Dark Angel

Forgiving

Il mattino seguente Jimin appena ci vede ci corre incontro, scongiurando Taehyung di perdonarlo e di tornare a parlargli. Al contrario delle altre volte, il biondo al mio fianco non lo ha ignorato, non mi ha preso per un polso per scappare via, non ho visto quell'espressione triste sul suo viso. Si è fermato e alla richiesta di Jimin ha risposto con un cenno del capo, annuendo. Jimin sorride a trentadue denti guardando il suo migliore amico, che invece si è girato verso di me.

«Ci vediamo a pranzo?»

Annuisco, sorridendogli. Do un ultimo sguardo a Jimin, che abbassa subito lo sguardo da me, poi vado a lezione. Chissà perché Jimin non mi ha mandato quelle sue solite occhiatacce. Si sarà pentito per davvero? Spero di sì, almeno Taehyung potrà essere felice.

Appena suona la campanella — che segna l'inizio dell'ora di pranzo — mi reco fuori dall'aula, incamminandomi tranquillamente verso la mensa. Improvvisamente qualcuno mi prende per un braccio.

«Sei Jungkook, giusto?» dice con un sorriso amichevole sul viso. Questa faccia... l'ho già vista. «Sono Hoseok, l'amico di Taehyung. Beh, almeno fino a qualche giorno fa» ridacchia nervosamente, con una mano sulla nuca.

«Oh, sì. Mi ricordo di te» ricambio il sorriso.

«Io, uhm... Volevo chiederti come stesse Taehyung, visto che ultimamente siete molto uniti» dice titubante, nel frattempo riprendiamo a camminare verso la mensa.

«Sta bene» lo rassicuro.

«Ah, è un sollievo saperlo. Ultimamente non ci sentiamo più... Io e gli altri siamo molto preoccupati, non volevamo allontanarci. Oh, a proposito,» Mi guarda negli occhi. «volevo scusarmi con te a nome di tutti per tutto ciò che ti abbiamo fatto... Ci sentiamo in colpa, per di più ora che abbiamo perso un amico. Non ci siamo resi conto di niente e personalmente ci sto male.»

«Non preoccuparti, è tutto okay. Credo che Taehyung presto chiarirà le cose con tutti voi.»

«Non è arrabbiato?» domanda sorpreso.

«Non più ora.»

Lui sorride, radioso. «Oh, che bello. Grazie tante!»

«Figurati» sorrido anch'io. Sembra sincero.

«Ti va di mangiare con noi? Sono sicuro che agli altri farà piacere» dice speranzoso.

«Oh... Va bene» annuisco.

Mi conduce al tavolo dove tutti sono già seduti tranne Jimin e Taehyung. Saluto gli altri e mi siedo vicino Hoseok. Tutti mi chiedono di Taehyung, il che mi sorprende un po' visto che quando non veniva a scuola non si preoccupavano minimamente di lui e ora che li ignora sono improvvisamente tutti preoccupati. Comunque rispondo loro che sta bene. Mentre sto parlando con Hoseok, ridendo e scherzando con lui, arrivano Jimin e Taehyung. Jimin sorride allegro, mentre il biondo fa un'espressione strana, sembra quasi arrabbiato.

«Eccoci qua! Scusate il ritardo» esclama Jimin. «Oh, c'è anche Jungkook» dice accennando un sorriso.

La situazione sta diventando imbarazzante. Vedo Taehyung farfugliare qualcosa prima di sedersi vicino a me. Gli altri gli chiedono scusa e dichiarano di essere felici per noi. Ringraziamo timidamente, poi si mettono a parlare di cose che non capisco, quindi mangio in silenzio.

Alla fine delle lezioni io e Taehyung torniamo a casa mia. È stato parecchio silenzioso per tutto il tragitto, il che mi ha messo un po' a disagio.

«Allora, com'è andata con Jimin?» chiedo circondandolo con le braccia da dietro e dandogli un bacio. Mi sorprendo quando si irrigidisce sotto il mio corpo, quindi mi allontano.

«Bene. Mi ha chiesto scusa e ha detto che era solo confuso e arrabbiato perché non capiva il mio cambio di opinione così improvviso, quindi gli ho spiegato tutto. Volevo essere sincero con lui.» Mi guarda, io annuisco per spronarlo a continuare. «Pensa tu, quel coglione mi ha detto che lui e Yoongi ci danno dentro da un po' di tempo.»

Spalanco gli occhi e scoppio a ridere.

«È incoerente.»

«Lo so, ma anche io lo sono stato nei suoi confronti, quindi l'ho perdonato» dice pacatamente.

«Sono contento.»

Sorrido e mi avvicino a lui per dargli un bacio, ma lui gira la testa e finisco per baciargli una guancia. Mi allontano, guardandolo confuso.

«Scusa, io... Ho dimenticato qualcosa nel mio appartamento, torno subito.»

«Hai detto che tornavi subito...
È notte.
Dove sei?»