Dark Angel

Fisso la mia mano, muovendo le dita lentamente. Non riesco a mettere a fuoco ciò che vedo e mi sembra molto strano, quindi stropiccio gli occhi, ma niente.

Mi guardo intorno: bianco. Pareti bianche, pavimento bianco. Non sono neanche sicuro che ci siano delle pareti. È da questo dettaglio che realizzo di essere in un sogno.

Mi sollevo da terra, dove prima ero steso e cammino in avanti. Più cammino più inizio a notare una figura snella e alta.

Cammino con più sicurezza.

Ha qualcosa sulle spalle, ma non capisco cosa.

Devo avvicinarmi.

Inizio a correre, mentre la figura si fa pian piano più nitida. Ma cos'è?

Mi blocco sul posto con la bocca spalancata: è... un angelo. La figura ombrosa si rivela essere un ragazzo con due ali sulle spalle. Ali nere. Devono essere finte, penso tra me e me, scuotendo il capo. Non possono essere vere. Le mie sicurezze svaniscono quando le ali si muovono da sole, come se si stessero scrollando in un fremito. Rimango estasiato a guardarlo. Improvvisamente la testa di quello strano ragazzo si gira molto lentamente. Mi sta fissando. Nonostante mi senta a disagio, resto a fissarlo, dando inizio ad uno scambio di sguardi. Riesco a vedere i suoi occhi, poiché hanno un qualcosa che li fa brillare in maniera particolare, ma il resto del viso mi sembra poco chiaro e non riesco a coglierne i dettagli. Inoltre l'atmosfera si fa più densa, come se ci fosse la nebbia. Riesco a vedere solo le due ali nere come la pece. Il contatto visivo si rompe.
Devo raggiungerlo. Mi metto a correre ma all'improvviso mi sento cadere nel vuoto.

Mi sveglio di scatto, con il respiro affannato, il cuore che batte a mille e la fronte bagnata di sudore.

«Chi era quel ragazzo?»