If did he really love me?

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Rimango immobile per una manciata di minuti nell'aula deserta a riflettere sulle parole pronunciate da Shawn.
Da fuori, dai corridoi gremiti di studenti, mi giungono i loro vocii sommessi, concitati, sovrapposti, le loro urla di gioia, il loro scalpitare sul pavimento per raggiungere l'uscita il prima possibile. Ma io, io resto da sola in questa stanza, annullando momentaneamente tutto quel che mi circonda, dalle immagini ai suoni, facendomi risucchiare dal vorticare frenetico dei miei pensieri e non facendo altro che riempirmi la testa di quesiti irrisolvibili.

E se Shawn e Nash non stessero mentendo? Se veramente Cameron avesse finto di essere qualcun altro per una motivazione valida, che avrei potuto comprendere? Se non avesse voluto farmi del male? Se le sue intenzioni fossero state tutt'altro che maligne, solo che il suo piano non era andato a buon fine per colpa di Taylor? Se lui non avesse finto per tutti quei mesi? Se lui mi amasse davvero?

Ma, al contrario, come posso fidarmi di qualcuno che mi ha mentito per un arco di tempo consistente e chissà per quanto ancora avrebbe continuato a farlo? Come posso fidarmi di qualcuno che ha paura di rivelare la sua vera identità? Come posso sapere che per lui non si trattasse solo di un gioco e che si facesse quattro risate davanti alle mie dichiarazioni? Se Nash e Shawn avessero partecipato a tutto per farmi uno scherzo? Io avevo detto a Shawn di vederlo solo come il mio migliore amico e se lui si fosse offeso per questo e avesse convinto Cameron a far finta di essere innamorato di me per poi far rivelare a Taylor la verità, in modo che io soffrissi e lui avesse la sua vendetta?
Assurdo. Ma pur sempre possibile.

Domande senza risposta. Assenza di fatti e prove concrete che mi possano far credere che non si trattasse di una menzogna studiata con attenzione.
Nessuno di cui potersi fidare.
Solitudine assoluta.

Un alzarsi di grida femminili improvviso fa breccia nel muro di isolamento che sono riuscita a creare intorno a me, facendolo crollare e riportandomi alla dimensione reale.

'Che succede?', è il primo pensiero che riesco a formulare ma quando l'ola di urla si solleva di nuovo e penetra nelle mie orecchie, riesco a riconoscere di che tipologia di grida si tratti: grida da fangirl. Qualcuno di famoso è qui a scuola.

Tralascio i problemi esistenziali per i quali mi sto struggendo in questi ultimi giorni e scatto come una molla fuori dall'aula, seguendo la scia di pianti e scleri che proviene dal cortile.

Devo assolutamente vedere di chi si tratta. Se qui a scuola ci fosse qualcuno del cast di Teen Wolf o di Shadowhunters o delle infinite serie tv che seguo, io me lo perderei per crogiolarmi nel dolore per quello che è accaduto ieri sera? Assolutamente no.

Nemmeno se ci fosse l'Apocalisse ed io fossi una guerriera impegnata in un duello di vitale importanza li lascerei andar via senza averli visti. Getterei via la spada e correrei verso di loro, correndo il rischio di permettere la distruzione del mondo. Almeno morirei felice.

Quindi, chissene frega di Cameron, Shawn e Nash, devo vedere chi c'è qui fuori!

Finalmente, raggiungo la folla, rigorosamente femminile, inquieta e urlante e con molta fatica e una buona dose di insulti, riesco a sgomitare e a farmi largo tra le fan impazzite fino ad arrivare in prossimità delle prime file del cerchio venutasi a creare intorno alla presunta star.

Mi alzo sulle punte e allungo il collo più che se fossi una giraffa per tentare di intravedere un dettaglio della vittima accerchiata da cui possa capire o ,per lo meno, supporre di chi si tratti, ma mi risulta piuttosto difficile vista l'incapacità delle ragazze davanti di stare ferme ai loro posti e non saltare. Dunque, spazientita, decido di avanzare ulteriormente e, dopo averle spintonate e sorpassate, arrivo finalmente davanti.

Non lo avessi mai fatto.

Quando vedo la persona che ho davanti, mi irrigidisco e mi maledico mentalmente nel peggiore dei modi.
Perché non mi sono fatta i cazzi miei e non sono rimasta in quell'aula a riflettere o me ne sono scivolata fuori dalla scuola senza entrare in quella mischia opprimente e senza farmi notare da nessuno?

'Devo andarmene ora.' , penso agitata e cercando una via d'uscita. Fortunatamente, le guardie del corpo sono strette intorno a Cameron e gli coprono gran parte della visuale e, ancora più fortunatamente, lui è girato di spalle, intento a scrutare la folla alla ricerca di qualcuno, suppongo me, e dunque ancora non mi ha vista. Forse ho qualche possibilità di non essere notata.

Giro lo sguardo intorno a me in modo frenetico per trovare un minimo spazio in cui infilarmi e sparire tra la folla e, non appena lo scorgo, mi ci getto letteralmente e mi affretto ad essere risucchiata ma, sfortunatamente, Cameron in quell'esatto momento si gira e, non so come, riconosce la mia treccia svolazzante.

"Isa!", urla per attirare la mia attenzione e, improvvisamente, la folla tace e il cortile viene pervaso dal silenzio più assoluto.

Oh cazzo.

Angolo autrice
Seraaaa! Ho aggiornato visto che brava? Applausi grazie👏
No ok, scherzo. Comunque, prima mi sono riletta tuuuutti i commenti sulla storia e stavo morendo dal ridere. Scrivete certe cose che mi fanno ammazzare. Ma poi i commenti sulla protagonista che ha le fette di prosciutto sugli occhi,oddio. Ho riso troppo.
Anyway, spero che il capitolo vi piaccia e ribadiscoooo leggere Fix me pliz.😆
-Isa💘

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