https://www.wattpad.com/story/101848081-i-figli-di-dioGenere: Fantasia
Trama: Un tiepido pomeriggio, in una primavera che già profuma d'estate, Aaron incontrerà la donna che per sempre cambierà la sua vita...tentando di ucciderlo.
In quel preciso istante, il destino prenderà le redini della vita del giovane, portandolo in un mondo fatto di acciaio, sangue e una guerra millenaria contro il male.
In meno di un battito di ciglia, Aaron sarà costretto ad allargare i propri orizzonti per accogliere l'idea che forse il mondo è più grande di quanto in realtà non vediamo, che forse gli dei che popolano miti e leggende camminano tra di noi.***************************
Oggi camminiamo sul filo di una distinzione sottile, che anche a documentarmici per due giorni mi ha un po’ messa in crisi e spero possa essere l’inizio di una discussione con voi:
dove si disegna la linea tra topos e clichè? Quando i punti chiave di una trama e dei personaggi sono “attinenti al genere” e quando una polpetta di rimasugli visti e rivisti?
Partendo dalla mia salda convinzione che ormai l’originalità in senso stretto è morta e decomposta e non é necessariamente un male, faccio un passo indietro per lasciare il posto a chi, di letteratura, ne sa più di me; ammetto di essere ignorante come uno spigolo e non so farvi un bello spiegone sulla differenza, posso solo usare la mia testa, il mio intuito e il bagaglio di libri che ho letto nella mia vita per dare un parere.
Nella storia di oggi, dunque, io vedo un’impalcatura solida, e solida perché più che collaudata (perché sapete che non resisto al canto di un paragone, mi slego dall’albero della nave per ascoltare la sirena e vi confesso che leggendo questi primi sei capitoli nonostante le premesse diverse in più punti la mente è andata ad Eragon, per dirne uno); eppure, oltre quell’impalcatura, lo sforzo e l’ingegno dell’autore per non adagiarsi sul già visto e svecchiare il genere si vede, ed è sinceramente apprezzabile.
Il protagonista, come i suoi comprimari, sono vividi e ispirano simpatia, il mondo costruito intorno a loro è ben distinto ma non del tutto separato dal nostro (ad esempio, ho trovato carinissimo l’accenno al priore del mondo “parallelo” che usa un cellulare).
Una pecca, che si può considerare tale solo in base al mio personale gusto ma che, di nuovo, oltre che scelta dell’autore rientra nel genere, è uno stile molto descrittivo e costellato di spiegazioni mascherate come di utilità del protagonista ma ad uso e consumo di un lettore esterno al mondo della storia; come ho detto, però, le descrizioni sono uno dei grandi spartiacque dei amanti dei libri, c’è chi le adora e chi subisce.
In ogni caso, siamo solo all’inizio di una storia che sicuramente si prospetta scorrevole e intrigante, e attendo con trepidazione che la trama entri nel vivo; e scusate se è poco, in un romanzo.
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Il Circolo della Spocchia - Recensioni
De TodoIl meglio degli autori, consigliato dagli autori stessi! (In questa raccolta verranno inserite le recensioni a tutte le storie che si sono prenotate per la lista "Il Circolo della Spocchia" sul gruppo facebook Wattpad Italia.)