La sposa del Sole [flama87]

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https://www.wattpad.com/story/76797223-la-sposa-del-sole-wattys2017

Genere: Fantasia
Trama: Ogni trecentosessantacinque anni, il Dio Sole sceglie una donna mortale da sposare e la indica ai suoi fedeli tramite il suo stemma. Compito dell'Ordine e di ogni cittadino sarà scovarla prima che ella compia trent'anni: verrà istruita alle pratiche del culto e, infine, condotta presso l'altare ove convolerà a nozze con il Dio, per onorare l'antico patto e scongiurare l'ira di quest'ultimo.
Eppure, nonostante il tempo sia giunto, la ventiquattresima Sposa non è stata ancora trovata e il tempo stringe. Così, messi con le spalle al muro, la Corona e l'Ordine sono in agitazione: ne faranno le spese tutti coloro accusati di eresia e di voler sabotare il Viaggio di Nozze.

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Autore, anzi Daniele (posso chiamarti Daniele? Diciamo di sì perché sono sdraiata sul divano e non puoi dirmi di no prima che pubblichi questo pezzo), a questo giro mi rivolgo direttamente a te.
Ho fatto una piccola ricerca –che in realtà faccio sempre su opera e autore prima di recensire, ma ho voluto aspettare qualche capitolo a dirlo per non passare subito da stalker- e so che sei molto proiettato verso il desiderio di pubblicazione, per cui mi piace pensare che a te faccia piacere una recensione più severa e precisa della mia generica impressione mièpiaciutononmièpiaciuto; dunque, cominciamo.

Va detto, innanzitutto, che a livello di trama ha lo scheletro più solido che abbia incontrato finora su Wattpadad; avvincente lo sviluppo, ben differenziati i personaggi, sufficientemente evocativo lo scenario, intrigante il cambio nella terminologia della scansione del tempo. Insomma, accantoniamo subito il dubbio: il tuo libro mi è piaciuto, perciò passiamo subito alle limature.
Primo fra tutti, il prologo e il glossario  a parte. È assodato che i lettori di oggi spesso sono dei farfallini che proclamano di divorare i classici russi e abbandonano i libri più contemporanei se nelle prime tre pagine non c'è un fuoco d'artificio dietro l'altro; ma se cambi totalmente il lessico su un argomento basico come lo scorrere del tempo e della vita non puoi descriverlo solo dopo cinque anche piuttosto lunghi capitoli e pretendere che un lettore arrivi fino a lì per capire cosa ha letto fino  quel momento, per poi probabilmente dover ricominciare per raccapezzarsi. Te ne sarai sicuramente accorto da solo, perché nei commenti dei lettori ti è stato chiesto più volte il significato di alcuni termini e l'hai spiegato lì, ma in un'ipotetica libreria non avrai il vantaggio dell'interazione costante e rischi di perdere  lettori. Io stessa, che non mi reputo una farfallina, dopo prologo e primo capitolo ho avuto un attimo di sconforto, e ho avuto bisogno di andarmi a leggere glossario e commenti per tirare le fila.
Ti consiglierei di mettere il glossario all'inizio (magari snellendolo anche, perché alcune spiegazioni sono interessanti ma a livello di storia un po' superflue), o meglio ancora crearci sopra un capitolo all'inizio con la spiegazione delle basi per poter comprendere il resto della storia.
Detto questo, un appunto più generale, e premetto che non é una critica a uno stile che personalmente non mi dispiace ma un umile consiglio per rendere il libro più fruibile da un pubblico più vasto: ho notato che tra gli autori che ho letto è una costante più maschile che femminile usare uno stile e un lessico molto studiati e ricercati. Ho qualche idea del perché sia il cromosoma Y ad avere una scrittura più pomposa, ma sarebbe una digressione sociologica e  per non divagare restiamo su di te; sei uno da scrittura di getto o rifletti attentamente prima di buttare giù ogni parola? Nel primo caso, ti consiglierei di prestare più attenzione; nel secondo, di pensarci un po' di meno.

Scrivi bene, l'impalcatura del libro regge, non hai bisogno di tante acculturate infiorettature stilistiche (specialmente nella prima metà del libro). È come cucire un bel vestito e poi riempirlo di paillettes fino a nasconderlo. È come –perché ormai si sa che non rinuncio ai paragoni letterari- leggere Herman Hesse che scrive I Pilastri della Terra. E, non me ne vogliano i fan di Narciso e Boccadoro, la parte del complimento era Ken Follett –peraltro,  visto quanto amo quel libro è un gran complimento.
Spero che mi perdonerai se ti sono sembrata più critica del solito, ma come ho già specificato il libro è un buon libro e credo che in ambito di pubblicazione abbia più di un chance, per cui l'ho presa più a cuore di altre storie; ti auguro tanta fortuna.

PS: sono felice che sia stata cambiata la copertina, la prima non rendeva affatto giustizia alla storia.

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