40. L'abbraccio di cui avevo bisogno

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Pietro's POV

Mi sento sciocco a piangere. Come avrei potuto spiegargli del sogno? Ma la mia preoccupazione svanisce subito, poiché in due secondi mi ritrovo addosso Giorgio; e nell'impeto cado all'indietro sul cuscino. Lo abbraccio con tutte le mie forze e lo stringo a me. Le lacrime ormai sono un fiume in piena. Affondo la faccia nella sua spalla, mentre con una mano gli accarezzo i capelli. Non avrei mai pensato di riaverlo qui al mio fianco, di sentire il suo profumo e di poterlo riabbracciare. Sono felice, anzi molto di più; sono tornato a vivere. Ora tutto ha di nuovo un senso.

Piano piano ci rialziamo e rimaniamo in ginocchio sul letto a guardarci.

IO: Pensavo di non rivederti mai più.

Giorgio: Anch'io.

IO: Cosa?!

Giorgio: Non riuscivo a svegliare né te né gli altri, ero preoccupatissimo.

IO: Io ho fatto un incubo veramente orribile, dove tu...beh, tu...

Giorgio: Dove io morivo?

IO: Sì, ma come fai...

Giorgio: Ed eravamo sull'isola di Poveglia in Veneto con gli altri?

Rimango scioccato dalle parole pronunciate da Giorgio.

IO: Ma quindi abbiamo fatto lo stesso incubo? Quindi cosa è successo?

Giorgio: E lo chiedi a me? Io mi ricordo solo di essere morto a Poveglia e di essermi risvegliato qui circa 20 minuti fa.

IO: Ma era perciò un semplice incubo?

Giorgio: Un sogno in comune, uhm. Non penso. Anche il semplice fatto che non sono riuscito a svegliarti mi fa supporre che ci sia qualcosa di strano. E poi c'è questa.

Mi avvicino a lui e mi mostra un segno, simile ad una voglia, proprio nel punto in cui era stato colpito dal pugnale. Sono sicuro che quello prima non c'era!

Giovanni's POV

Conoscete quel momento in cui uscite da un incubo con il cuore che vi batte a mille e gli occhi spalancati, come se aveste appena visto qualcosa di orribile accadere di fronte a voi? Beh, in questo momento io sono in quella situazione.

Mi risveglio di colpo su di un letto con lenzuola azzurre, la luce del sole entra dalla finestra alla mia sinistra e inonda tutta la stanza. Lentamente mi volto a destra e noto a fianco a me Andrea, sdraiato sotto le lenzuola.

Non capisco; sono morto o era tutto un incubo?

Tutto ad un tratto Andrea apre gli occhi e si guarda attorno, finché non nota la mia presenza, che lo fa bloccare.

Andrea: Giova?!

In un attimo si mette seduto, senza staccare gli occhi da me. Mi osserva con un sguardo tra l'incredulo e il sollevato.

IO: Andrea...

Non riesco a capire niente, ma proprio niente. Che cosa sta succedendo, per l'amor di Dio?!

Andrea lunga una mano tremante verso di me toccandomi la spalla, allora in quel momento mi viene in mente un dettaglio abbastanza importante: la mia ferita mortale. Controllo il punto in cui la lama mi aveva colpito e con mio sconcerto trovo proprio in quel punto una voglia scolorita non troppo grande. Torno a guardare Andrea, che non pronuncia parola.

IO: Era... solo un incubo?

Andrea: Poveglia?

Lo sconcerto pervade di nuovo tutto il mio corpo e sembra uscire da esso per espandersi in tutta la camera. Abbiamo fatto lo stesso "sogno"?

Sono morto?

Gaap? Ramiel? Asmodeo?

Ma quindi cosa è successo realmente?

Ah, non mi importa, perché io sono qua e davanti a me c'è il mio migliore amico, quello vero.

Dopo qualche secondo ci stringiamo in un abbraccio. Penso siano parecchi anni che non lo abbraccio e mi ero dimenticato della sensazione di completezza che mi crea. Poi, dopo ciò che è successo, mi serve proprio.

Andrea: Giovanni anch'io ti voglio bene.

Cosa?! Ho sentito bene?! Andrea ha detto espressamente che mi vuole bene? Nel "sogno" glielo avevo detto io...

Nascondo il mio volto nella sua spalla e lo abbraccio ancora più forte. Poi decido di lasciarlo per guardarlo in faccia e solo ora mi accorgo dei suoi occhi lucidi e della piccola gocciolina che era scesa piano piano sulla guancia. Non lo ho mai visto piangere, a parte per quelle volte in cui guardava la partita e la Juve perdeva negli ultimi minuti. Gli asciugo la lacrima e gli sorrido, e lui ricambia. Nessuno dei due dice una parola; continuiamo a fissarci e a sorridere come se tutto il mondo intorno a noi fosse sparito, ma ad un certo punto sentiamo una voce arrivare dal corridoio e così usciamo da quella specie di trans e subito ci dirigiamo fuori dalla stanza.

Giorgio: Giovanni!!!


SPAZIO AUTRICE

Weilà gente!!! PENULTIMO CAPITOLOOO!!!😭

E anche Giovannino è tornato!!!! Urrà!!!🎉🎉🎉

Domani o dopodomani uscirà l'ultimo capitolo della storia, quindi tenetevi pronti!😄


Ah, un'altra cosa: avevo intenzione di aprire una pagina su Instagram, dove posso pubblicare i miei edit (o quelle cose che assomigliano da lontano a degli edit) e tenervi meglio aggiornati sulla pubblicazione di nuove storie/capitoli. Il problema è che devo scegliere un nome e purtroppo non posso usare questo di Wattpad. A me era venuto in mente la_postina_delle_cazzate, in onore dei alcuni vecchi video di Giorgio, può andare? Suggeritemi anche voi qualcosa e poi decido.😘😘

Per ora è tutto, ci si vede con il prossimo capitolo

ASGANAWAY!!!😎

Always & Forever ~ Illuminati CrewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora