47

3.7K 363 87
                                    

Altre due ore, ed Hoseok fu a casa.

Ma, questa volta, non era da solo.

Irene e Taehyung lo seguivano ridacchiando piano, felici di quella sorpresa che stava riuscendo fin troppo bene.

Erano appena le cinque e mezzo del mattino, ma decisero comunque di lasciare dormire Jungkook in pace, andandosi quindi a nascondere tutti all'interno della stanza di Hoseok.

«Però facciamo piano, non lo svegliamo... » sussurrò Taehyung, restando a gambe incrociate sul letto.

Hoseok annuì subito, venendo però distratto da Irene che aveva iniziato a curiosare in giro.

In pochi attimi la vide raggiungere quel cassetto, e lanciando un breve urlo imbarazzato si lanciò su di lei per bloccarle i movimenti.

«No, lì non ci devi guardare tu!» esclamò quasi come un bambino che fa i capricci, facendo ridere Irene in modo divertito, e Taehyung in modo curioso.

«Oddio, non mi dire che ci tieni dei porno!» urlò il maggiore, facendo assumere al viso di Hoseok una sfumatura più tendente al rosso, cosa che fece ridere ancora di più Irene.

«Guarda che ajusshi maniaco!» urlò lei ridendo, iniziando a pizzicare i fianchi di Hoseok.

E mentre lui se ne stava a terra a soffocare quasi a causa delle risate, Taehyung si alzò ed andò ad aprire il cassetto, tirando fuori tutto con divertimento.
E subito notò la chiave volare a terra, ed ovviamente non poté continuare quella scenetta.

«Aaah, ecco! Questa è per tenere nascoste altre cose sconce?» disse ridendo, afferrando la chiave prima di mettersi a girare per la stanza alla ricerca di qualcosa che potesse aprire.

Hoseok, seppur ancora un po' in difficoltà, rispose «Non ci sono cose sconce! È solo per le pillole di Jungkook! », ed entrambi i due ragazzi si bloccarono a quelle parole.

«Pillole di Jungkook?» domandò preoccupato, Taehyung.

«Di che stai parlando?» continuò, Irene.

Hoseok riprese fiato e si tirò a sedere prima di schiarirsi la voce e continuare a parlare.

«Sì...sono dei sonniferi, niente di particolare. Solo che li ho dovuti mettere sotto chiave perché... Beh...è successa una cosa che l'ha richiesto, molto tempo fa».

E Taehyung si sentì stranamente male, in quel secondo.

La brutta sensazione che si portava dietro da quando, sei ore prima, era salito sull'aereo, si era fatta all'improvviso più forte.

«Abbiamo fatto un bel po' di casino...» sussurrò Taehyung, improvvisamente in panico.

«Sì, e allora? Non mi sembra che si sia svegliato...» mormorò confusa, la ragazza.

E lì Hoseok e Taehyung si guardarono negli occhi, sussurrando all'unisono un semplice “appunto”.

Hoseok si alzò di scatto da terra e tolse la chiave dalle mani di Taehyung prima di correre ad aprire la piccola cassaforte.

Un forte colpo al cuore lo attraversò nel notare il flacone mancare, e da quella reazione anche Taehyung riuscì a capire.

Senza neanche pensarci oltre uscì dalla camera di Hoseok per correre verso quella di Jungkook, lanciando un grugnito carico di frustrazione nel notare la porta chiusa.

«Hoseok! Dannazione Hoseok! È chiusa a chiave!» urlò, provando ancora ad aprire, seppur inutilmente.

Hoseok e Irene lo raggiunsero con una pesante lampada marrone tra le mani, e Taehyung neanche chiese da dove diavolo l'avessero presa, perché in quel momento era piuttosto inutile come informazione.

Afferrò l'oggetto tra le mani, e poi lo sbatté più volte contro la serratura, fino a farla rompere e correre, così, all'interno della stanza.

La prima cosa che fece fu prendere il viso di Jungkook tra le mani, e subito gli si riempirono gli occhi di lacrime nel notare il suo respiro così flebile ed il suo viso così pallido.

«Hoseok! Chiama un'ambulanza!»

Too bad, but it's too sweet || VKook (Ita) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora