A scuola non smetto di lacrimare. Qualcuno mi chiede se sto bene. Rispondo di sì. Vi sembra che stia bene una persona che piange? Ovviamente no, pezzi di merda.
Sono di cattivo umore e non riesco a dimenticare la scena orribile del mio ultimo sogno. L'orologio segnava le sette di sera. Il luogo credo di conoscerlo poiché appena arrivato in città la prima cosa che ho fatto è un giro in spiaggia. Ricordo di essere passato a vedere quello scoglio molto alto. Di lì c'è una vista stupenda di tutta la città.
Nell'ora di pranzo Jimin e gli altri continuano a parlare di dove cercare, ma nessuno nomina la spiaggia. Mi chiedono di cercare con loro e ovviamente rispondo che li aiuterò. Come potrei non farlo? Tengo anche io a Taehyung. Solo... Non riesco a dimenticare la spiaggia. Cosa significa? E poi le sette di sera... Perché proprio quell'orario? Deve significare qualcosa. Fin ora tutti i miei sogni hanno significato qualcosa. Sono sicuro che anche questo abbia un significato.
Dunque dopo scuola ci rechiamo tutti in posti totalmente a caso, dato che non sappiamo dove cercare. Nessuna traccia. Non nomino la spiaggia di fronte a loro, non mi fido. Potrebbero prendermi per pazzo. Non posso dirglielo.
Fatto sta che si fa molto tardi e la maggior parte del gruppo va a casa, anche perché ci sono i compiti per il giorno dopo da svolgere. A questo punto vado anche io a casa.Mi sono messo a studiare, con il libro di chimica in mano, ma non riesco proprio a concentrarmi. Con il pensiero fisso di quella dannata spiaggia in testa, prendo la giacca ed esco nuovamente di casa. La spiaggia non è lontana da casa mia, quindi non ci metterò molto ad arrivarci. Percorro la stessa strada fatta la prima volta che ci sono stato, guardando l'orario di volta in volta. Sono le sette meno un quarto. Mi affretto, guardando il paesaggio familiare. Cammino ancora, finché arrivo alla famosa scogliera. C'è parecchia gente lì vicino: sicuramente avranno tutti saputo che da qui si gode di una vista mozzafiato di tutta la città. Questo fattore però rende più difficile la mia ricerca. Cerco dappertutto una testa bionda, ma niente. Percorro attentamente tutto la scogliera, guardando le persone intorno a me che scattano foto. Sono tutti molto lontani dall'estremità, per ragioni di sicurezza probabilmente. Siccome nel mio sogno si vedeva chiaramente che Taehyung era seduto sull'orlo del precipizio pericoloso, mi avvicino anche io in quel punto. Poi vedo qualcuno seduto sull'estremità, da solo. Quando noto i capelli biondi non ho più dubbi. Guardo l'orologio: sono le sette in punto. Appena alzo lo sguardo verso il ragazzo, lui è in piedi.
No. Non deve farlo.
«Taehyung!» urlo.
Vado con attenzione verso di lui e lo abbraccio da dietro, attirandolo all'indietro per non farlo cadere.
«Cosa ci fai tu qui? Va via» sussurra lui.
«Se vuoi ucciderti dovrai portarmi con te» farfuglio con le lacrime che scorrono a fiotti lungo le mie guance, stringendolo a me.
Il suo profumo... Dio, come mi è mancato.
«Ti prego, va via.»
Perché dice così? Perché non è felice di vedermi?
«No! Smettila di evitarmi. Avevi detto che non l'avresti più fatto...» singhiozzo. «Hai idea di come sia stato in pensiero? E i tuoi amici? Ci hai pensato? In questi giorni siamo impazziti per cercarti. E Jimin? Ci hai pensato a lui?» grido. Nessuna risposta. «Hai pensato a me?» sibilo.
Gira lentamente il capo: sta piangendo anche lui. Si asciuga le lacrime e si irrigidisce.
«Non dire stronzate. So che a voi non frega niente.» Mi da di nuovo le spalle.
«Sta zitto!» grido. «Se solo tu mi ascoltassi, per una volta...»
«Cosa dovrei ascoltare? Le tue bugie sul fatto che non mi lascerai mai, che non sono solo e merda simile? Ti ho visto con Hoseok, ho visto come vi sorridevate. Appena ti stancherai di me io sarò solo un rifiuto a quel punto. Sto levando il disturbo prima di crearlo.»
«Io e Hoseok? Ma scherzi? Era venuto per chiedermi di te, perché pensava fossi arrabbiato! Quanto puoi essere ottuso?» grido. Con uno strattone lo giro verso di me. «Forse non hai capito che ti amo, che senza te io non saprei che fare, che queste notti senza te sono state orribili.» Mi guarda come se stessi parlando arabo. «Ogni cosa che ti dico per te è una bugia, non ti sei mai fidato delle mie parole. Ascolta bene: tu sei una persona stupenda, un ragazzo bellissimo, dal cuore d'oro, e fanculo i tuoi genitori che ti hanno trattato come non avrebbero dovuto, fanculo le persone che ti dicono cose brutte. Per me, per Jimin e gli altri sei una persona importante. Ti vogliamo bene. Non sei mai stato inutile o cose simili» grido tutto d'un fiato. «Non scappare mai più» concludo con un sussurro, asciugandogli le lacrime frenetiche con il pollice.
Mi prende il viso fra le mani e mi bacia. Questa volta non c'è segno di incertezza. Questa volta è un bacio sincero, disperato e bisognoso.
E pensare che noi ci odiavamo...
«Seppur con l'oscurità che ti circonda, sei il mio angelo.»
✩°。⋆
Il prossimo è l'epilogo~

STAI LEGGENDO
Dark Angel
Fiksi Penggemarvkook "The devil is real. He's not a red man with horns and a tail. He is beautiful. He is a fallen angel, and he used to be God's favourite." © yyooniverse