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Passarono giorni, settimane, mesi, e di Jungkook nessuna traccia.

Irene non ne parlava e Taehyung non voleva tirare fuori l'argomento.

Continuavano semplicemente a stare insieme, come facevano prima dell'arrivo di Jungkook nella vita del maggiore.

Taehyung sentiva la mancanza del minore, la sentiva fin troppo, ma non poteva parlarne con nessuno a parte Jimin e Seokjin.
Solamente loro sapevano cosa era successo, solamente loro erano dalla sua parte.

«Taehyung...io sinceramente non capisco perché continui a stare con lei.
Non sarebbe meglio lasciarla ora? Così le dai anche l'opportunità di riprendere in mano la sua vita, magari di conoscere anche qualcun altro... » disse Seokjin, inclinando il capo fino a poggiarsi contro lo schienale della poltrona sulla quale era seduto.

«Non posso, Jungkook ha detto di renderla felice. Ed io lo farò. La renderò felice, posso farcela»

«E della tua felicità?» s'intromise Jimin, che fino a quell'istante era stato in religioso silenzio.

Quelle parole fecero bloccare gli altri due presenti nella stanza, quindi Jimin continuò.
«Taehyung, tu così non sei felice.
Con Jungkook lo eri, in quella settimana eri la persona più felice del mondo, e lo so che non ti conosco bene, ma queste sono parole di Jin.
Perché non pensi alla tua felicità?»

Subito dopo quelle parole la stanza calò in un silenzio assordante, Taehyung non sapeva cosa pensare o cosa rispondere, e Jin non voleva aggiungere altro essendo d'accordo con il suo ragazzo.

Passarono pochi istanti, e Taehyung aprì le labbra, ma non uscì alcun suono, interrotto dallo squillare insistente del cellulare di Jimin.

Jungkook.

Jimin tirò le labbra in un sorriso non appena lesse il nome del suo migliore amico sullo schermo, ed ovviamente non perse tempo a rispondere.

Aprì la chiamata e subito dopo si avvicinò a Jin, lasciandogli un bacio sulle labbra prima di uscire fuori da quella casa.

«Kookie! Non ti fai sentire da un sacco di tempo! Come va lì? Ti trovi bene?» disse sorridendo, Jimin, iniziando a camminare su e giù per il vialetto di casa.

«Yah, ChimChim! Mi manchi tantissimo, e lo so che non mi sono fatto sentire, sono stato troppo occupato con le lezioni. Mi dispiace.
Qui va tutto bene, e , invece il suo tono sembrava leggero, tranquillo, eppure Jimin aveva capito che c'era qualcosa che l'altro non aveva il coraggio di dire.

«Sono felice che stai bene, davvero. Però non esagerare con le lezioni, che poi torni tutto figo e muscoloso e accanto a te faccio brutta figura...» rise il maggiore, prendendo poi un po' d'aria prima di continuare a parlare «e si, qui va tutto bene, non ti preoccupare».

«Jiminie, stai esagerando. Anche se ballo non tornerò muscoloso come Rain... E sono sicuro che se tu inizieresti ad allenarti un po' diventeresti un gran figo! » esclamò ridendo dall'altra parte del cellulare.

Too bad, but it's too sweet || VKook (Ita) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora