre. "Ci hai chiamati Marika?" Dice Eva guardandomi, dopo guarda Alex che le sorride e lei ricambia. "Sì, vi ho chiamato perché vi devo dire una cosa. Ho trovato una creatura che può salvare Nick e domani partiremo io, lui, Isaac e Drake. Andremo a cercare questa creatura quindi affido il branco a voi per questi giorni che mancherò." "Vengo anche io." Dice Alex. "È mio fratello non puoi impedirmi di venire quindi per favore non negarmi di venire con te." "Tranquillo, sapevo che saresti voluto venire quindi non ci sono problemi. Ma voi due dovete rimanere qui." "Marika, sei mia sorella non puoi lasciarmi qui!" "Eva, sei mia sorella  ma sei anche la mia Beta e devi aiutare Axel con il branco. Quindi tu rimarrai qui." "Ma..." "Niente ma, Eva. Tu rimarrai qui è un ordine del tuo Alpha!" Dico facendo illuminare gli occhi, abbassa la testa. "Ti odio!" Dice per poi correre via. Alex la guarda sofferente e le corre dietro. "Marika, ma non ti sembra di essere stata un po' dura con lei?" Mi chiede Axel con del timore nella voce. "So di essere stata dura ma deve imparare ad assumersi le sue responsabilità e poi non voglio che le succeda qualcosa." Lui annuisce. "Quindi partiremo domani pomeriggio?" "Sì, devo preparare un po' di cose e devo salutare anche gli altri." "Va bene. Ora vado, buonanotte." "Notte." Ed esce anche lui. Esco anche io e mi dirigo in camera di Isaac. Lo trovo solo con i boxer e subito divento rossa. "Dai lupetta, mi hai già visto così." "Sì, ma è sempre imbarazzante." Lui ridacchia ed io vado in bagno a cambiarmi e dopo mi corico girandomi dall'altro lato, sento un movimento. "Tutto bene?" "Non molto, però non mi va di parlare scusa. Buonanotte." Lui mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia. "Andrà tutto bene, si risolverà tutto. Buonanotte." E dopo questo mi addormento.

Eva pov

Odio quando mi tratta così! Mi tratta come una bambina, ma io non lo sono. Ma che pensa? Che non sono capace di fare niente? "Eva!" Sento dietro di me, è Alex. "Fermati dai!" Mi fermo e mi giro a guardarlo. "Che vuoi?" "Non devi prenderla così. Lei ti vuole proteggere!" "So badare a me stessa! Lei pensa che sono una bambina ma non lo sono quindi deve smetterla di trattarmi così! " "Lo so, ma lei lo fa perché ti vuole bene." "Non è vero!" Inizio a piangere. "No, non piangere. Ehi..." Dice asciugandomi una lacrima. "Non devi prenderla così. Lei è tua sorella, sei l'unica della sua famiglia che le è rimasta. Ti prego, non piangere. Mi spezzi il cuore così." Lo guardo negli occhi e vedo che è veramente preoccupato ma ora voglio solo rimanere sola. "Scusa, ma ora voglio andare a dormire. Buonanotte." E me ne vado lasciandolo lì. Sarà anche mia sorella ma non mi può trattare così.