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Taehyung sorrise subito nel vedere la risposta del più piccolo.

Voleva vederlo, aveva davvero voglia di vederlo, anche se non riusciva ad immaginarsi come le cose si sarebbero svolte una volta che Jungkook l'avesse visto.

Decise di non pensarci mentre, con estrema cautela, sfilava il braccio da sotto il capo di Irene che, tranquilla, continuò a dormire.

Indossò soltanto le scarpe ed il cappotto prima di decidersi ad uscire, dirigendosi subito verso la sua fidata auto scura come la notte.
Aveva talmente tanta voglia di vedere il minore che arrivò sotto casa sua in soli dieci minuti quando, normalmente, ci sarebbero voluti quasi venti minuti di strada.

Ma non era questa la cosa importante, no.

Doveva pensare a cosa fare per non spaventare Jungkook.

Per non farlo tornare dentro casa, per non farlo arrabbiare e lasciarlo parlare.

Kookie, sono arrivato. Potresti tenere gli occhi chiusi non appena sarai in giardino?

Inviò il messaggio, spegnendo subito dopo la macchina per evitare di lasciare qualche luce interna accesa.

Uhm...okay, sto scendendo, hyung.

Taehyung sorrise ancora a quella risposta, anche se già aveva in mente un bel discorso da fare al minore.

In fondo non è affatto normale la sua fiducia. Insomma, poteva esserci chiunque dietro quello schermo, ed il suo piccolino accettava così?

Tirò un piccolo sospiro che praticamente gli si bloccò in gola non appena vide Jungkook camminare ad occhi chiusi per il giardino, con le mani tese in avanti.

Sembrava un bambino, era davvero adorabile.

Si mordicchiò il labbro inferiore e subito dopo scese dall'auto, avvicinandosi così al più piccolo.
La prima cosa che fece fu intrecciare le loro mani, e vide subito Jungkook sorridere.

«Hyung? Sei tu? Perché non parli?»

«Shhh...»

Ancora non poteva parlare, il povero Taehyung.

Sarebbe stato scoperto subito, per questo lo portò verso l'auto, in modo da avere il minore chiuso sul veicolo con sé non appena lo avesse scoperto.

Preferiva fare le cose con calma.

«Posso aprire gli occhi almeno per salire in auto?» rise il più piccolo, cominciando a tastare lo sportello ancora chiuso.

Il più grande portò una mano sugli occhi di Jungkook, aprendogli nel frattempo lo sportello con l'altra.

«Lo prendo per un no...» continuò in un mormorio, il più piccolo, riuscendo però a mettersi seduto grazie all'aiuto dell'altro.

Taehyung corse per salire al lato del guidatore, chiudendo gli sportelli prima di mettere in moto l'auto e sussurrare con un tono incredibilmente basso «adesso puoi».

E notò perfettamente il modo in cui Jungkook rabbrividì al solo sentire la sua voce.

Iniziò a guidare senza voltarsi verso l'altro, sentendosi però, all'improvviso, il suo sguardo addosso.

E poi soltanto il suo tono sconvolto.

«T-taehyung?»

Too bad, but it's too sweet || VKook (Ita) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora