Il Circolo della Spocchia - Recensioni

Ricordati di guardare il tramonto [Misslittlesun95]

https://www.wattpad.com/story/73399275-ricordati-di-guardare-il-tramonto

Genere: Romanzo rosa
Trama: "Quando sei un medico è difficile ricevere le brutte notizie. Sei abituato a darle, a confortare gli altri, non immagini mai che la situazione si possa capovolgere, che tu possa trovarti dall'altro lato della scrivania.
O magari ci pensi pure, e ti convinci che se capitasse saresti avvantaggiato perché già sai. Ma cosa sai? La verità è che davanti a fatti del genere siamo semplicemente esseri umani. Non impotenti come molti dicono, semplicemente umani."
Per sconvolgere la vita di Claudia, donna in carriera e madre felice, bastano un paio di settimane.
Bastano il letto madido di sudore ogni mattina, la febbre che continua a salire, i dolori sempre più ricorrenti e il suicidio di Oscar, migliore amico di una vita che sembra non appartenerle più.
Dalle sedute di lavoro in parlamento a quelle di terapia in ospedale, dalle serate in famiglia alle lunghe notti di sofferenza, dai giorni felici ai giorni difficili.
Quanto ci vuole per realizzare la propria idea di perfezione? Quanto basta per distruggerla? Quanto costa tornare a vivere?

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Avete presente lo "Show, don't tell"? Ormai non c'è blog o manuale di scrittura creativa che non lo ponga a pietra miliare della buona scrittura, e il concetto si è talmente radicato tra gli aspiranti scrittori che raccontare è diventato il nuovo spauracchio della letteratura.
Personalmente non mi sono mai trovata troppo d'accordo col mostrare a tutti i costi; è vero, rompe la bolla che separa i personaggi dal lettore. Sono dell'idea, però, che anche il più empatico dei lettori arrivi prima o poi al punto di stufarsi nel sentirsi coinvolgere in tutto. Un po' di racconto, a mio immodesto parere, ci vuole.

Perché ne parlo come incipit a una recensione? Perché qui, purtroppo, il discorso è inverso. Non c'è troppo tell; c'è solo tell.
Il primo capitolo e mezzo è addirittura solo di premessa, tutta la vita della protagonista fino all'inizio della storia passando per il modo in cui ha affrontato il liceo, come ha scelto e conseguito la laurea, la storia di come sia diventata comunista, la situazione politica dei precedenti dieci anni e cinque governi della città; e andando avanti tra lunghe descrizioni varie la malattia promessa nella sinossi, la cui presenza il lettore intravede nel secondo capitolo, non è praticamente trattata fino quasi al settimo!

Lo dico a malincuore, un pochino scoraggiante.

E specifico "a malincuore" perché la trama è accattivante, i temi trattati forti e l'idea di seguire il tiro alla fune della protagonista per tenere insieme i cocci di lavoro, passioni e famiglia dopo la scoperta della malattia e la batosta della perdita del migliore amico mi piace davvero, l'idea alla base della storia è solida e interessante.
Ribadisco un altro "a malincuore", perché tra le righe il potenziale dell'autrice si vede, nella scelta del lessico, nel modo di articolare le frasi; eppure, purtroppo, finisce un po' per perdersi in un lunghissimo tell dove perfino i (pochi, ma può essere una scelta stilistica) dialoghi sono un racconto, non sono approfondite le potenzialità dei rapporti tra i personaggi ma sappiamo sempre cosa mangiano a pranzo e cena.
"L'ultima e più grande fra le arti è l'arte di cancellare", dice Alexander Pope, ed è una revisione con la gomma in mano quella che mi sento di consigliare. Un autore è normale e giusto che sappia tutto della sua storia, e ancora di più della protagonista; ogni dettaglio, ogni storia, ogni momento del passato... ma è davvero necessario che anche il lettore debba essere caricato di tutte queste informazioni, se in fin dei conti sono solo collaterali all'andamento della storia?

Mi rivolgo a te, signorina piccolo sole: il talento c'è e le idee pure, sono sicura che con una buona revisione puoi aiutare la farfalla della tua storia a uscire dalla  crisalide.