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Londra, 2013
Caroline sostava davanti al grande portone di legno, ingresso dell'aula in cui si sarebbe tenuto l'esame di diritto romano. Non vedeva l'ora di entrare in quella stanza e far vedere a tutti che non era solo una ragazza ricca e viziata, lei aveva un sogno: diventare avvocato.
Per fortuna aveva un'ottima memoria per natura che la aiutava nella maggior parte delle materie; questo però le causava più problemi della sua condizione sociale, causa l'invidia di molti studenti di legge come lei. Aveva pochi amici veri su cui contare: Grace, della sua stessa età che frequentava la facoltà di storia; Simon, suo amico dalle scuole medie, ora in procinto di diventare ingegnere edile e suo fratello Christopher, che si stava laureando in medicina. Gli altri erano conoscenti, nemici o approfittatori, ma a lei non importava. La invitavano ad ogni evento, festa e manifestazione, ma non faceva parte di un gruppo vero e proprio. Quasi tutti erano gentili con lei, ma nessuno le chiedeva mai nulla che si chiederebbe ad un amico. Caroline era abituata a tutto ciò: suo padre era uno degli imprenditori più ricchi d'Europa. La maggior parte dei palazzi di Londra era di sua proprietà, per non parlare degli edifici fuori dall'Inghilterra, gli hotel nelle mete esotiche, gli yatch, le compagnie aeree e molte altre cose di cui Caroline era a conoscenza a mala pena.
Lei era la figlia minore di Clausus Black e tutti la guardavano come tale. In più gli assomigliava come una goccia d'acqua. Perché non aveva ereditato i tratti gentili della madre? Caroline era profondamente a disagio quando la riconoscevano.

