Two bodies, one soul

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«Chi è?»

Io e Taehyung siamo sul divano, stiamo guardando un film insieme. Il telefono del biondo però non smette di squillare, interrompendo ogni volta la visione del film. Mi irrita il fatto che qualcuno lo cerchi insistentemente.

«Jimin» dice lui con freddezza.

Ah, Jimin. Loro due non si parlano da giorni ormai. Lui continua a chiamarlo ma Taehyung lo ignora.

«Dovresti parlargli» dico riluttante.

Anche se non mi è mai piaciuto Jimin, credo che sarebbe meglio se facessero pace; vedo come la sua espressione cambia ogni qual volta che Jimin chiama.

«Cosa? No. Ti ha insultato. Non lo perdonerò mai.» Mi guarda con un cipiglio sulla fronte.

«Lo so e apprezzo davvero il fatto che tu mi abbia difeso quel giorno, ma è pur sempre il tuo migliore amico. Sono sicuro che lui abbia una motivazione per essersi comportato così. In fondo tu ce l'hai avuta.» Gli sorrido, lui mi guarda pensieroso.

«D'accordo» farfuglia dopo.

«Gli parlerai?»

«Si.»

«Lo perdonerai?»

«Dipende.»

«Da cosa?»

«Dalle sue motivazioni, credo.» Mi guarda, confuso dalle mie domande.

«Quando?»

«Non adesso quando ho il mio ragazzo seduto su di me.»

Mi fa stendere sul divano e si mette a cavalcioni su di me. Mi sorride maliziosamente, poi incomincia a baciarmi il collo. Chiudo gli occhi mentre disegna una scia di baci con le labbra fino alla bocca, dove queste iniziano a muoversi simultaneamente in un bacio appassionato.

«Bene» soffio a due centimetri dalle sue labbra; i nostri respiri si confondono.

Riprendiamo a baciarci, mentre Taehyung muove il bacino contro il mio, facendomi gemere.

In sottofondo, il film di cui a malapena so il titolo a coprire i nostri gemiti di piacere.

«Voglio sentirti mio,
Taehyung.»

✩°。⋆

Niente dettagli mi dispiace~

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