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-Lo sapevo! Sapevo che non erano solo racconti quelli che si tramandano su questa casa! Non so se è più incredibile questo o il fatto che sia te che Chris avete accettato razionalmente qualcosa al di fuori della razionalità!- Trillò eccitata Grace, sotto lo sguardo rassegnato di Chris e quello divertito di Amir.
-Grace non devi dirlo a nessuno!- Disse perentoria Caroline. In teoria, non doveva saperlo neanche lei, ma Grace era intelligente e lo aveva scoperto da se.
-Ok voglio conoscere i proprietari della casa.-
Caroline e Chris si guardarono pensando la stessa cosa: Edward era pronto? No di sicuro, ma c'era William che era la loro salvezza.
-Will..- Sospirò Christopher talmente piano che Caroline non fu sicura di averlo sentito. Il fantasma apparve piano piano, accanto al ragazzo come richiamato da una forza più grande di lui. Quel legame era preoccupante, pensò Caroline.
Grace si ritrovò davanti un ragazzo bellissimo: sembrava un angelo, con i tratti delicati ed i colori chiari ma intensi, la lasciò senza parole.
-Lui è Will, cioè William, il minore dei Von Fustë.-
-È un piacere incontrare la migliore amica di Caroline.- Disse Will e le baciò la mano leggero come una piuma. Grace si sentì morire: sembrava reale, le sue labbra, il suo tocco, la sua voce. Però, era morto.
-Felice di conoscerti William... hai un fratello maggiore giusto?-
-Si ecco, lui è un tantino aggressivo.-
-Diciamo direttamente che è uno stronzo.- Sbottò Chris. Ancora sentiva fresca la minaccia di Edward.
-Chris, è solo...- Provò a dire la sorella.
-No, Caroline non giustificarlo! Tenta di buttarci fuori di qui da quando siamo arrivati, rende la nostra vita impossibile, fa di tutto per farci litigare. Non si può scusare un comportamento del genere e...-
-Christopher, per favore. Lo sai che in realtà ha paura.- Disse William toccando la spalla di Chris.
Il ragazzo si azzittì all'istante. Caroline, Amir e Grace restarono a bocca aperta. Will e Chris si guardavano negli occhi come per spegnere ogni rancore e lasciare correre. C'era un'atmosfera elettrica che li attraeva ed allontanava gli altri.
-Ok... mi presentate gli altri intanto?- Chiese Grace a Caro e Amir.
I ragazzi le presentarono i restanti cavalieri e qualche domestico, nonché il fidato Rupert. Insomma, tutti tranne Edward, sparito di nuovo nel nulla, e il signor Von Fustë che ancora non si era fatto vedere dai Black.
Grace era entusiasta più che mai nel vedere le storie che a lei piacevano tanto divenute realtà.
Inoltre erano tutti gentili e sembrava che il tempo non fosse mai passato: usavano molte espressioni correnti, sapevano fatti d'attualità, guardavano la TV ed ascoltavano musica pop. Caroline era felice di non dover nascondere nulla alla sua amica ma pensava ad Edward: come l'avrebbe presa la novità? Di sicuro non l'avrebbe digerita. Perché era sparito? Perché non si arrendeva? Perché era sempre così scontroso? Ma soprattutto... perché lei pensava a lui?

Guardava i flutti intorno a se, pensando che non aveva comunque nulla da rimpiangere. Sii forte, si diceva sempre. Nulla può distruggerti, sei forte; era come un mantra che da anni ed anni ormai popolava la sua testa. Quanto le mancava la terra ferma? La giovinezza, la ricchezza? Aveva ottenuto la sua vendetta, ma a che prezzo? Era davvero in pace? Forse si, forse no. Per ora si accontentava di fluttuare.
Nulla può distruggerti, sei forte.

Christopher cercava di studiare per l'esame di anatomia ma la sua testa era occupata da altro. Stava seriamente pensando a come far uscire William ed i cavalieri dal palazzo senza rimanerci "secchi". Che poi, erano già morti, ma potevano sparire per sempre! E allora Chris non avrebbe più visto quel viso, quel sorriso, gli occhi più belli del mondo e...
Ok, doveva pensare.
Proprio mentre guardava William, notò le sue braccia incise dalle scritte argentee. Innocente, recitavano. Così come anche Edward, i cavalieri ed il cane. Christopher sapeva che si riferivano alla loro morte: i domestici, che avevano aiutato Margharet ad ucciderli, avevano la scritta "complice".
Forse era questa la differenza tra loro? E se non fosse stato così? William sarebbe sparito per sempre. No, forse doveva rassegnarsi e basta: William e gli altri erano prigionieri.

INDELEBILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora