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<< Allora vieni con noi? >> chiede Ryan con un sorriso stampato sulle labbra.
È così felice perché hanno appena saputo che andranno a fare una serata in un'altra città.
<< Un giorno verrai con me. Devi assolutamente assistere ad una nostra serata! >> mi ha detto.
Io ho annuito e sono scoppiata a ridere:
<< Certo! >>
Non vedo l'ora di poter sentirlo suonare. Deve essere molto bravo...
<< Si! Ho detto che vengo! Aspettatemi cinque minuti e sono pronta! >> urlo dalla finestra.
Dobbiamo andare in un pub. Non mi piace tanto l'idea, ma non rinuncerò a una serata di divertimento con Ryan e i suoi amici; eccetto Talia, questo è ovvio.
<< Okay, ma sbrigati! >> lo sento urlare.
<< Alexa, ma cosa succede? Chi è che grida lì fuori? E tu perché stai urlando in quel modo? >> mia nonna entra in camera facendomi sussultare.
<< Nonna... >> mi porto una mano sul petto.
<< È... Ryan con i ragazzi. Mi stanno aspettando. >> spiego.
<< Cosa ci fanno lì fuori? Li faccio entrare... >> dice ed esce per andare alla porta d'ingresso.
Mi affaccio alla finestra e dico ai miei amici di entrare in casa, così quando la porta si apre, li vedo entrare e dopo pochi secondi me li ritrovo in camera mia.
Spalanco gli occhi: << Se fossi stata nuda? >> dico.
<< Buon per noi... >> fa l'occhiolino Roy e Ryan gli dà un colpo sul braccio.
<< Sapevamo che eri vestita Alexa. >> spiega Ryan.
<< Altrimenti tua nonna non ci avrebbe detto di salire. >>
Roy e Lucas e Carl ridacchiano e io gli lancio un cuscino che Lucas prende al volo.
Talia non è salita. Meglio così... Non vorrei mai che entrasse in camera mia. Non capisco perché non riesco proprio a sopportarla. Ah, si! Ecco!
Perché fa la gattamorta con tutti i ragazzi che incontra o semplicemente incrocia per strada.
<< Mmh... >> Incrocio le braccia al petto e guardo i miei amici sedersi sul mio letto.
<< Fate come se foste a casa vostra. >> scherzo.
Ryan fa la linguaccia e scoppio a ridere.
<< Allora ti muovi? >>
<< Devo solo truccarmi... >> dico mentre esco dalla mia camera per andare in bagno a truccarmi.
Per fare prima, metto solo un po' di crema colorata, un po' di blush per dare colore alle mie guance, e un po' di mascara. Pettino i capelli e poi ritorno dai ragazzi che se ne stanno ancora seduti sul mio letto.
Guardo meglio e noto Talia seduta sulla sedia della mia scrivania.
<< Ciao. >> la saluto freddamente.
Mi rivolge un sorriso finto e si guarda le unghie.
Nessuno l'ha costretta a salire in camera mia se non voleva; o forse si: mia nonna.
Ma la nonna non sa che non la sopporto.
<< Allora sei pronta? >> Roy interrompe l'imbarazzante silenzio che si era creato.
<< Si. Sono pronta. Andiamo? >>
Annuisce e tutto insieme usciamo dalla mia camera, per poi uscire di casa.
<< Nonna ci vediamo più tardi. >> l'avviso prima di chiudere la porta.
<< Okay. Divertitevi ragazzi! >> esclama.
Chiudo la porta e ci avviamo alla macchina.
<< Nessuno di voi guida? >> chiedo.
È sempre Ryan a prendere la macchina, mi chiedo se qualcun altro guidasse.
<< Io. >> Alza la mano Carl.
<< Non la prendi mai l'auto? >>
Scuote la testa: << Ho la patente, ma mi manca la macchina. >> spiega.
Annuisco.
<< Non appena avrò raccolto abbastanza soldi, sarà la prima cosa che comprerò. >>
<< Delle serate? >> chiedo.
Annuisce e dice che ne ha ancora pochi e che quindi ancora non può permettersela.
Saliamo in auto. Io avanti; Talia mi ha lanciato un'occhiataccia, ma è stato Ryan a volermi avanti con lui.
Mette in moto e partiamo.

Ieri sera mi sono divertita tanto con i ragazzi. Venti minuti dopo che siamo arrivati al pub, ho chiamato anche Walter e le ragazze e ho chiesto loro di raggiungerci.
Sono contenta di aver passato la serata insieme a tutti i miei amici.
Questa mattina ho appuntamento al bar della scuola con Terry e Reby. Walter oggi non verrà, ieri ci ha spiegato che aveva una visita medica da fare.
<< Ragazze! Buongiorno. >>
<< Ciao Alexa! >> Terry mi corre incontro e mi abbraccia.
<< Questo pomeriggio non abbiamo le prove e quindi sei mia, tutte e due. >> dice facendo saettare lo sguardo da me a Reby. << Tutte e due. >> Ripete.
Inarco un sopracciglio: << Mi fai paura se fai quello sguardo. >>
Reby scoppia a ridere. << Facci l'abitudine. Farà sempre così... >>
Scoppiamo a ridere.
La campanella suona e ci alziamo di scatto. Corriamo verso l'ingresso, e una volta entrate, ci salutiamo dandoci appuntamento in mensa per la pausa pranzo.
Vado all'armadietto per prendere i libri per la prima ora, e quando sto per entrare in classe, mi sento tirare per un braccio, mi volto e resto sorpresa nel vedere che si tratta di Camille.
<< Ciao. >> mi saluta con un filo di voce. Tiene lo sguardo fisso a terra, poi lo alza su di me e mi sorride.
Resto in silenzio per qualche secondo, poi ricambio il saluto.
Entriamo in classe e ognuno si siede ai propri posti.
Guardo Camille esterrefatta.
Perché l'ha fatto?
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Scusate il ritardo, e scusate se è un po' corto... ❤
Spero vi piaccia..

Sei l'errore che rifarei{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora