Capitolo 14

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14.


La riunione delle capo-tribù si svolse il mese seguente il ritorno di Eikhe.

Con un misto tra sorpresa, sgomento e gioia, nell'attesa che il Consiglio si riunisse, la ragazza scoprì suo malgrado di aspettare un figlio da Aken.

Per evitare qualsiasi problema con la madre, preferì comunque tacere quella scoperta.

Era più che sicura che, se Kaihle avesse scoperto ogni cosa, l'avrebbe fatta abortire... o peggio.

Complice le basse temperature, e i pesanti abiti invernali che erano costrette a indossare, il suo segreto fu ben protetto dai potenziali sguardi accusatori di tutte.

Nel giorno del Consiglio delle Anziane, il villaggio di Nestar era in fibrillazione.

Nessuna di loro aveva idea di quello che le Signore delle tribù avrebbero potuto decidere, quel giorno.

Inoltre, Eikhe non era del tutto sicura che le preghiere di Hevos avrebbero potuto qualcosa, se tutte loro non si fossero trovate d'accordo a intervenire per aiutare re Arkan contro Vartas.

L'odio che, nei secoli, si era esteso nei cuori delle donne-lupo nei confronti degli uomini, era così radicato e potente che, forse, neppure la preghiera di Hevos avrebbe potuto spezzarlo.

Usati solo per poter avere delle figlie che portassero avanti la tradizione, gli uomini non avevano alcuna voce in capitolo, nella crescita della prole femminile.

Nel caso in cui fosse nato un maschio, il bimbo veniva svezzato e poi ricondotto dal padre, indegno del suo sangue e non adatto a crescere nei boschi accanto alla madre.

Era una tragica verità il fatto che, pur opponendosi a tante illogiche pratiche sessiste, come le percosse e i maltrattamenti in famiglia, le donne-lupo fossero miopi al pari degli uomini.

Per Eikhe, ora era evidente come il sole che brillava tranquillo tra i monti imbiancati dalla neve.

Non v'era alcuna differenza, tra loro e gli uomini.

Sfruttavano per il proprio interesse l'altrui sesso, ormai dimentiche della lezione di Hevos che le aveva volute indipendenti e fiere, ma mai egoiste.

E non v'era forse egoismo, in ciò che facevano?

L'amore che Hyo e Hevos avevano condiviso nel dare alla luce la piccola Evanna non esisteva più, nelle tribù di donne-lupo a loro devoti.

Era stato sostituito dalla diffidenza, dal sospetto e dalla cieca cocciutaggine.

Cocciutaggine che, quel giorno, Eikhe sperava di spezzare o, quanto meno, di veder in parte scemare.

Per l'evento così importante di quel giorno, Eikhe, Tyura e un altro paio di sorelle erano state incaricate di preparare la Sala Consigliare.

Le giovani si erano perciò impegnate per far risplendere ogni più piccola asse del pavimento, o pietra del camino, che componeva l'enorme salone.

Raccolti per il fuoco gli odorosi rami di un Abete delle Nebbie, il camino era poi stato acceso nella sala perché fosse degnamente accogliente per le onorate ospiti.

Avvolte da quel dolce profumo di resina, una quarantina di donne si erano infine accomodate su morbidi cuscini ricamati, in attesa dell'intervento di Kaihle e della figlia minore.

Un vento inclemente sibilava tra le case di Nestar, mentre una neve fredda e leggera cadeva sulle montagne, andando sommarsi a quella precedentemente caduta in quelle settimane.

Il Marchio di Hevos - Cronache di Enerios Vol. 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora