Sto letteralmente consumando il pavimento della mia stanza a forza di fare avanti e indietro per la camera,in attesa dell'arrivo di Shawn.
Cinque minuti fa,Nash mi ha avvertito che Shawn arriverà nel giro di mezz'ora,perché non si trova a casa,e che é disposto a chiarire la situazione e da quando ha attaccato,la preoccupazione ha preso il pieno controllo su di me e non faccio altro che rigirarmi le ciocche dei capelli per il nervoso e muovermi incessantemente.Cosa succederà ora quando parleremo?Litigheremo?Ci insulteremo?Oppure riusciremo a chiarire la situazione e a tornare amici come prima?Non ho la più pallida idea di cosa potrebbe venire fuori dal discorso che sto per affrontare con Shawn e a che compromessi scenderemo,se arriveremo addirittura a questo,ma in questo momento il mio inconscio mi sta facendo immaginare gli scenari peggiori e questo,di certo,non mi aiuta a rasserenarmi.
Forse dovrei fare qualcosa che mi rilassi per smaltire un po' di apprensione,altrimenti seriamente finisce che il pavimento si disintegri sotto i miei piedi ed io cada al piano di sotto.
Ok,devo mettere un freno alla mia fervida immaginazione,sto iniziando ad essere fin troppo fantasiosa per i miei gusti e per quelli degli altri anche direi.
Credo sia il caso che io inizi a guardare di meno Teen Wolf e The Maze Runner,perché stanno compromettendo fortemente la mia sanità mentale e la mia concezione della realtà.
Ah,ma che vado blaterando?Lo sanno anche i muri che senza le mie serie tv,i miei film e i miei libri preferiti non sopravviverei neanche un giorno e impazzirei nel giro di pochi secondi.Io non posso vivere per nessuna ragione al mondo senza quelle storie tanto intriganti,quanto drammatiche,che agli occhi di tutti sembrano solo stupidaggini nate dalla mente di un potenziale assassino da rinchiudere immediatamente in manicomio,ma che,in realtà,hanno un significato profondo,un messaggio di vita che trasmettono nella loro impossibilità.E poi,ammettiamolo,se non le potessi vedere,come farei a shippare Stydia o Newtmas?Voglio dire,sono vita queste coppie!
'Si ok,forse dovrei rinchiudermi dentro Eichen House e non uscirne più,sono un pericolo pubblico.',penso tra me e me,per poi rendermi immediatamente conto che,anche senza volerlo,immancabilmente finisco sempre per ricollegare tutto a Teen Wolf o altro.Sono da ricovero.
Questi miei pensieri alquanto anormali vengono interrotti dal suono del campanello che mi fa sobbalzare e salire il cuore in gola.È arrivato.
Scendo rapidamente le scale,inciampando svariate volte col rischio di cadere malamente e quando finalmente arrivo alla porta,fortunatamente illesa,faccio un respiro profondo e la spalanco,pronta psicologicamente ad affrontare Shawn.Ma appena realizzo che la persona davanti a me non è il ragazzo che aspettavo ma qualcuno di ben diverso,sgrano gli occhi e la mia mandibola cede,facendo assumere alla mia bocca un'apertura disumana.
"...papá?",chiedo sconvolta.
"Isa.",saluta lui con tono duro.
"Che...che ci fai qui...?",chiedo spaventata,pensando al peggio.
"L'ho chiamato io.",risponde una voce femminile alle mie spalle,che non fatico a riconoscere:mia madre.
"Cosa?!",grido sconvolta,senza preoccuparmi minimamente di controllare il tono della voce davanti a mio padre,che non sarebbe da definire un padre,in realtà,ma solo colui che ha messo il gene per la mia procreazione.
"Non alzare la voce con noi.",mi rimprovera mio padre severamente,ma io non lo considero.
"Tu non darmi ordini,perché non sei nessuno per me,visto che te ne sei andato quando avevo 5 anni e quei pochi anni che sei stato con noi non hai fatto altro che maltrattarci!"-inizio e mia madre mi interrompe,richiamandomi a voce alta,come per intimarmi a tacere,ma io non ci faccio caso e proseguo-"e tu,mamma,come hai potuto farlo venire qui?!Dopo tutto quello che ti ha fatto,che ci ha fatto,ancora continui a credere che ci possa essere qualcosa di buono in lui?!Io non ti capisco veramente!",grido,cercando di trattenere le lacrime.
"Senti,ragazzina,vedi di moderare i termini,perché noi siamo adulti e non ti rivolgi così a chi è più grande di te,soprattutto considerando che siamo i tuoi genitori!",urla mio padre,pensando di intimorirmi,ma fallendo miseramente;la mia paura per lui ormai si è volatilizzata da anni.
"Ma per favore!",esclamo,prima che cinque grandi dita si stampino sulla mia guancia,lasciando un segno rosso piuttosto evidente e facendo sussultare mia madre.
Resto in silenzio per qualche secondo,sentendo il punto colpito bruciare,ma senza dare a vedere il dolore che mi abbia provocato,non solo a livello fisico,ma principalmente morale.
"Visto?"-mi rivolgo,infine,a mia madre-"è sempre lo stesso.",decreto,per poi uscire velocemente di casa ed incamminarmi il più possibile lontano da quella casa.
Cammino a passo rapido,con la testa bassa e le lacrime sull'orlo degli occhi,pronte a fuoriuscire,cosa che però non gli consento,per una questione di orgoglio personale.
D'un tratto,non vedendo davanti a me,vado a sbattere contro qualcuno e perdo l'equilibrio ma l'urtato mi prende al volo,impedendomi il contatto con il freddo marciapiede.Alzo la testa per ringraziarlo e scusarmi contemporaneamente,ma quando vedo di chi si tratta e il modo in cui i suoi occhi indagatori mi stiano scrutando attentamente,in cerca di una spiegazione,scoppio in un un pianto liberatorio e lo stringo a me.
Angolo autrice
Buonaseraaaa!Scusate se non ho pubblicato per settimane,ma ho avuto tutte verifiche e la sera arrivavo a casa stanca morta.Spero che il capitolo vi piaccia e durante le vacanze cercherò di pubblicare di più.😚❤
-Isa💕
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Whatsapp||Cameron Dallas
FanfictionUn messaggio. Due ragazzi. Un segreto. Una storia.