Chris era eccellente nel suo lavoro: il personale lo adorava, era serio ma non troppo, aveva una miriade di idee, era instancabile e soprattutto, gentile con tutti. William era affascinato dal Christopher maturo e lo osservava mentre allestiva gli scenari, dava istruzioni ai fotografi, cercava i punti luce, e diceva ai modelli come posare. La campagna pubblicitaria che stavano finanziando era volta a sponsorizzare una linea di costumi ecosostenibile. Il paesaggio cittadino e caratteristico di Brighton era perfetto, lo shooting stava procedendo sullo sfondo del Brighton Pier. William guardava tutti quei modelli bellissimi: ragazze dai capelli setosi e gambe infinite, ragazzi dal fisico scolpito e tonico, tutti stretti in micro costumi variopinti ed ecosostenibili.
Christopher era immerso nel lavoro, ma spesso e volentieri guardava William, seduto in disparte, che a suo dire era il più bello tra quei modelli: dentro e fuori. Proprio mentre guardava il suo biondo preferito una mano si posò sulla sua spalla e lo fece sobbalzare.
Si voltò scontrandosi con un volto bello e virile, spigoloso nei punti giusti.
Gli occhi cioccolato di Dave lo squadrarono attentamente.
-Christopher sembri scontento di vedermi. È perché ti sei portato il giocattolino? Se vuoi lo facciamo partecipare...-
Chris sentì il sangue concentrarsi nella parte bassa del ventre: per un attimo immaginò Dave, bello ed esperto come al solito, e William così puro ed innocente, entrambi nel suo letto. Un brivido di piacere gli fece sollevare gli angoli della bocca verso Dave, in una sorta di ghigno che l'altro ricambiò.
William, completamente all'oscuro dei pensieri peccaminosi dei due, li guardava sentendo crescere un sentimento molto simile alla rabbia nella sua pancia. Dave era bellissimo, con quei capelli scuri, quasi neri, due occhi caldi ed avvolgenti, ed un sorriso che toglieva il fiato.
C'era una strana sintonia tra loro, che faceva invidia a William: si guardavano in un modo particolare, come se uno potesse intuire i pensieri dell'altro, si completavano.
William si rese conto di essere geloso, terribilmente geloso. E questo lo mandava in bestia.
Dave si avvicinò al ragazzo biondo che si era portato Chris: sembrava fragile e delicato, anche un po' spaesato. Dave era attirato dal suo candore, voleva sporcarlo, imbarazzarlo fino a farlo svenire e...venire.
-Ciao, William giusto? Io sono Dave.-
"So chi sei." Pensò Will.
"Ciao... tu sei il mio prossimo passatempo preferito vero?" Pensò invece Dave.
-Ehm, si piacere.-
Si strinsero la mano.
"Mi piaci un sacco con questi occhioni."
"Sei viscido, mi fai schifo, stacca quella mano dalla mia." Chiese mentalmente William, che sentiva una strana sensazione, spiacevole più che altro.
-Vedo che vi siete conosciuti. Will lui è il mio socio e uomo di fiducia. Dave, lui è William; per un po' alloggerà a casa nostra. Sai è uno studente fuori sede e Caroline ha voluto affittare una camera.- Disse Chris raggiungendo i due.
-Capisco...- Sospirò Dave, pensando già a tutte le cose che avrebbe potuto fare a William.
Will era sempre più ansioso e voleva fuggire via da quegli sguardi così strani. Anche Christopher era diverso dal solito e ciò spaventò il ragazzo ancora di più.
-Ehm, io dovrei andare da mio fratello e dagli altri. Sai dove sono finiti Chris?-
-Loro sono andati a farsi una passeggiata Will, non posso lasciarti andare, non conosci il posto. Se vuoi puoi tornare in albergo, io e Dave ti raggiungiamo tra pochissimo.- Gli disse gentilmente Chris.
William annuì debolmente e si avviò verso l'albergo con una strana sensazione addosso.-È buona questa roba unta.- Disse Edward continuando a trangugiare il suo fish and chips.
Caroline e Grace sorridevano alla vista di quei cinque ragazzoni che si abbuffavano con il piatto preferito dei bambini. Per giunta, lì a Brighton il pesce era appena pescato e le patatine non erano aria fritta, ma vere patate tagliate e fritte appena, con poco sale e tutto il sapore di una giornata trascorsa al mare. Avevano passeggiato sulla riva per qualche ora e poi Grace si era ricordata del miglior ristorante di fish and chips lì vicino alla costa, così ce li aveva portati tutti. Grace aveva scoperto l'amore di Amir per il mare e lui, ora sapeva molte storie, miti e leggende su pirati e mostri marini grazie a lei. Andavano d'accordo i due ed erano davvero carini insieme.
Edward, finito il suo fish and chips, si recò di nuovo in riva al mare, seguito da una curiosa Caroline. Gli altri stettero ancora sul terrazzo del ristorante a giocare a carte e cazzegiare.
Edward si sedette sulla sabbia, tirò fuori dallo zaino un blocco da disegno, una matita, il carboncino e la gomma pane. Caroline sapeva che all'inizio non doveva guardarlo, così iniziò a passeggiare sulla riva.
Ed si perse nella contemplazione di lei: gambe snelle e avvolte in un jeans bianco arrotolato sopra le caviglie, le spalle lasciate scoperte da un maglioncino blu morbido, i lunghi capelli neri liberi e mossi dal vento, le mani giunte dietro la schiena, il suo profumo...
Edward iniziò a tracciare i contorni della ragazza senza rendersene conto: cercò di immortalare quel momento, le sue emozioni, il suo profumo, il rumore delle onde. Preso dal suo lavoro non si accorse di Caroline che si era avvicinata ed era letteralmente estasiata: l'aveva ritratta, non come in una foto, ma come appariva ai suoi occhi. Si vedeva bellissima in quello schizzo con il carboncino, con i capelli intrecciati alle conchiglie ed un drappo svolazzante tra le gambe, misteriosi fili che le percorrevano il corpo: sembrava una ninfa. Edward continuava a dare profondità ed ombre al disegno, tracciò appena i contorni della spiaggia per catalizzare l'attenzione su di lei. Quando terminò l'opera si rese conto di non aver mai disegnato una persona, per di più una ragazza. Si imbarazzò e fece per chiudere l'album da disegno, quando Caroline posò la sua mano sulle sue.
-Ed, non ho mai visto niente di più bello ed intenso. Ti prego non buttarlo.-
Gli disse seria. Ed annuì sperando che lei non avesse notato quanto di suo avesse messo in quello schizzo, tutto quello che vedeva in lei e soprattutto, quanto la trovava perfettamente imperfetta.
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INDELEBILE
ParanormalUna nostalgica Londra del 2013 fa da sfondo ad una serie di eventi che porteranno due fratelli ed i loro amici a scoprire un mondo parallelo, proveniente dalla Londra del 1800. Leggenda e realtà si fondono sgretolando i confini scientifici, facendo...