12.
Lasciata la canoa sul bordo destro del fiume, quando raggiunsero le Cascate del Cielo – nel Reame di Enerios – Eikhe ed Aken ne discesero per prendere la via per il villaggio più vicino.
In lontananza, le colline ormai brulle e spruzzate di neve leggera si intervallavano a lunghi filari di viti e frutteti a riposo.
Campi a maggese attendevano spogli di essere coltivati l'estate successiva, ignari che, ai primi albori della primavera, sarebbero stati sacrificati per la guerra.
Sarebbero stati calpestati dal passaggio di zoccoli di cavalli, carri di vettovaglie e stivali di soldati che, per la difesa del regno, avrebbero fatto scempio di quei terreni agricoli.
Camminando speditamente lungo una mulattiera, circondata da prati rinsecchiti dal freddo invernale, Eikhe sospirò leggermente a quel pensiero.
"Tra qualche mese, queste terre brulicheranno di morte e devastazione."
"L'alternativa sarebbe la distruzione del regno" replicò Aken, pur comprendendo il suo dispiacere. "Mio padre ripagherà ogni contadino per le coltivazioni distrutte."
"Non stavo pensando tanto a questo, quanto al sangue che lorderà la terra" sussurrò Eikhe. "Il dio-corvo sarà lieto del tributo a lui versato. Haaron il Nero griderà sulle alture, mentre Hevos piangerà la morte delle sue creature."
"Esiste un motivo per cui Hevos ti si è mostrato sotto le sembianze di un lupo?" le domandò, ancora intimidito da quell'evento più che inaspettato, e desideroso di far cambiare argomento a Eikhe.
Non voleva vederla così turbata, né parlare di guerra e morte.
Tentare di dare un senso alla visione che aveva avuto, era decisamente importante, per lui.
Poter dire di essere stato alla presenza un dio, non era da tutti.
"E' la sua vera forma, quella primigenia. Per lo meno, è quel che sappiamo noi. Non conosciamo i motivi che lo spinsero a camminare tra gli uomini, prendendone le sembianze, né sappiamo cosa lo obbligò a riprendere sembianze animali, ma tant'è. Il fatto stesso che, però, si sia scomodato a tornare e camminare tra noi, è indice del fatto che qualcosa, effettivamente, sta avvenendo. Lui ha detto che c'è in atto un cambiamento. Forse, non solo io e Seletta abbiamo compiuto la scelta da lui desiderata anni e anni orsono."
"Non si era mai manifestato, prima?" esalò sorpreso Aken.
"No, ma forse, ove lui risiede, il tempo scorre diversamente, e non si è neppure reso conto di quanti anni siano passati dalla morte di Hyo" scrollò le spalle Eikhe, prendendolo per mano con un sorriso timido. "Posso?"
"Certo" le sorrise di rimando lui. "E' plausibile, o si sarebbe reso conto molto tempo addietro degli errori commessi dalle sue discendenti."
"Già" sospirò Eikhe, reclinando il viso verso terra.
Se fosse intervenuto prima, forse lei non avrebbe dovuto dire addio ad Aken, e Seletta non avrebbe perso il compagno.
Comprendendo i motivi del suo silenzio, Aken preferì non chiederle più nulla.
Turbato, osservò in lontananza la spianata dove si trovava il villaggio di Elcantar, che avrebbero raggiunto entro un paio di giorni al massimo.
Con tutta probabilità, avrebbe fornito loro i mezzi per raggiungere Rajana, interrompendo di fatto la loro solitudine beata.
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Il Marchio di Hevos - Cronache di Enerios Vol. 1
Fantasia(Categoria Contenuti: ORANGE FLAG) Il regno di Enerios è sull'orlo della guerra con il suo nemico storico, Vartas. Solo il suo principe ereditario, Aken di Rajana, e una ragazza-lupo, Eikhe di Nestar, potranno salvare il loro regno dalla distruzione...