Il Circolo della Spocchia - Recensioni

Gioco di Sangue [Radioactive_R]

https://www.wattpad.com/story/131406677-gioco-di-sangue

Genere: Vampiri
Trama: Alessio sente di non aver mai vissuto a pieno la sua vita. La timidezza è un muro troppo alto da scavalcare, ma il blog di misteri locali che gestisce insieme al suo amico Vincenzo, spesso si rivela la perfetta scappatoia.
È proprio quella modesta attività a condurli in una piantagione avvolta nell'ignoto. Le voci dicono che il proprietario si diverta a sparare a vista a ogni intruso, perfino quelli più innocui.
Tutto ciò che Alessio riesce a trovare, però, è la morte per mano di un uomo incappucciato che prima di spezzargli il collo gli fa bere il suo sangue.
Napoli è vita e morte, una città di cui è meglio non conoscere i segreti.

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Preferite una buona trama o un bello stile?
La domanda potrebbe sembrarvi strana (ho sentito il coro di “entrambe le cose!!” perfino attraverso lo schermo), ma la mia esperienza di lettrice mi ha insegnato che, in particolare quando si tratta di esordienti, spesso ci si trova a poter apprezzare solo uno degli aspetti; anche su Wattpad, dunque, che di aspiranti esordienti campa e prospera, mi è capitato davvero raramente di trovare opere che li unissero (e anzi, già averne uno è manna dal cielo).
Ma la questione diventa subito spinosa: cosa rende una trama una buona trama, e uno stile un bello stile?

La trama di oggi, riallacciandoci alla storia recensita, è interessante. Le storie sui vampiri tirano sempre, nonostante la scia del fu Twilight e dei suoi discendenti letterari sia quasi del tutto scemata, l’ambientazione napoletana (finalmente un setting italiano!) originale, l’idea di seguire il protagonista nella sua presa di coscienza e nell’adattamento alla nuova vita sempre un genere di narrazione interessante (reso ancora più piacevole dall’uso di un narratore non onnisciente, che ci costringe a scoprire ogni nuova informazione insieme ad Alessio e rende più vivida la struttura).
Un’impalcatura ben più che dignitosa, insomma, e guarnita con una giusta attenzione alla grammatica, di cui ho visto su facebook l’autore farsi più volte (e, di nuovo, giustamente) paladino più della media degli autori della piattaforma.
Dove sta l’inghippo, dunque, se il contenuto è cosí piacevole?
Per trattarsi di un autore così giovane, lo stile è eccessivamente vecchio, e allo stesso tempo un po’ troppo naive per dei temi così adulti; a partire dalla scelta del passato remoto, di cui non sono una grande fan perché il rischio di atmosfera da tema delle medie è sempre in agguato (sensazione acuita dalla frequenza altissima di similitudini, che specialmente nella prima metà della storia sfiorano l’una ogni tre righe), c’è troppo. Troppe descrizioni, troppi pensieri del protagonista che non aggiungono niente alla storia ma allo stesso tempo non caratterizzano il personaggio, troppo infodump introspettivo e di ambientazione. L’autore ribadisce continuamente e spesso senza aggiungere, e ogni singolo concetto ha bisogno di almeno un paragrafo –viene, per dare un esempio, impiegata un’intera sezione di capitolo per dire che il protagonista si sveglia, è stanco e prende un caffè.
La sopracitata trama ne esce dunque diluita, tanto che perfino alcune scene “d’azione” finiscono per avvicinarsi pericolosamente al noioso (e l’autore lo sa, perché lui stesso nei commenti ammette che i almeno i primi 10 capitoli sono, cito testualmente, mosci).
Suggerire una bella revisione stilistica con una forbice in mano e una forbice più grande nell’altra, perché l’idea alla base della storia ha molto potenziale e i potenziali competitor del genere sono pochi e molto meno interessanti.