22.

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Edward raggiunse la cucina allarmato; appena dietro di lui c'erano Will, Chris e i cavalieri, tutti meno Marcus. Avevano udito un boato talmente forte da sembrare la caduta di un elefante.
Aprirono la porta e lo scenario che gli si presentò non aveva niente a che fare con le loro preoccupazioni: Caroline era piegata in due dalle risate davanti ad un Marcus, con il sedere a terra, ricoperto di pentole, padelle, mestoli e barattoli.
-Dio, ci avete fatto preoccupare per niente.- Disse Amir tirando un sospiro di sollievo.
In quel momento entrò Grace che vide la scena ed iniziò a ridere.
-Non sei simpatica, bionda.- Esclamò Marcus cercando di alzarsi.
-Ed io che cercavo di preparare qualcosa di buono.-
-Puoi farlo... ma magari ti aiutiamo con pentole e padelle.- Disse Carol strizzando un occhio solo.

Marcus cucinava benissimo: aveva preparato un pasticcio di carne con cipolle caramellate, cicoria e pinoli, ed un soufflé al cioccolato fondente. Inutile dire che era tutto buonissimo.
-Ti piacerebbe lavorare come cuoco Marcus?- Chiese Grace che ancora si stava leccando le dita dal cioccolato.
-Si molto. E poi mi farebbe davvero piacere studiare le proprietà dei cibi.-
-In medicina c'è una branca che si occupa di tutto ciò. Potresti studiarla, ho anche i libri.- Propose Chris stupendo tutti: era risaputo che tra i due non scorresse buon sangue dato che Marcus era molto protettivo nei confronti di Will. Tuttavia sembrava che avessero messo da parte i loro dissapori proprio per volere del biondino.
-Magari. Ma sarà difficile iscriversi all'università dato che sono morto.-
Quello era l'impedimento principale di ognuno di loro: non potevano fare proprio tutto ciò che volevano, perché erano morti, nel 2013 non esisteva nessuno di loro e soprattutto nessun discendente.
-Invece, carissimi, un modo c'è.- Dichiarò Chris, stupendo tutti per la seconda volta.
-Si da il caso che Dave ha un fratello che lavora all'anagrafe. Sono sicuro che se glielo chiedessimo non esiterebbe a farmi qualche favore. Per di più sua moglie è molto affezionata a Caroline. Basta un colpo di telefono e tutti voi potreste avere una identità.-
Ciò che disse Chris, quel giorno di dicembre inoltrato, a tavola, cambiò radicalmente la visione della vita che avevano i fantasmi, più vivi che morti negli ultimi tempi.

Simon era distrutto. Aveva vagato tutta la notte, al freddo e al gelo, non aveva mangiato, era raffreddato ed era anche stato bocciato ad un esame. Per di più non aveva ancora ottenuto ciò che voleva.
Stanco marcio di quella situazione si recò dal suo "capo".
Immerse la teca di vetro spesso in acqua, attese qualche secondo e la tirò su grazie a delle funi.
All'interno della scatola trasparente c'era l'artefice dei disordini londinesi: Lady Margharet Von Fustë in tutto il suo splendore.
Era una delle donne più belle che Simon avesse mai incontrato, altera, con quegli occhi profondi e imprevedibili, un fisico formoso, i capelli mossi e scuri. Se non avesse avuto la testa occupata da Caroline Black, probabilmente ci avrebbe provato con lei.
-Novità?- Le chiese.
-Sono io che faccio le domande bambino. E comunque siamo vicini: basterà entrare in casa Von Fustë per compiere la vendetta.
E Simon non vedeva l'ora. Da quando Caroline lo aveva rifiutato non pensava ad altro che a fargliela pagare. Per di più, aveva scoperto che aveva una relazione con Edward Von Fustë, e da allora si era alleato con quella folle di Margharet. Lei lo costringeva a cercare cadaveri in buono stato, da risvegliare con l'ipnosi, il potere di lei una volta divenuta fantasma. Simon si sentiva eccitatissimo quando la vedeva incantare i corpi, ed essi prendevano vita anche se erano morti, andando a terrorizzare i Von Fustë ed i Black. Anche Grace era stata inserita nella lista mentale di quegli zombie, perché poteva essere un potenziale ostaggio. Tuttavia, fino a quel momento non erano riusciti a catturare nessuno, e questo lo faceva imbestialire. Possibile che non abbassassero mai la guardia? Come facevano Edward e Chris a proteggere tutti? Era inconcepibile che nessuno si fosse fatto male. Eppure sembravano protetti da qualcosa di divino e misterioso, di cui Simon aveva le scatole piene.
-Il mio ex marito si è rappacificato con Edward. Ora sono ancora più forti. Questa non ci voleva, ma ormai ho deciso che saremo noi ad irrompere in casa. D'altronde l'ho maledetta io, e dunque non deve essere proibito far entrare i miei zombie. Quanto a te, ovviamente sarai in prima linea, dirigerai l'esercito e potrai avere Caroline tutta per te.-
-Sono d'accordo. Ma come farò ad entrare in casa?-
-Dimentichi che ci sono persone, in quella casa, che mi hanno aiutato ad uccidere in passato. Loro mi saranno fedeli a vita.-
Simon annuì, pensando a ciò che gli aveva detto Margharet in uno dei loro primi incontri: le qualità che hai in vita si amplificano da morti. E se la Lady riusciva ad ipnotizzare le persone da viva, da morta era decisamente invincibile.

INDELEBILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora