14

6.4K 502 96
                                    

Aveva una settimana, una sola settimana per far capire a Jungkook quanto tenesse a lui, una sola settimana per convincere anche lui che quella tra loro non era una cosa così brutta quanto credesse.

Sin dal giorno seguente aveva iniziato ad essere più presente nella vita del minore.

La mattina era andato a casa sua per portarlo a scuola, in un tragitto pieno d'imbarazzo e tensione, ma comunque l'aveva fatto e non se n'era pentito.

All'uscita era tornato per prenderlo, afferrandolo subito per la mano prima che potesse incontrare di nuovo quel biondino che lo infastidiva.

E l'aveva visto, aveva visto benissimo il viso di Jungkook farsi più rosso a quel semplice tocco, e subito un sorriso felice e squadrato aveva preso posto sul suo viso.

«Smettila...» mormorò ad un tratto il più piccolo, una volta saliti in macchina.

Taehyung inclinò subito il viso di lato, con sguardo confuso prima di domandargli «Di fare cosa?».

«Di sorridere in quel modo... È imbarazzante...» disse, coprendosi il viso.

«Sono felice, Kookie. Non posso essere felice?» e subito dopo mise in moto, ma non era diretto verso la casa del più piccolo.

Jungkook non se ne rese neanche conto, troppo immerso nei suoi pensieri.

Le parole di Taehyung l'avevano lasciato in confusione.

Poteva essere felice?
Potevano essere felici?
Era una cosa sbagliata, no?
Allora perché aveva anche lui voglia di essere felice?

«Tae...» sussurrò, dopo una decina di minuti passati in silenzio.

«Si?» rispose rapidamente l'altro, lanciandogli anche un rapido sguardo prima di iniziare a parcheggiare.

«Potresti...ecco-- potresti baciarmi un attimo?» mormorò imbarazzato, alzando però lo sguardo sul viso del maggiore, il quale perse per un secondo il controllo dell'auto, causando una frenata un po' brusca.

«C-certo!» esclamò subito dopo essersi ripreso, finendo di parcheggiare in modo rapido.

Tirò il freno a mano e poi si voltò verso il minore.
In quel momento i suoi grandi occhioni scuri lo stavano rendendo agitato, fin troppo agitato visto che si trattava soltanto di un bacio.

Sembrava così puro ed innocente, il suo Jungkook, con una voglia incredibile di provare, sperimentare, negli occhi.

«Hyung?» sussurrò ancora, arrossendo.

Taehyung parve risvegliarsi soltanto in quel momento, si era perso un po' troppo a guardarlo, probabilmente.

Per questo annuì piano e portò subito una mano sul piccolo viso del suo dongsaeng, avvicinandoglisi poi lentamente.

L'osservò chiudere subito gli occhi, e non poté trattenersi dal sorridere ancora, prima di poggiare le labbra contro quelle morbide dell'altro in un bacio dolce e casto.

Calmo, per potersi assaporare a vicenda, in un momento un po' timido ma euforico, entrambi curiosi di scoprirsi al meglio.

Jungkook lo ricambiava in ogni gesto, ogni piccolo e dolce affondo, ed il maggiore sorrise ancora contro quelle labbra rosse come le ciliegie, sorrise perché sapeva che Jungkook non aveva avuto mai nessuno prima di lui.

Si staccarono dopo minuti infiniti, quando entrambi erano giunti al limite, avevano bisogno di riprendere fiato, ma Jungkook adesso aveva capito.

Aveva capito che poteva essere felice per quello, poteva essere felice per quel bacio, e per quelli che ci sarebbero stati.

Poteva essere felice d'avere Taehyung accanto.

«Tae, dove siamo?» domandò, poi, una volta che ebbe l'opportunità di guardare fuori.

«Ah...ecco, ti ho portato in montagna!
Scendi, veloce!» esclamò sorridendo, scendendo subito dopo dall'auto.

Fece rapidamente il giro ed aprì lo sportello al minore, porgendogli subito dopo la mano.

Jungkook l'afferrò senza esitazione alcuna, poggiandosi poi contro il petto del maggiore per evitare di perdere l'equilibrio.

«E come mai?»

«Volevo stare un po' da solo con te, senza interruzioni o distrazioni» ammise, stringendo il più piccolo in un abbraccio.

Gli piaceva tenerselo così, Jungkook era talmente piccolo che quasi sembrava sparire tra le sue braccia, gli arrivava più o meno all'altezza del cuore, e questo neanche lo preoccupava nonostante il suo cuore stesse facendo i capricci.

«Tae, stai bene? Il tuo cuore...» sussurrò il più piccolo, senza scostare il viso dal petto del più grande.

Lui semplicemente sorrise, stringendo maggiormente la presa sul corpo dell'altro prima di alzargli il viso per poterlo baciare ancora una volta.

E sapeva, sentiva, che quello era solamente l'inizio.

Too bad, but it's too sweet || VKook (Ita) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora