Il Circolo della Spocchia - Recensioni

Cronache dei Neraspina [nemobloo]

https://www.wattpad.com/story/97336367-cronache-dei-neraspina

Genere: Fantasia
Trama: Il continente di Etra è rimasto spezzato dalla logorante Guerra del Potere. Gli aelfi, popolo meticcio, discendenti dalla mescolanza di sangue umano e elfico, sono prostrati da una pace precaria che sembra sul punto di cedere sotto il peso della paura. In questo clima di povertà e oscure supremazie, in una fenditura ai piedi delle Montagne Nere, la mastodontica catena montuosa, si cela l'ingresso alla Cittadella dell'ordine dei Neraspina. La malvivenza organizzata che agisce sotto lo stemma del pugnale incrociato alla rosa. Lì tra i suoi Palazzi di roccia nera cova il cuore pulsante della ribellione che porterà scompiglio nella pace da poco instaurata in tutto il continente.
Questo è un assaggio: delle api, delle spine e del principe dei gatti, il bastardo delle stelle. 

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Vorrei sfruttare la storia di oggi per analizzare insieme a voi una variazione del tema Tell/Show, con la consulenza e su riflessione della mia preziosissima socia in diverse discussioni sul gruppo in questi giorni: la distribuzione del sapere.
Questo fattore, che spesso viene un po’ accantonato in prima scrittura per seguire il sacro fuoco dell’ispirazione (per la vostra rubrica preferita: credo molto poco all’ispirazione e molto all’ostinazione), diventa particolarmente importante nella stesura dei fantasy, Impero incontrastato del tell.
Perché? Perché spesso-e per l’appunto-  l’intera ambientazione è frutto della fantasia dell’autore, che ha perso ore e ore a immaginare un mondo alternativo, la sua storia e i suoi abitanti, e scrivendo ci tiene a raccontare a noi lettori tutto quello che la sua mente ha partorito. Di base, oltre che sacrosanto e normalissimo, questo impulso non è nemmeno sbagliato, specialmente quando si tratta di un’ambientazione particolarmente originale e/o lontana dalla nostra realtà (altrimenti non capiremmo una mazza); il problema, e per problema intendo appesantimento, è quando questo si traduce in una lunga e dettagliata spiegazione servita su un elfico piatto d’argento nei primissimi capitoli, tutta insieme e a scapito dello scorrimento della trama.
Questo, a mio parere, rischia di essere il punto debole della storia di oggi. L’autrice, peraltro molto dotata, alterna momenti in cui inserisce le informazioni quando servono, e appigliandosi a uno show ben calibrato e scorrevole, a momenti in cui il sopracitato istinto prende la meglio -soprattutto all’inizio della storia e ad ogni cambio di setting- e il tell riaffiora tra le righe con una narrazione decelerante e molto descrittiva. Il rischio, purtroppo, è di camminare sul sottile filo tra immersione nella storia e infodump (peraltro, nemobloo, hai alle spalle un background molto studioso? L’impostazione delle spiegazioni, e l’uso di capoversi e grassetto a mo’ di titolo e parole chiave, mi ricorda un po’ l’impianto degli schemi universitari); il che, beninteso, non significa che queste informazioni non siano utili -anche se ormai sapete che il mio corpo rigetta le descrizioni dettagliate- ma solo che forse la distribuzione di queste informazioni potrebbe essere dilazionata nella storia, meglio ancora se con il supporto di quello show che l’autrice sa evidentemente usare bene, in favore di una narrazione più fluida e uno svolgimento dei fatti più agile.
Mi impunto su questo aspetto della stesura perché, per tutto il resto, non ho trovato pecche a questa storia; la trama è interessante, l’ambientazione curata come la scrittura in sé e i personaggi sono ben caratterizzati. Nell’insieme già così possiamo parlare di un buon fantasy, vero, ma qui siamo perfettini, e so per certo che un pizzico di attenzione in più al fattore Tell e una revisione della prima parte della storia in tal senso può far spiccare le Cronache dei Neraspina sopra all’immensa distesa dei fantasy disponibili su Wattpad e non solo.