Tre ore dopo
-Chris!?-
Nessuno rispose e Caroline pensò che suo fratello non fosse ancora tornato dall'università. Si sbagliava perché non appena giunse al piano superiore del loro palazzo, udì perfettamente la musica assordante martellare dalla stanza del fratello. Gli scatoloni del trasloco erano ancora a terra, alcuni aperti, per prelevare vestiti e libri, ma la maggior parte ancora intatti. Caroline già li aveva svuotati tutti nel giro di un mese.
Si erano trasferiti in quel vecchio palazzo da un mese e mezzo circa perché la sua posizione era perfetta per entrambi i fratelli che dovevano frequentare il King's college. Il Guy's campus, con le facoltà di medicina e odontoiatria si trovava vicino alla Tate modern, mentre lo Strand campus dall'altra parte del Tamigi, accanto alla Somerset House. Il palazzo vittoriano era stato scelto proprio dai fratelli Black per la posizione e per curiosità: nessuno lo abitava ormai da più di 80 anni a causa di una leggenda sinistra legata ai residenti fondatori della suddetta abitazione.
Caroline non credeva alle leggende ma era curiosa di vedere un vero palazzo vittoriano; suo fratello era ancora più scettico quando si trattava di occulto, d'altronde lui era un "quasi dottore", come amava chiamarlo la sorella.
Christopher però, era insofferente quando si trattava di traslocare: era sempre stato così, fin da bambino quando il padre si spostava di paese in paese e lui doveva impacchettare tutto e ricominciare da capo. Per una volta allora se l'era presa comoda... forse troppo comoda.
Improvvisamente la porta della sua camera si spalancò e la sua sorellina fece irruzione candidamente. Non batté ciglio vedendolo in boxer a tenere il tempo con la testa, mentre fumava una canna: ci era abituata.
-Hey Caro, come è andato l'esame?- Chris già sapeva che sua sorella aveva spaccato tutto, lei era nata per fare l'avvocato.
-70.-  disse lei semplicemente. Dunque aveva preso il massimo, di nuovo.*
-Tu invece?-
-66.- Anche Chris quel giorno aveva dato un esame, ma prendere 70 o 70+ in medicina era una sorta di utopia.
-C'è qualcosa da mangiare o devo provvedere?-
-E dai sorellina preparami il pollo alla Caro.-
Il pollo alla Caro era semplicemente un'insalata ricca, condita con salsa allo yogurt ed erbe ed un po' di pollo arrosto sfilettato.
-Ok.-
Caro si cambiò velocemente: mise via il completo giacca pantalone viola e lo sostituì con una comoda tuta color grigio. Intrappolò i lunghi capelli neri in una crocchia e percorse a ritroso le scale per andare nella moderna cucina. L'unico ambiente che era stato modificato era proprio quello, perché la cucina vittoriana era un poco scomoda e antiquata.
Mentre sfilettava il pollo percepì un leggero tocco sulla spalla sinistra. Si voltò ma non vide né suo fratello né Sami, la loro aiutante nelle pulizie. Continuò a preparare l'insalata ma un nuovo tocco la distrasse e la fece innervosire parecchio.
-Chris, smettila!-
Non udì risposta.
-Christopher!- Urlò di nuovo.
-Caroline, tesoro perché urli così?-
Sami sbucò dal salone all'improvviso e Caroline ebbe un tuffo al cuore.
-Non è divertente Sami! Non farlo mai più!-
-Ma io non ho fatto niente...-
-Si si ok.-
Caroline non voleva sentire bugie, perciò decise di soprassedere.
Sami dal canto suo, la guardava come se fosse impazzita e non capiva perché poco prima urlasse a quel modo.
"I giovani di oggi" pensò la donna ormai 60enne "tutti stressati..."
Sami aveva appena finito di pulire la casa, così salutò i fratelli (che si erano riuniti in cucina) e se ne andò.
-Poco fa ha chiamato nostro padre. Voleva sapere come andava l'università.-  disse ad un tratto Christopher.
-E tu gli hai detto che va molto bene perché lui non c'è nelle nostre vite?-
-Caro...-
Il signor Clausus Black voleva che entrambi i figli frequentassero la facoltà di economia in modo da dirigere una delle filiali sparse nel mondo della sua società. Tuttavia, i ragazzi avevano altri piani in mente e per questo si scontrarono in modo definitivo col genitore l'anno prima (ovvero il primo anno di università per Caroline). Avevano avuto una lite accesa ed il padre li aveva minacciati di tagliare loro i viveri; Chris però aveva stretto un accordo con il dirigente della sede a Berlino, che si occupava prevalentemente di pubblicità, e si era fatto eleggere vicedirettore. Con l'aiuto della sorella, quando veniva richiesto, Christopher indiceva conferenze e riunioni per pianificare le strategie di marketing, partiva, faceva il suo lavoro e tornava a studiare ciò che amava di più. Essendo molto giovani e ricchi, i fratelli Black erano sempre informati sugli ultimi gossip, venivano invitati alle fashion week e spesso, posavano per i magazine. La loro bellezza era leggendaria: entrambi mori con occhi azzurri profondi e misteriosi, alti ed affascinanti. Chris, poi era risaputo che fosse bisex il che lo rendeva ancora più accattivante.
-Dave mi ha chiesto di andare a Praga la prossima settimana per dirigere il set del servizio fotografico di aprile. Vuoi venire con me Caro?-
-Chri... sappiamo entrambi perché Dave vuole che tu vada sul set. Non è di certo indispensabile e soprattutto non vuole anche me.-
Dave era il dirigente a capo della filiale tedesca, colui che aveva dato la carica di vice a Chris, e Caroline sapeva che tra i due c'era una storia di sesso. Alla ragazza non interessava più di tanto ma aveva paura che Dave si innamorasse del fratello e che, non essendo corrisposto, avrebbe potuto fare un voltafaccia ad entrambi i fratelli.
-Ok sorellina, ma come devo dirtelo che Dave non può amarmi? Primo, lui è sposato. Secondo, lui si vuole solo divertire. Terzo, siamo troppo amici.-
Caro annuì per non dargli troppi pensieri.

Ad un tratto entrambi sentirono chiaramente un brivido salirgli dalla base della schiena alla nuca. Non era freddo ma caldo. Di nuovo Caro percepì il tocco sulla spalla e poi un profumo di muschio le giunse prepotente al naso. Si voltò verso il fratello cercando una spiegazione.
Lui era attonito quanto lei, perché aveva sentito le stesse cose ma il tocco era stato dato sulla guancia ed il profumo era agrumato.
Vari scricchiolii si alternarono a tonfi tipici di chi cammina sulle vecchie assi di legno della casa. Chi c'era oltre i fratelli in casa Black?

*Per chi non lo sapesse in Inghilterra i criteri di valutazione non sono come in Italia. Il massimo è 70 o 70+ che equivale al nostro 30 e lode.

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