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<< Sono arrabbiato, ma non con te, piccola mia. >> si avvicina e mi sfiora la guancia e io chiudo gli occhi quando le sue dita sfiorano la mia pelle.
<< Cosa allora? Perché sei arrabbiato, Ryan? >>
Sospira rumorosamente e abbassa lo sguardo, ma io gli poso le dita sotto il mento e lo costringo a guardarmi.
<< Questa mattina ho ricevuto una chiamata dal locale in cui dovremmo suonare tra qualche giorno, e mi infortunati che è stato cancellato lo spettacolo. >>
Spalanco gli occhi e mi porto le mani alla bocca. << Cosa?! Dici sul serio? >>
Annuisce triste in volto.
Lo abbraccio: << Perché non me lo hai detto prima? >> chiedo.
Mi stringe forte: << Perché non voglio romperti con i miei problemi che sono stupidi. >>
Gli accarezzo la guancia: << Tutto quello che ti riguarda mi interessa. Non pensare nemmeno una volta che non mi importi, okay? >> sussurro.
Annuisce e mi sorride.
<< Mi dispiace se ho alzato la voce e ti ho trattata male. Non era mia intenzione. >>
Gli porto le braccia dietro il collo e mi sollevo sulle punte per baciarlo, lui mi allaccia le braccia dietro la schiena e ricambia il mio bacio.
<< Ti amo. >> sussurro.
<< Anche io. Da impazzire. >>
Il bacio si fa sempre più intenso, sempre più passionale. Le sue mani hanno cominciato a sfiorarmi ovunque.
Da dietro la schiena sono salite fin sopra le spalle; ora mi accarezza il collo, poi mi sfiora le clavicole con le punta delle dita. La sua lingua gioca con la mia muovendosi in perfetta sintonia. È così dolce quando mi bacia, potrei baciarlo all'infinito. È così dolce il suo sapore, lo amo da impazzire. È molto meglio di qualsiasi altra cosa, che sia alcol, droga. Le sue labbra, il suo sapore, sono la dipendenza più bella.
Si stacca da me e io vorrei che non lo avesse fatto.
<< È tutto okay tra noi, vero? >> mi sfiora la guancia con le dita.
Sorrido lievemente a quel tocco e annuisco.
<< Si. Ryan, mi dispiace. Avrei dovuto capire che c'era qualcosa che non andava. >>
<< Piccola, non mi importa. >> mi accarezza da sopra i capelli, prende una ciocca e ci gioca, poi l'annusa e mi bacia sulla guancia.
<< Ti va di tornare di la? >> chiede e io annuisco.
Mi prende per mano e insieme usciamo dalla camera di Claire.
Non ho potuto osservare bene, ma non ho notato alcun cambiamento, credo sia rimasto tutto uguale all'ultima volta che sono entrata.
Ritorniamo alla festa, e quando Claire mi vede mano nella mano con Ryan, mi sorride compiaciuta.
Ricambio il suo sorriso e continuo a seguire il mio ragazzo.
<< Dove stiamo andando? >> chiedo.
<< Qui. >>
Mi guardo intorno e siamo al centro del salotto, tutti quanti sono disposti in cerchio intorno a noi.
<< Come qui? Che vuoi fare? >> chiedo del tutto sorpresa. Non capisco le sue intenzioni.
<< Tranquilla piccola. Non ti mangio mica. >> mi sfiora la guancia, poi si avvicina al mio orecchio e sussurra:
<< Almeno non qui. >>
Quando si fa indietro per guardarmi in volto, la sua espressione è divertita e io sono accampata all'istante, ma non per l'imbarazzo, per quello che mi ha detto che mi ha fatto eccitare nel giro di pochi secondi. Cavolo! Quanto vorrei che mi portasse via di qui!
<< Voglio darti un regalo. >> si avvicina di nuovo per sussurrarmi all'orecchio.
Un regalo? Perché vuole farmi un regalo. Me lo fa anche solo restandomi accanto.
Tira fuori un pacchettino da dietro la schiena. Non mi ero nemmeno resa conto che avesse una mano dietro la schiena; per quanto sono presa da lui, non sarei capace di accorgermi nemmeno se stesse facendo il terremoto o il diluvio universale.
<< Aprilo. >> me lo porge e io lo prendo ringraziandolo ma dicendogli che non aveva motivo di farmi un regalo.
<< Non posso fare un regalo alla mia ragazza senza motivo? >>
Sorrido imbarazzata. Per due cose. La prima, è che ricevere regali mi imbarazza sempre, mi fa sentire a disagio. La seconda, è che sono circondata da tutte queste persone che non fanno altro che tenere gli occhi puntati su di me. Fanno parte della mia scuola, ma non li conosco tutti.
<< Grazie. >> dico rivolgendogli un sorriso e lui mi fa l'occhiolino.
Con le mani che mi tremano comincio a scartare il mio regalo. Che imbarazzo! Che imbarazzo! Non riesco nemmeno a controllare il tremolio alle mani. Quando mi sento a disagio mi capita sempre così, comincio a sudare e a tremare con le mani.
Non appena riesco ad aprire la confezione, i miei occhi diventano a cuoricino.
<< Ryan! >>
Alzo lo sguardo su di lui.
<< Ti piace? >> chiede.
Mi lancio tra le sue braccia e lo bacio sulle labbra. Lui mi cinge dietro la schiena e poi fa scivolare lentamente le mani lungo i miei fianchi, per poi farle salire su fino alle spalle e alle mie guance.
<< Mi chiedi se mi piace? Lo adoro! >> esclamo.
<< L'ho fatta fare apposta per te. >>
Spalanco gli occhi e sorrido all'idea che abbia fatto fare questa collanina apposta per me.
È una collana semplice con una catenina d'argento, il ciondolo è a forma di cuore, e sopra c'è scritto: Alla mia piccola guerriera. Ti amo.
Semplicemente l'adoro!
Lo bacio di nuovo e poi parte una musica lenta, mi giro indietro e vedo Camille che mi fa l'occhiolino. Sorrido e poi mi volto di nuovo verso il mio ragazzo.
<< Me la metti? >> chiedo e mi volto di spalle porgendogli la collanina.
<< Certo. >> la prende e io mi sollevo i capelli, me la mette al collo e l'aggancia.
Quando sono di nuovo tra le sue braccia, cominciamo a muoverci al ritmo di musica, e balliamo un lento.
<< Tesoro, ti amo. Sei la mia vita. >> mi sussurra all'orecchio.
Una lacrima mi scorre sul viso e lui me l'asciuga con un bacio.
Non sono lacrime di tristezza, sono lacrime di gioia, perché non mi sono mai sentita così felice come lo sono adesso.

Sei l'errore che rifarei{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora