Determination

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Sto impazzendo.
Taehyung non vuole saperne di tornare a scuola e i suoi amici sembrano non curarsene affatto, perché continuano a ridere e a scherzare come nulla fosse successo, il che mi dà tremendamente fastidio. Come possono fregarsene di lui così? Non pensavo che gli amici possano essere così falsi. Io non posso sapere cosa si prova, nessuno si avvicina a me perché Taehyung ha detto a tutti che sono gay e nessuno ha il coraggio di avvicinarsi. Neanche se fossi un mostro, bah. Proprio non capisco. Comunque non mi interessa, sono abituato a cambiare costantemente città per colpa dei miei genitori, per di più costantemente assenti nella mia vita. Nonostante questo, mi controllano in continuazione e decidono per me.

Non mi interessano ora queste cose. Non mi interessavano prima, figurati ora.

La parte peggiore è che sento un immenso senso di responsabilità che, come un macigno sulla schiena, mi sta schiacciando. Parlo di ciò che mi ha detto l'angelo nero nel sogno. Tutte quelle metafore... Mi stanno facendo impazzire. Taehyung mi sta facendo impazzire. Tutte queste preoccupazioni mi stanno uccidendo. Ho solo bisogno di vederlo per stare meglio. L'unico modo è andare a casa sua. Non mi interessa se probabilmente mi ucciderà se mi presento a casa sua, devo farlo.
Dopo alcuni complessi mentali sul dover andare a chiedere al gruppetto di amici di Taehyung dov'è l'indirizzo di casa sua, alla fine mi convinco di doverlo fare.

Dunque all'ora di pranzo mi avvicino al loro tavolo, attirando la loro attenzione su di me.

«Scusate se disturbo-»

«La tua esistenza disturba, frocetto!» urla qualcuno interrompendomi, gli altri ridono.

«Dicevo... Vorrei solo sapere se voi sapete l'indirizzo di casa di Taehyung.»

«A che ti serve l'indirizzo di Taehyung? Vuoi stuprarlo per caso?» dice qualcun'altro, gli altri ridono in automatico.

«Rispondete sì o no e poi me ne vado.»

«Perché mai dovremmo dartelo?»

«Non sono affari vostri.»

«Fai l'impertinente, eh?» uno di loro si alza e mi si avvicina.

Ha i capelli biondi ed è un po' più basso di me, ma si avvicina comunque con fare minaccioso, poi mi afferra per i capelli.

Tutti gli altri lo incitano a farmi del male.

«Visto che Taehyung non è qui a darti una lezione, te la darò io da parte sua.»

Prepara un pugno, per poi tirarmelo in piena faccia. Cado all'indietro, mentre il naso inizia a sanguinarmi. Il resto del gruppo si alza e si mette intorno a noi.

«Ma che cazzo...» sussurro toccandomi il sangue che scorre rapidamente.

No. Questo è troppo. Non ha nessuna motivazione per picchiarmi, è assurdo... Non gliela darò vinta.

Mi tira per la maglia, facendomi alzare in piedi e prepara un altro pugno che io blocco e giro in modo che gli si contorca il braccio mentre lui fa una smorfia di dolore e mi urla qualcosa, poi gli giro il braccio in modo da bloccarglielo dietro la schiena.

«Se non vuoi un braccio rotto, dimmi qual è il suo fottuto indirizzo.»

Sussurra il suo indirizzo in preda al dolore, poi lo lascio e vado via, mentre il gruppo va dal loro amico per aiutarlo.
Non mi interessa se andranno a dire di questo al preside o a qualcun altro, almeno mi sono tolto un desiderio che avevo da tempo.

Vado in bagno e mi lavo via il sangue rimasto sotto il naso, per poi uscire da scuola.

«Taehyung,
sto arrivando.»

Dark AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora