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<< Walter? >> chiamo il mio amico che sembra stare con la testa fra le nuvole da un po' ormai.
Scuote la testa e si volta a guardarmi:
<< Scusami, ero distratto. >> dice.
Gli sorrido e gli dico che mi era parso ovvio che era distratto. Ridacchio e lui mi fa una smorfia.
<< Va tutto bene? >> chiedo e lui annuisce.
<< Anche se non va proprio come dovrebbe, ma va bene. Si, va bene. >> dice tutto d'un fiato.
<< Ci stai ancora lavorando? >> chiedo divertita e lui annuisce.
<< Possiamo dire di sì. >>
Gli do una pacca affettuosa sulla spalla e gli dico di non mollare. Lui annuisce ancora e poi lo vedo farsi serio: << Tu nemmeno dovresti mollare. >>
Okay, la piega che sta prendendo questa conversazione già non mi piace.
<< Io non ho proprio nulla da
mollare. >>
Si porta le mani sui fianchi e mi guarda in cagnesco: << Non dire così perché non è affatto vero. Hai Ryan e non devi mollare. >>
Sospiro e poi alzo gli occhi al cielo:
<< Ryan non è di mia proprietà. >>
Scuote la testa: << Non ho detto questo. Tu lo ami e non puoi... >>
Alzo le mani per interromperlo.
<< Okay, basta. >> mi acciglio.
<< Walter, ho chiesto a te come andava, non voglio parlare di me, anche perché non c'è nulla di cui parlare. >> sbotto. Mi alzo, giro i tacchi e vado via. << Ci vediamo all'ora di pranzo. >>
Sono stanca di sentirmi dire quello che devo fare. Ho scelto io di lasciare Ryan, per lui. Perché so che stando con me si farà solo del male. L'ho fatto perché lo amo e desidero solo il suo bene.
Entro in aula per cominciare un'altra stupida lezione, che esattamente come le precedenti non seguirò.

A fine giornata me ne torno a casa. Sono così stanca che deciso di riposarmi un po', così mi sdraio sul letto e chiudo gli occhi, ma non appena il buio si impossessa di me, quello che vedo è il volto di Ryan, in lacrime, che mi supplica di lasciarmi abbracciare.
Spalanco gli occhi e mi metto a sedere.
Non posso nemmeno riposare. Bene. Significa che mi metterò a studiare.
A quanto pare il mondo intero ce l'ha con me.
Ma a quanto pare nemmeno di studiare se ne parla.
Sbuffo, esco dalla mia camera come una furia e vado in salotto, mi siedo sul divano e accendo la TV, ma poi qualcuno bussa alla porta.
<< Nonna vai tu? >>
<< Non posso muovermi, vai ad aprire tu. >>
Sbuffo ancora e alzo gli occhi al cielo, così controvoglia mi alzo e vado ad aprire la porta e vorrei non averlo fatto.
<< Ciao. >> incrocio le braccia al petto.
<< Posso entrare? >>
Scuoto la testa, << Cosa vuoi,
Ryan? >>
Sospira: << Parlare. Chiedo tanto? >>
Guardo alle sue spalle, poi grido a mia nonna che torno subito ed esco di casa, ma resto davanti la porta tenendola socchiusa, tanto sarà una cosa veloce.
Mi ripeterà le solite cose e io lo scaccerò.
Mi prende le mani e io tremo al suo tocco. Trattengo il respiro.
<< Mi dispiace ma io non ci riesco. Non posso. Non posso e non voglio starti lontano. Non posso e non voglio rinunciare a te. >>
Le sue mani lasciano le mie per prendermi il viso e sfiorarlo con così tanta dolcezza.
<< Alexa... >> poi mi sfiora i capelli, e di nuovo posa le mani sul mio viso bagnato ormai dalle lacrime.
Quando ho iniziato a piangere?
<< Io non voglio che tutto questo finisca. Per me sei importante Alexa. Non voglio nessun'altra, solo te.Tu sei l'unica, ti amo . >> dice a un soffio dalle mie labbra. Il suo fiato caldo sul mio viso, e quando le sue labbra sfiorano le mie, altre lacrime cominciano a scorrermi sul viso.
Chiudo gli occhi e mi assaporo il bacio, e quando si stacca da me fissa il suo sguardo nel mio.
<< Quando non sei con me non faccio altro che pensarti, e non mi importa ciò che dice la gente su di te. Io so che sei cambiata, è la tua vita passata... >> sospira e io trattengo il fiato.
<< ... È solo il passato. >> ricaccio tutta l'aria che tenevo nei polmoni.
<< Ti prego. Ti amo. >>
Mi sta supplicando e io sono tentata di cedere. Dio quanto lo amo!
<< Ryan... >> sussurro quando sta per sfiorarmi di nuovo le labbra.
Prendo le sue mani che sono ancora sul mio viso e le sposto, lui scuote la testa supplicandomi con gli occhi di non farlo.
<< Credo sia meglio che tu vada. >>
<< Ti prego... >>
Delle lacrime scorrono copiose sul suo viso e io vorrei tanto asciugargliele, vorrei tanto abbracciarlo per farlo stare meglio, ma devo allontanarmi.
<< Ciao, Ryan... >> dico e rientro in casa chiudendomi la porta alle spalle e poggiandomi poi con la schiena ad essa e lentamente scivolo a terra.
Scoppio in lacrime e subito mia nonna corre da me.
<< Tesoro, perché piangi? >> si accovaccia proprio davanti a me e mi sposta i capelli dal viso.
<< Niente, nonna. >> mi alzo per chiudermi in camera e disperarmi per aver rinunciato all'unico uomo che davvero mi ama.
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Ciao! 👋🏻
Allora... cosa ne dite? Scrivetemi in tanti. ♥️ bacini bacini 😘

Sei l'errore che rifarei{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora