La rosa sulla lapide [DanieleCariboni]

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https://www.wattpad.com/story/89740536-la-rosa-sulla-lapide

Genere: Fantasia
Trama: All'imbrunire i fantasmi escono dalle loro tombe per prendere parte all'eterna recita della loro vita che fu.
Nel giorno dei morti una rosa, tutti gli anni, viene posata su una lapide da una donna, ma quest'anno la rosa non c'è, con grande sgomento dello spirito che l'aspettava. Forse è stata rubata o magari è successo qualcosa alla donna?
Alcuni spiriti inizieranno così una ricerca per la città, per scoprire cosa sia successo.

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Che ne pensate dei libri per bambini/ragazzi? E che fine hanno fatto i vostri?

Nella libreria d'onore in camera mia, tra i volumi che ho amato di più nel corso degli anni, ci sono ben due mensole dei miei libri preferiti di quando ero piccola; ancora oggi, ogni tanto, ne tiro fuori uno e lo rileggo, perché -come per i cartoni della Disney- ad ogni età l'amore per loro si trasforma, nota dettagli nuovi, vede sfumature diverse.
Parliamo, certo, di libri scritti bene, da classici come Il richiamo della foresta a romanzi di nicchia come Matilda Bone, che credo di aver letto solo io nel globo ma che ho amato con tutto il cuore; sembra una stupidata, mettere giù un racconto per giovanissimi, ma come gli harmony questo è un genere molto sottovalutato, e che richiede una particolare arte per non essere noioso, insulso o peggio, pretenzioso.

Per questo la recensione di oggi sarà, conoscendomi, particolarmente breve: i complimenti sono sempre più sintetici delle critiche, e la storia di oggi, diciamolo, è scritta bene.
Parliamo di un racconto pensato per i ragazzini (e una ragazzina in particolare, la figlia dell'autore) ma che funziona anche per un pubblico più adulto, che sicuramente ci troverà dentro spunti diversi senza però perdere l'atmosfera d'insieme, fruibile per quasi ogni livello d'età.
Un particolare punto a favore per lo stile dell'autore, che con un tell ben misurato (perché, in fondo, troppo show a tutti i costi in un racconto risulterebbe grottesco) riesce a trattare un'ambientazione lugubre come quella di un cimitero con i suoi "abitanti" mantenendo un tono di delicatezza e innocenza molto piacevoli, e i personaggi risultano caratterizzati superficialmente ma bene quanto basta per il genere.
Unica, forse, pecca -perché siamo pur sempre degli Spocchiosi, e il pelo nell'uovo uno spocchioso lo trova sempre- il finale.
Non perché sia inadatto alla storia, ma (spoiler! Spoiler! SPOILER!) perché ho una personale e vivissima idiosincrasia verso i finali aperti e gli interrogativi che non hanno una risposta, e io il perché quella rosa veniva donata tutti gli anni lo volevo davvero sapere, dopo che il mistero è stato insinuato (anche se, a onor del vero, mai sottolineato).
Questo guasta, forse, il retrogusto della lettura, ma per il sapore Gordon Ramsay scansate, che Daniele ti dà una pista.


PS: non c'entra nulla, ma avete notato il cambio di avatar di questo profilo? Ecco, lei é l'originale Zzichini.

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