15.
Con l'avvicinarsi della primavera, le giornate si allungarono progressivamente.
Sempre più spesso, dai Monti Urlanti, piccole slavine scivolavano dai pendii e dalle guglie minacciose, giungendo fino ai frangi valanga del villaggio di Nestar.
I danni, per lo più, si riducevano a qualche pino sradicato dal terreno, o alla distruzione delle strutture di protezione, erette a difesa del centro abitato.
Con le loro grida raggelanti, le valanghe ricordavano a ogni abitante della montagna che, ben presto, lugubri cori di guerra sarebbero giunti dai confini del regno.
La fucina lavorò a pieno ritmo per tutto l'inverno, senza mai essere spenta, mentre artigiane dalle abili mani forgiavano archi da guerra e frecce in quantità mai prodotte in precedenza.
Le più giovani tra le ragazze-lupo, designate al controllo delle infanti e dei lupi da svezzare, si alternarono nei loro compiti senza attendere gli ordini delle adulte.
Troppo impegnate ad allenarsi, o a preparare le armature per le battaglie che le avrebbero viste protagoniste, non avevano tempo di occuparsi di cose simili.
In tutto quel via vai di persone e animali, Eikhe fece la sua parte, nascondendo la gravidanza all'intero villaggio ma non a Sendala che, più di chiunque altra, la conosceva a fondo.
Sapeva comunque che, non appena gli abiti pesanti fossero stati smessi per indossare le più leggere tuniche primaverili, il suo segreto sarebbe venuto alla luce.
A quel punto, però, sarebbe stato troppo tardi per qualsiasi cosa.
Una calda mattina di inizio primavera la sua preoccupazione divenne sgomento quando, osservandosi allo specchio, notò ansiosa la curva del suo ventre.
Essendo alta e dalla struttura longilinea, la sua rotondità appariva più che evidente, alla se stessa riflessa sulla superficie di lucido piombo.
Si era fatta così evidente che, anche indossando la lunga tunica di pelle di daino, non avrebbe più potuto celarla.
Sospirando, Eikhe scrollò coraggiosamente le spalle e lasciò perdere ogni precauzione.
A quel punto, al quinto mese di gravidanza, la madre non avrebbe più potuto nuocerle né, tanto meno, far del male al bambino.
Sapeva che avrebbe subito la sferza della sua ira, ma era pronta a tutto pur di difendere la sua creatura.
Che la ingiuriasse pure. Che la punisse. Lei non aveva nulla di cui vergognarsi.
Sendala le aveva fatto una predica quasi infinita circa la sua pazzia, a tal proposito.
Eikhe, però, aveva insistito a tal punto sulla purezza dei suoi sentimenti, e di quelli di Aken che, alla fine, anche la sua recalcitrante amica aveva ceduto e le aveva creduto.
Non era del tutto sicura che, con la madre, sarebbe avvenuta la stessa cosa.
Sapeva quanto radicate fossero le sue idee, e quanto le leggi delle tribù fossero importanti – e inviolabili – per lei.
Nulla, neppure le sue accorate preghiere, avrebbero fatto cedere Kaihle.
Un bussare discreto alla porta la portò a coprirsi con la tunica, che aveva lasciato aperta sul ventre.
Avviandosi per vedere chi fosse, sbuffò contrariata quando si ritrovò dinanzi la sorella maggiore.
Vedendola, Tyura la squadrò confusa prima di portarsi le mani alla bocca per reprimere uno strillo di sorpresa.
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Il Marchio di Hevos - Cronache di Enerios Vol. 1
Fantasía(Categoria Contenuti: ORANGE FLAG) Il regno di Enerios è sull'orlo della guerra con il suo nemico storico, Vartas. Solo il suo principe ereditario, Aken di Rajana, e una ragazza-lupo, Eikhe di Nestar, potranno salvare il loro regno dalla distruzione...