Always & Forever ~ Illuminati Crew

26. Aiuti invisibili

Luca's POV

IO: Matteo!!!!!

Lo vedo a terra piegato in due.

Matteo: Sto bene...

Si tiene il braccio ferito.

Matteo: Una specie di vento gelido mi ha colpito e ho sentito un dolore lancinante al braccio. Probabilmente si è infettata la ferita.

Mi mostra la ferita e, anche se non sono un medico, i bordi scuri e gonfi del taglio non sono un ottimo segno.

IO: Ce la fai a proseguire?

Matteo: Sì, più o meno.

IO: Dai, appoggiati a me.

Piano ci dirigiamo verso la casetta e, con nostro sollievo, troviamo Giovanni sveglio.

IO: Stai bene? Cosa è successo?

Giovanni: Te lo spiego dopo. Comunque ora sto bene, ma Matteo... non ti vedo in gran forma.

Matteo: Colpa della ferita, ma posso farcela.

IO: Se te la senti torniamo da Mauricio e Fede.

Giorgio: Li avete trovati?

Giovanni: E Andrea?

IO: No, di Andrea nessuna traccia. Mauri e Fede lì abbiamo trovati andando verso il mare, ma sono incatenati agli scogli.

Non appena finisco di dire la frase gli occhi di Giovanni, Giorgio e Pietro si spalancano e si guardano in modo strano.

IO: Che c'è?

Giovanni: Dobbiamo andare! Veloci!

Matteo's POV

La ferita continua a farmi sempre più male, ma non so come curarmi. Spero solo di riuscire ad andare via da quest'isola il più presto possibile. Penso che non ci siano solo i demoni di cui mi hanno parlato gli altri, c'è qualcos'altro...

Una nuova ventata gelida attraversa il mio corpo non appena supero il piccolo ponticello di legno che collega le due rive del canale di Poveglia. Cerco di non farlo notare agli altri, ma vorrei capire di che cosa si tratta. Dobbiamo prima liberare Mauricio e Federico! E trovare Andrea!

Ripercorrendo la stessa strada ci ritroviamo di nuovo davanti agli scogli e a qualche metro più in là ci sono Federico e Mauricio.

Luca: Siamo tornati!

Giorgio: Ehi come va?

Fede: Potrebbe andare meglio! Giovanni, stai bene?

IO: Abbastanza, tutta colpa del nuovo incubo del quale raccontavo nel tragitto agli altri, ed è per questo che vi dobbiamo liberare il prima possibile.

Mauricio: Un altro incubo? Ma servono a qualcosa?

Giorgio: L'ultima volta mi ha permesso di salvare Giampiero.

Raccontiamo tutti i fatti successi e dopo 15 minuti ci mettiamo a cercare, io, Giorgio e Giovanni, delle aste di metallo per far leva sulle catene.

Entriamo tutti insieme in un edificio non molto distante dagli altri e ci dividiamo per riuscire a coprire tutta l'area. Giorgio rimane a piano terra, Giovanni raggiunge il primo piano e io il secondo, anche se con un po' di difficoltà, poiché le scale non sono molto stabili. Arrivato in cima alle scale noto che anche in questo edificio ci sono numerose barelle scaraventate ovunque. Iniziai subito a cecare qualcosa per far leva: le assi di legno non vanno bene poiché sono praticamente tutte marce, le aste di metallo dei lettini sono troppo deboli. Continuo a cercare.