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La notte della Vigilia era stata indimenticabile per tutti: i cavalieri si erano aggregati al gruppo di Rose ed erano rientrati alle 4:00 del mattino, Grace ed Amir avevano fatto una lunga passeggiata romantica, Caroline ed Edward avevano festeggiato in camera, e Christopher aveva ricevuto il colpo più basso che Will potesse mai sferrargli. Si era sentito inutile e disprezzato, non contava nulla per lui e questo lo faceva soffrire, molto.
William aveva passato una notte insonne a pensare ai suoi amici, a suo fratello e a Chris.
Era pronto a sacrificarsi per tutti anche se non vederli più era una prospettiva davvero terrificante. Amava tutti loro e li considerava la sua famiglia, persino gli ultimi arrivati come Grace e i Black. Amava il nuovo mondo in cui era piombato ma doveva lasciarlo andare per il bene di tutti.
Si alzò di malavoglia nonostante fosse Natale, si recò in bagno per lavarsi, e si vestì semplicemente di un maglione nero e jeans grigi. Si avviò verso la sala per la colazione incrociando Caroline ed Edward mano nella mano.
"Sdolcinati" pensò sorprendendosi di quanto suo fratello fosse dipendente da lei.
"Anche io sono dipendente da Chris."
-Buongiorno... fratello che ti è successo?- Chiese Ed preoccupato: non aveva mai visto William in quello stato catalettico, con due occhiaie nere e profonde e il colorito più pallido del normale. Ormai, tutti loro avevano reazioni fisiche umane, perciò suo fratello doveva aver passato una notte terribile.
-Niente, è che non riuscivo a dormire.-
Caroline strinse la mano di Edward per fargli capire di evitare altre domande.
Si recarono insieme nella sala per la colazione e li trovarono un Chris nelle stesse condizioni di William.
"Questi due. Quanto mi fanno penare." Pensò Caroline guardando il fratello che abbassava la testa davanti a Will.
Gli altri li raggiunsero quasi immediatamente e tra una chiacchiera e l'altra, si venne a sapere della cotta di Marcus per Rose.
-Ah ecco perché siete rimasti tutta la notte a parlare.- Disse Andrew.
-Come no, a parlare. Perché alle 4:00 uno parla di cucina, vero Marcus?- Lo sfottè Amir.
-Vi ripeto che abbiamo solo parlato.-

Usarono tutta la giornata di Natale per visitare i musei, prendere il battello, fare shopping ed assaggiare le specialità parigine. Alle 20:30 presero il volo per Londra, dopo aver salutato Rose ed i suoi amici che li avevano accompagnati per tutto il giorno.
-Ci risentiamo... per la cucina no?- Disse Rose un po' timida a Marcus. Lo vedeva così inarrivabile e misterioso che quasi non ci credeva di poter parlare con lui di cucina.
-Ehm, certo ci sentiamo... per la cucina.-
Marcus, stranamente impacciato, le diede un bacio sulla fronte e scappò via da quegli occhi verdi che lo penetravano fin nelle viscere.
Il volo fece qualche minuto di ritardo, tuttavia, una volta arrivati in aeroporto, trovarono Richard Von Fustë ad attenderli.
-Bentornati ragazzi!-
Ed e Will ancora non credevano che il padre fosse cambiato così repentinamente: in vita non dava peso a queste attenzioni, voleva solo sapere i loro voti, i risultati dei test atletici, quanti affari riuscivano a concludere. Non manifestava l'amore che provava per loro, lo reprimeva come faceva per Julia; ed era questo che lo aveva portato alla morte.
-Siete stati bene?-
-Si papà, dovresti vedere Parigi adesso: non è cambiata molto, ha sempre quell'aria sofisticata e gitana. Mi piace molto come città.-
-Lo so Will, ti è sempre piaciuta molto. Edward sarà rimasto incantato dal quartiere degli artisti immagino.-
-Incantato? Lo abbiamo dovuto trascinare via signore.- Disse Grace, facendo ridere tutti.
Edward ancora pensava a quel raggio di sole che era filtrato dalla cupola della basilica del Sacro Cuore, illuminando in parte il viso di Carol, facendola sembrare un angelo. Doveva assolutamente riprodurre l'immagine in disegno.
Chris e William non si parlavano dalla notte della Vigilia: il primo non voleva ascoltare altre parole come quelle, per questo evitava l'altro.
William soffriva per la situazione, tuttavia era l'unico modo che conosceva per proteggersi.
Grace ed Amir erano sempre più innamorati, Marcus già sentiva la mancanza di Rose e della sua risata cristallina. I restanti cavalieri erano più che felici di stare accanto alla loro nuova e grande famiglia.

INDELEBILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora